Sabato, 25 Febbraio/ 2017
– di Don Curzio Nitoglia
Lunedì, Settembre 29th/ 2014
– di Nicola Arena –
"Sete di Giustizia" Anguillara Sabbazia
Premessa di Sergio Basile – SDG
Redazione Quieuropa, Nicola Arena, Sete di Giustizia, Anguillara sabbazia, Accettazione, Moneta, Giacinto Auriti, Libertà e Schiavitù, imparare a riconoscere il reato e l'arma del delitto, angoscia e disorientamento sociale, elaborazione dei giudizi di valore, pensiero d’impotenza, proviamo debolezza, angoscia e disorientamento sociale, presenze fisiche, spirituali o materiali, voluta dai nostri sensi
Il Consenso Collettivo che crea valore monetario
e schiavitù, può liberarci
Cosa condiziona l'accettazione, nel bene e nel male?
Come liberare l'umanità dalla schiavitù delle crisi
artificiali e indotte
di Nicola Arena
"Sete di Giustizia" Anguillara Sabbazia – Roma
Premessa di Sergio Basile – Presidente "Sete di Giustizia"
Premessa – di Sergio Basile – Sete di Giustizia – Redazione Quieuropa
Premessa – di Sergio Basile SDG – Sta facendo discutere la trovata del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che nelle ultime ore ha lanciato un'iniziativa piuttosto singolare: "chi denuncia di essere stato vittima di estorsione ed usura verrà esentato per tre anni, dal pagamento di tutti i tributi e delle tasse comunali. Il beneficio sarà attribuito dal momento in cui viene emessa una sentenza di condanna in primo grado nei confronti dei denunciati" (fonte ANSA). Ma, così come avviene per gli acquari e per gli oceani, abitati da pesci grandi e piccoli… nel mare dell'usura – e ciò lo ricordiamo anche al sindaco di Napoli – non mancano gli squali e gli esseri più o meno voraci. Allora vale la pena di chiedersi: chi sono oggi i grandi squali dell'usura? La risposta è semplice e per molti, clamorosa… Essi sono i proprietari illegittimi della moneta (creatori ed emittenti in prima istanza di essa) coincidenti con i controllori delle banche centrali, continentali e nazionali, e con i loro rispettivi mandanti e mentori. Su costoro – generatori di crisi in tutto il mondo, da tre secoli – e sui loro altarini dovremmo concentrare le nostre energie. Specie quelle mentali ed intellettuali. Anche De Magistris, pertanto, potrebbe seguire questa strada… se vuole davvero contribuire a risolvere il cancro dell'usura. Per imparare a conoscere i volti dei grandi usurai, tuttavia, dobbiamo imparare a riconoscere il reato e l'arma del delitto: la moneta debito. Strumento convenzionale (con un costo di produzione sostanzialmente uguale a zero – vedi qui L’essenza della truffa monetaria da Signoraggio – Il Denaro non ha Costi di Produzione) emesso dalle banche centrali, eccezion fatta per le monete metalliche e di piccolo taglio cui potere di signoraggio è stato riservato alle "zecche" nazionali. Chi comprende il valore convenzionale della moneta, probabilmente comprende anche il doppio dignificato, in tono ironico di "zecca"… "parassita ematofago di molti animali e anche dell'uomo, nonché potenziale e pericoloso agente di trasmissione di malattie infettive".
L'incommensurabile valore della conoscenza
Lo strumento "convenzionale" chiamato "carta-moneta" è tale poiché viene legittimato solo mediante accettazione da parte del fruitore e prenditore. La moneta, come detto e ribadito in più sedi (vedi articoli in allegato) vale, dunque, solo in virtù dell'accettazione. Analizziamo meglio il concetto con l'esemplare perla di Nicola Arena (membro dell'associazione auritiana "Sete di Giustizia") che vi proponiamo di seguito, pregando ciascuno di farne tesoro impegnandosi – così come si fa con qualcosa di caro e prezioso – a "regararla" agli amici più cari….. La conoscenza, infatti, è un tesoro inestimabile. Ma solo se orientata al bene dell'umanità. ( Sergio Basile )
di Nicola Arena
"Sete di Giustizia" Anguillara Sabbazia, Roma
Il Valore dell'Accettazione
Roma, Anguillara Sabbazia – di Nicola Arena, Sete di Giustizia – Nel momento in cui ogni individuo, attraverso le proprie qualità personali, simpatie, carisma, bontà e altre proprietà umane, viene accettato dal gruppo, egli stesso si sente gratificato e pronto spontaneamente a dare il suo contributo alla comunità in cui egli vive. Contrariamente, quindi, ogni qualvolta le nostre caratteristiche, idee e convinzioni, non coincidono con quelle di altre persone, ci sentiamo rifiutati e proviamo debolezza, angoscia e disorientamento sociale.
