Lunedì, 30 ottobre/ 2017
– di Alessandro Mezzano –
Martedì, Marzo 20th/ 2012
Italia / Parlamento Europeo / Comitato delle Regioni / Nord / Sud / Eurobarometro / Recessione / Economia / Fondi Ue 2014-2020 / Semplificazione / Media Ue / Bresso
Il CdR riconosce fallimenti Italia su Fondi Ue e chiede “semplificazione procedure” – Eurobarometro: Italia lenta, in recessione e sotto media europea
Crescita economica: anche il Nord perde campo rispetto alla media Ue
Bruxelles, Roma – Le ultime stime di Eurostat, non lasciano dubbi: l’Italia oltre ad essere in recessione, sta anche abbassando il proprio livello di produttività ben al di sotto della media europea. Infatti da un’analisi anche sommaria dei dati forniti dall’Istituto di Statistica Europeo, il pil pro-capite dell’Italia sarebbe crollato da 118 punti a 101 nel 2010. Dato destinato a peggiorare – ovviamente – con l’intensificarsi della crisi, la stretta bancaria sul credito, le politiche iperliberiste promosse dall’Ue (si pensi all’apertura al mercato agricolo dei Paesi africani del Mediterraneo) una tassazione imposta dal Governo Monti mai vista nella storia della Repubblica, le “tollerate” anomalie sull’intero sistema economico e finanziario dello spread (animale selvatico e pericoloso lasciato libero di uccidere l’economia reale, garantendo una sorta di immunità assoluta alle agenzie di rating che ne determinano il peso ed il valore, secondo opinabili criteri di convenienza economica) prezzo della benzina alle stelle oltre quota 2,00 euro in molte città italiane, l’effetto sempre più recessivo intrinsecamente riconosciuto all’euro stesso (l’unica moneta al mondo scelta da un gruppo di paesi partner con economie e politiche interne diverse e tali da permettere squilibri più o meno voluti e – molti sostengono – addirittura pianificati decenni fa) e “dulcis in fundo” l’incapacità delle regioni italiane a occuparsi di Europa e di gestire proficuamente miliardi di fondi europei stanziati a vuoto. Secondo Eurostat, infatti, anche le regioni del Nord – e non solo le “malate croniche regioni del Mezzogiorno” – hanno ormai perso terreno rispetto alla media europea. Cogliendo la palla al balzo, alla luce di tali impietosi e drammatici dati – che alla lunga potrebbero accomunarci, senza esagerazioni, ai nostri malcapitati cugini Greci – nelle scorse ore al Parlamento europeo la presidente del Comitato delle Regioni, Mercedes Bresso – con un sapore dal retrogusto, francamente, marcatamente retorico – è tornata sull’annoso ed irrisolto problema della gestione dei fondi Ue in Italia, e sull’incapacità delle regioni a reggere la sfida della competitività. “L'Unione europea – secondo Bresso – dovrebbe salvaguardare di più non solo le regioni più arretrate, ma anche e soprattutto le regioni italiane che rappresentano da sempre il motore della crescita del Paese, ma che sono state indebolite dalla crisi”. Tale dichiarazione giunge proprio ad hoc, ovvero nell’ambito di un meeting proteso alla definizione del “parere tecnico” sul regolamento generale della nuova tranches di fondi europei 2014-2020. L’atto – già esposto dal presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ed approvato all'unanimità lo scorso 5 marzo dalla Commissione di Coesione Territoriale del Comitato delle regioni (Cdr) – sarà definitivamente approvato dalle regioni a Maggio. Dopodicchè sarà l’Europarlamento, nel prossimo autunno, ad avere la parola finale. Il CdR ha affrontato il tema della gestione finanziarie e tecnica dei budget elargiti dalla Ue (che ricordiamo derivano sempre dalle rimesse dei cittadini europei, ovvero delle rimesse mediate dagli stati, e connesse a quote di risorse pubbliche accantonate) individuando tra gli elementi di maggior impedimento, l’eccessiva burocrazia e la difficoltà spesso evidenziata – dagli operatori pubblici e privati – di rapportarsi con i bandi e con le procedure di richiesta e assegnazione. In una parola maggior “semplicità”! Senza di essa, infatti, i pochi fondi utilizzati saranno comunque prerogativa esclusiva di una “élite di esperti” e non della collettività. Sergio Basile (Copyright © 2012 Qui Europa)
Mercoledì, Maggio 9th / 2012
Commissione Ue / Onu / Sviluppo / Programma / Investimenti / Energia sostenibile / Privati / Andris Piebalgs
Terra – Energia e Corsa all'accaparramento
delle risorse. Si al capitale privato:
asse di ferro Onu-Ue.
Il Commissario [...]
Venerdì, Aprile 12nd/ 2013
– Qui Europa, Iniziativa di Libero Confronto, "Pensa e Scrivi" –
Quotidiano "Qui Europa" - Num. R.G. 1130/2012 - Num. Reg. Stampa 17 - Tribunale di Catanzaro |
Direttore Sergio Basile |
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