– di Timothy Matthews –
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Giovedì, Marzo 22th / 2012
Italia / Esportazioni / Record Ue / Vino / Statistiche / Symphony-IRI / Vinitaly / Vendite
Il vino italiano conquista il mondo
Una bottiglia su cinque è italiana. L’export è la carta vincente
Roma – Il vino italiano è il prodotto dell’export agroalimentare più importante, tanto è vero che, nel mondo, una bottiglia su 5 ha un’etichetta italiana. 23 i milioni di ettolitri di vino venduti all’estero e i mercati principali sono quello tedesco, inglese, canadese e americano, ma anche Giappone, Svizzera ed i Paesi nordici hanno dimostrato un notevole apprezzamento per le bollicine provenienti dalla nostra penisola. Ma se il vino nostrano fa il boom all’estero, gli italiani bevono l’1% in meno rispetto ad un anno fa, ma cercano una maggiore qualità del prodotto, dato confermato dall’aumento del 2% nelle vendite di vini a denominazione di origine controllata. Che il palato italiano sia raffinato lo dimostra l’indagine condotta da Symphony-IRI Group per Vinitaly, i cui risultati parlano di un aumento dell’11,1% a volume nella vendita al supermercato di prodotti con un costo superiore ai 5 euro, di una forte riduzione della vendita dei bottiglioni da un litro e mezzo, mentre la vendita rimane stazionaria per il vino in brick. Le bottiglie più vendute sono quelle di Lambrusco, Sangiovese e Montepulciano di Abruzzo, mentre tra quelli a maggior tasso di crescita ritroviamo il Pignoletto dall’Emilia, il Pecorino dalle Marche e dall’Abruzzo ed Brunello di Montalcino. L’Europa, nel complesso, esporta nel mondo il 70% dei 95 milioni di ettolitri di vino prodotti in un anno e, tra tutti i paesi del nostro continente, l’Italia ha conquistato il primo posto raggiungendo, nel 2010, il 22% della quota di mercato. A livello mondiale, la produzione di vino, nel 2011, è stimata intorno ai 270 milioni di ettolitri, di cui 152 vengono prodotti in Stati dell’Unione Europea, seppur con notevoli differenze tra un paese e l’altro. Al primo posto nel mondo la Francia con una produzione di più di 50 milioni di ettolitri di vino, al secondo l’Italia con più di 40 milioni di ettolitri e al terzo la Spagna, che nonostante il calo del 2% rispetto al 2010, ne ha prodotti 35,4 milioni. E mentre il Cile raggiunge il suo massimo produttivo con un aumento pari al 15,5% e la Nuova Zelanda registra un +23,2%, sono, rispettivamente, in calo del 10% e del 5% le produzioni americane e argentine. L’Italia, insomma, si conferma leader nella tradizione del gusto, un primato da non confondere con quello del “buon gusto e del buon senso” che, in particolare in questo periodo, non appartiene di certo alla nostra nazione. Maria Laura Barbuto (Copyright © 2012 Qui Europa)
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