Cosa condiziona l'accettazione, nel bene e nel male
Il pensiero umano, attraverso l’elaborazione dei giudizi di valore, condiziona e determina l’accettazione di presenze fisiche, spirituali o materiali. Spesso l’accettazione avviene spontaneamente, perché voluta dai nostri sensi, e questo avviene nei rapporti umani, che generano amore, amicizia, simpatia e altre reazioni inconsce positive. Ogni qualvolta però i sensi vengono influenzati negativamente da fattori esterni (creati ad arte o condizionati da eventi naturali) si possono generare giudizi di non accettazione, manifestati attraverso atti di rifiuto, intolleranza e persino violenza.
Accettazione imposta – Premessa di schiavitù psicologica e fisica
L’accettazione però, può essere anche imposta forzatamente e questo è l’aspetto più ignobile che si cela dietro questo pensiero; questo avviene quando, una moltitudine di esseri umani viene messa nelle condizioni di dover subire le decisioni di altre persone, rimanendo, di fatto, in una condizione di schiavitù psicologica – e spesso fisica – perenne. Il modo più subdolo per fare accettare l’asservimento alle persone è di far credere ad esse che sia una condizione normale o vantaggiosa e quindi costruita a fin di bene. Il modo peggiore per l’umanità, ma migliore per chi gestisce malvagiamente il potere, per far accettare passivamente ai popoli ogni decisione, è quello di utilizzare uno strumento, creato ad arte, per questo scopo: LA MONETA.
Il contributo fondamentale del Professor Giacinto Auriti
Dagli studi giuridici e filosofici monetari del professor Giacinto Auriti, giurista e profondo cattolico che spese la sua esistenza al servizio della vera giustizia sociale (da qui il nome "Sete di Giustizia"), possiamo apprendere come ogni decisione presa, venga condizionata inevitabilmente dell’influsso della presenza monetaria. Pensiamoci un istante: ogni qualvolta ci troviamo a dover affrontare problemi e ricercare le soluzioni, abbiamo necessariamente bisogno di denaro. Il denaro, come scoperto da Giacinto Auriti ha valore per semplice accettazione da parte di tutti, cioè per il solo fatto che ci mettiamo d’accordo nell’accettare un simbolo e conferendo ad esso un valore. Questo che segue è un esempio pratico e semplice, che fa capire molto bene l’importanza fondamentale del consenso collettivo.
Importanza del consenso collettivo: un esempio semplice ma potente
Immaginate di trovarvi alla cassa del supermercato o all’ufficio postale di dover pagare la spesa o una bolletta, ma dopo aver estratto dal portafoglio le banconote, improvvisamente il cassiere, dopo aver girato e rigirato una di esse, con aria sospettosa e rivolgendo a voi uno sguardo di diffidenza, vi dice che quella banconota non può essere accettata perché i colori non gli “sembrano” quelli giusti, oppure perché al tatto la carta non “sembra” essere quella prevista; ebbene, in quell’istante, si sviluppa un pensiero d’impotenza, nel non poter far nulla per portare a casa la spesa o pagare quella bolletta. Riflettiamoci su un attimo: nel momento in cui quel cassiere non accettava il vostro denaro (per sua semplice convinzione) automaticamente esso perdeva di valore.
L'accettazione collettiva che crea valore monetario, può liberare…
L’accettazione creata spontaneamente dalla collettività, conoscendo e comprendendone, però, il segreto dell’importanza di essa, può generare vero valore monetario, liberando definitivamente l’umanità dalla schiavitù del debito infinito. Questo segreto, come visto, è detenuto dai grandi usurai che dominano il mondo e i quali, facendo leva sulla ignoranza degli esseri umani, impongono il corso forzoso di una moneta, il cui valore è creato dalla stessa comunità di persone vive, appunto per accettazione.
Credere in una rivoluzione spirituale che libera dal male
Nonostante il sistema sia molto efficiante e sia stato ben collaudato nei secoli, questo non deve scoraggiare quei singoli che hanno Sete di Giustizia, perché scegliendo di stare dalla parte del giusto, non devono avere paura di rifiutare l’inganno clamoroso che si cela dietro la moneta debito. E’ giunto il momento di riconoscere che “conviene quello che è giusto” e non che “è giusto quello che conviene”, solo così le generazioni future potranno definitivamente liberarsi da questa catena demoniaca.
Nicola Arena (Copyright © 2014 Qui Europa)
"Sete di Giustizia" Anguillara Sabbazia, Roma
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