Nodo “disoccupazione” all’Eurocamera
Venerdì, maggio 25th / 2012
– di Sergio Basile –
Unione europea / Parlamento europeo / Assemblea plenaria / Interrogazione orale con risoluzione / Lavoro / disoccupazione giovanile / Finanziamenti / Commissione affari sociali / Presidente della commissione affari sociali / Pervenche Berès / Maggiori finanziamenti Ue / Piano europeo d'investimenti / Ridistribuzione dei fondi strutturali 2007-2013 / Sergio Basile / Qui Europa / Palliativi Ue / Speculazione / incongruenza e contraddizione delle politiche rigoriste / Tempismo dell'Unione / Uragano della crisi / Commissione europea / Consilium / Consiglio europeo / Palliativi / tempi di attuazione troppo lunghi / A settembre Sud Europa tutto in Grecia / Riindirizzamento dei fondi europei / Rating / Spread
Euro-Palliativi – Il Parlamento europeo chiede più
finanziamenti Ue per disoccupazione giovanile
Ma i rubinetti della speculazione sul debito, e le
politiche rigoriste non mutano
Parlamento europeo - Emiciclo
Strasburgo – Nelle scorse ore, gli eurodeputati riuniti in plenaria, gli stessi che la settimana scorsa hanno – in pratica – votato per l'irrobustimento dei coefficienti di riserva patrimoniale delle banche – in base ai "sacri principi" sanciti in Basilea 3 – hanno ufficialmente chiesto all'Ue un "piano europeo d'investimenti" per creare nuova occupazione, nonché la ridistribuzione dei fondi strutturali non spesi (non si capisce come riescano le regioni puntualmente a non spendere i soldi per lo sviluppo – centinaia di miliardi di euro, solo per l'Fse – in regioni come Calabria, Campania, Sicilia e Puglia: leggermente meglio la situazione della Basilicata) e l'introduzione di una "garanzia europea per i giovani", che possa offrire loro la "possibilità di un lavoro o un apprendistato dopo quattro mesi di disoccupazione". Queste sono state le principali proposte votate dai deputati europei nella risoluzione sulla disoccupazione giovanile in Europa, analizzata, votata ed adottata nella giornata di ieri. Nei primi mesi dello scorso anno la disoccupazione media giovanile nell'Unione (così come "Qui Europa" ha abbondantemente documentato) era pari al 22,1%. Dati, come noto, più che raddoppiati. La risoluzione, presentata dal deputato Pervenche Berès (S&D, FR), ha dunque evidenziato l'esistenza di forti squilibri all'interno del mercato del lavoro comunitario, a svantaggio delle regioni rientranti nel territorio degli sventurati Piigs. D'altra parte è un pò come scoprire l'acqua calda! Stati dove ormai un giovane su 2 vive di sogni e illusioni.
Il tradimento dei trattati europei
Ma non era scritto a chiare lettere nei trattati dell'Ue che entro il 2012 l'Eurozona sarebbe dovuta diventare l'area più competitiva al mondo? Ma allora chi ci ha preso in giro? Alla luce di quanto accaduto, infatti, è difficile bersi la balla che tutto è accaduto in maniera del tutto casuale. non sapevano forse i professorini dell'Ue – da Romano Prodi in poi – che creare una zona con politiche fiscali diverse, economie diverse, culture diverse ed una moneta unica avrebbe matematicamente favorito instabilità e speculazione, a vantaggio delle economie più forti. Ma l'autocritica non sembra una dote propria di Strasburgo e Bruxelles; o magari tra qualche mese ci verrranno a dire che tutto potrà essere superato convincendo i vari stati (ormai ex-sovrani a vantaggio dei "principi-regnanti" del rating e dello spread: Fitch, moody's e standard & Poor's) a cedere definitivamente la propria sovranità a vantaggio di un unico grande e totalitario super-stato Ue, chiamato Stati Uniti d'Europa? Non è forse questo il piano segreto a cui da sempre Delors e gli altri élitari euroamici venuti dopo di starebbero lavorando da cinquant'anni? Beh, vedremo!
Piano europeo d'investimenti – Un cane che si morde la coda?
Intanto, possiamo prendere atto del fatto che nel testo adottato ieri, i deputati hanno individuato quale panacea per gli sventurati giovani dell'Europa del Sud la definizione e la proposta di un Piano d'investimento per il lavoro, chiamato "Opportunità per i giovani". Ma una domanda sorge spontanea: a che serva investire se le imprese bancarie continuano a non prestare danaro, rispettando una sorta di super-patto proteso a far fallire o svendere le aziende europee? ci sembra un pò un "cane che si morte la coda". In effetti il problema se lo sarebbero posti nell'emiciclo di Strasburgo, anche una parte degli stessi deputati: secondo i quali la portata delle azioni proposte non sarebbe, infondo, proporzionata alla gravità dell'attuale crisi occupazionale. Ma gli estessi hanno poi concluso che il rilancio dell'Europa passerebbe comunque per il lancio di questo miracolistico "piano europeo d'investimenti" .
Ridistribuire i fondi strutturali
La risoluzione di Strasburgo, invero, giunge a ruota della decisione del Presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso – presa durante il Consiglio europeo dello scorso 30 gennaio 2012 – in merito alla disponibilità di 82 miliardi di euro in fondi strutturali 2007-2013 (sul totale di 347 milioni) non spesi dalle regioni Obiettivo 1 (tra le quali per l'appunto Calabria, Campania, Sicilia) e quindi da riassegnare. I deputati, dunque, ieri – vista la drammaticità della questione lavoro – hanno chiesto alla Commissione di reimpiegare parte di tali fondi in tal direzione. Ciò, accanto all'aumento della percentuale di fondi a sostegno di piani d'intervento co-finanziati con i governi dei Paesi Ue a maggior tasso di disoccupazione giovanile: cioè i soliti (ed isolati) Piigs, accanto a Lituania, Lettonia e Slovacchia.
I tempi pachidermici dell'Ue e l'Uragano crisi
D'altra parte, tuttavia, è bene ricordare che già nel 2010, l'Europarlamento aveva proposto a Commissione e Consiglio la creazione di una "garanzia europea per i giovani" su lavoro e apprendistato dopo 4 mesi di disoccupazione: proposta ad oggi, non attuata con tempi consoni e celeri, al passo con una crisi indotta che divora ogni giorno l'Europa e soprattutto gli Europei più poveri e disagiati, alla faccia dell'inclusione sociale e della solidarietà. La Commissione, infatti, darà attuazione alla proposta dei deputati – presentando al Consiglio dei 27 leader Ue, un piano sulle garanzie per i giovani – solo entro la fine del 2012. Ciò, dunque, dietro l'adozione da parte del "Consilium" dei 27 della suddetta proposta entro la fine del 2012: data siderale, se proporzionata alla drammatica spirale distruttiva, che agisce alla velocità di un uragano. per quella data, paesi come l'Italia, la Spagna e il Portogallo potrebbero essere già tutti fisicamente in grecia, e senza staccare alcun biglietto aereo. Quando si dice il tempismo dell'Unione!
Sergio Basile (Copyright © 2012 Qui Europa)