Giovedì, 19 luglio / 2018
– di Roberto Pecchioli –
Lunedì, 2 novembre, 2015
– di Patrizia Stella –
Redazione Quieuropa, Patrizia Stella, Benedetto XVI, Cardinal Ratzinger
In difesa di Papa Benedetto XVI – Seconda Parte
All'origine delle antipatie attirate da Papa Ratzinger: aspetti
poco indagati sul pontefice che osteggiava il modernismo
e il mondialismo massonico
di Patrizia Stella
L'età del Papa scomodo
Verona – di Patrizia Stella – (continua da qui In difesa di Papa Benedetto XVI – Prima Parte) Sempre a sostegno di Papa Benedetto, riporto alcune frasi del prof. Stefano Fontana, giornalista, ex docente di filosofia nei Licei di Verona e direttore dell’Osservatorio dedicato al martire vietnamita Card. Van Thuan, frasi estratte da una conferenza tenuta dallo stesso docente sul tema “Potere, politica, legge in Joseph Ratzinger”. “Ratzinger ha scritto cose molto importanti per la teologia politica, ma l’aspetto più grandioso del suo pontificato definito “luminoso” sono i suoi discorsi; sui temi del potere, della politica, della legge, ecc. Benedetto XVI ha chiarito e sistemato molte cose, e questo gli è costato molto. Io ho scritto un libro “L’età del Papa scomodo” e non c’è dubbio che Benedetto XVI è stato più che scomodo; è stato osteggiato e perfino odiato soprattutto da coloro che di questo potere si vogliono servire per dominare il mondo e non certo per far trionfare Dio e la Giustizia. Egli è riuscito a consolidare la posizione della Chiesa nel mondo, fissando i tanti elementi provenienti dai pontificati precedenti che però non si erano ancora condensati, stabilizzati, sintetizzati. Egli ha toccato tutti i problemi decisivi.
Centralità di Dio
Per questo motivo il suo pontificato è stato il punto di arrivo e di partenza di tutto il periodo conciliare e postconciliare. Ma il quadro che ci ha lasciato permane tuttora valido, e rimane soprattutto perché non è legato ad aspetti effimeri o scenografici del Pontificato, ma al pensiero. Ciò che appaga il palato, dura poco. Ciò che nutre di verità le menti e i cuori dura a lungo. Non a caso Benedetto XVI non viene ricordato per i suoi gesti, ma per i suoi discorsi e i suoi scritti, che danno gioia intellettuale e spirituale. (…) Suo pilastro fondamentale è la centralità di Dio, pensiero espresso nella lettera che scrisse a tutti i Vescovi del mondo e contenuta poi nella Enciclica “Spe salvi” dove si dice che senza Dio – il vero Dio – il mondo resta privo di speranza, anzi, quando Dio viene eclissato, la nostra capacità di riconoscere l’ordine naturale, il fine ultimo e il Bene comune comincia a svanire”.
L'Europa di Benedetto XVI non è l'Europa di Bergoglio
Citiamo due libri “scomodi” di Papa Ratzinger: “Il posto di Dio nel mondo” Potere, politica, legge (ed. Cantagalli) con prefazione del prof. Fontana, e l’altro: “Europa” (ed. Cantagalli) nei quali vengono denunciati i mali del nuovo Millennio: l’annullamento del vecchio Continente a motivo dell’ateismo e una sorta di “suicidio etnico” causato dall’avanzare di una promiscuità di popoli, ai quali, con false promesse di benessere e di pace, viene sottratto il diritto alla “Patria”, alla propria terra e al proprio sviluppo, una vera invasione che sfocerà inevitabilmente in violenze e guerre. Esattamente il contrario delle bizzarre strategie bergogliane, che sembrano andare – curiosamente – d'amore e d'accordo con i programmi delle logge massoniche europeiste e paneuropeiste sull'immigrazione e con gli statuti della fondazione filo-kalergiana "Paneuropa".
Benedetto XVI ostile al modernismo
Un altro estimatore di Papa Benedetto è stato il prof. Ettore Gotti Tedeschi, già presidente dello Ior, il quale ha rilasciato alcune testimonianze importanti in merito. Sollecitato a dare il suo parere, durante una conferenza per la presentazione del suo libro: “Amare Dio e fare soldi”, massime di economia divina (ed. Fede & Cultura). In merito alla questione controversa delle dimissioni di Papa Benedetto, Gotti Tedeschi elencò alcuni motivi chiari e precisi, che io annotai e che espongo per sommi capi:
Le antipatie attirate dal Cardnal Ratzinger
A questo punto cessai dallo scrivere per la stanchezza, ma ricordo che parlai in seguito con altri relatori competenti i quali mi confermarono che ci furono altri avvenimenti che concorsero a spiegare le inimicizie sviluppate dal card. Ratzinger ancora quando era prefetto della Dottrina della Fede a motivo di alcune persone che lui aveva rimosso dal 1984 al 2005 perché fuori dalla fede cattolica e in modo cocciuto e impenitente. Scrissi velocemente qualche nome che mi venne suggerito. Che ognuno ne tenga il conto che crede perchè alcuni sono noti altri proprio no:
P. Gustavo Gutierrez peruviano (teologia della liberazione)
P. Leonardo Boff, brasiliano “ “
SE Pedro Casaldaliga (Brasile) “ “
P. Edward Schillebeeck, belga, (pro sacerdozio femminile)
P. Helder Camara brasiliano “ “
Marciano Vidal appoggio a disordini sessuali
Emanuele Milingo “ “
Don Franco Barbero sostegno gay
d. Fabrizio Longhi problemi omosex
d. Aitor Larresti “ “
André Guidon , canadese temi omosex
Jacque Gallot, vescovo di Evvreux “ “
SE Raymond Hunthausen, Usa pro omosex
Gabriel Marcel pro omosex
Charles Curran, Usa, pro eutanasia
Matteo Fox, domenicano tesi morali
Romolo Braschi ordinazione sacerdotale femminile
don Vitaliano della Sala no global
P. Bernard Kroll ecumenismo
Allontanati dalla porta, tornati dalla finestra (con Bergoglio)
Alcuni di questi, estromessi dietro sollecitazione di Ratzinger, tornarono più tardi in trionfo assieme ad altri, grazie all’appoggio delle lobby massoniche infiltratesi dentro la Chiesa come cavalli di Troia, gloriandosi di contare di più del Papa (dicono le cronache!). Senza dire che, dal 2013 fu lo stesso Papa Bergoglio a chiamare in Vaticano molti di questi “contestatori”, onorandoli con incarichi di fiducia. Purtroppo li vediamo spesso accanto al Vescovo di Roma nelle varie riprese televisive. Non è stato colpa del Concilio Vaticano II (sebbene il Concilio abbia favorito assieme a varie forme di risveglio spirituale a carattere associativo, anche numerosi disordini e pecche a livello dottrinale e non solo – Ndr) e dei Papi precedenti se adesso ci troviamo in una situazione ecclesiastica e civile insostenibile, in piena anarchia e recessione su tutti i fronti, sbattuti dalle onde “come nave senza nocchiere in gran tempesta”; semmai è anche colpa della nostra superbia che, rifiutando i nostri veri Pastori, ha finito per emarginare lo stesso Gesù Cristo e la Sua Chiesa: peccati dei quali Dio ci chiederà severamente conto se non torneremo a Lui con pentimento umile e sincero. Grazie, Santo Padre, Papa Benedetto XVI, “Magno”, prossimo dottore della Chiesa! Tante battaglie ci aspetteranno ancora, ma con Lei al timone della nave della Chiesa, noi cammineremo sicuri e contenti! Ad multos annos!
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In difesa di Papa Benedetto XVI – Prima Parte
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Lunedì, 31 Ottobre/ 2016
di Matteo Mazzariol / Presidente Movimento Distributista Italiano
Mercoledì, Febbraio 13rd/ 2013
– di Giuseppe Sacco –
Carne tossica nei supermercati / Carne contaminata / Carne di Cavallo / [...]
Lunedì dell'Angelo, Aprile 21st/ 2014
– di Daniele Di Luciano / Redazione Losai / Redazione Qui Europa –
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