Martedì, 25 settembre / 2018
– di Sergio Basile –
Martedì, 25 Ottobre/ 2016
– Redazione Qui Europa –
Redazione Quieuropa, Vaticano, Cremazione, Massoneria, Fuoco Purificatore, pratica pagana
Il Vaticano apre alla pratica della
cremazione
Ambigua decisione che contrasta con la tradizione
della Chiesa
A cura della Redazione di "Qui Europa"
Apertura del Vaticano alla Cremazione
Roma – "La cremazione di un defunto non è vietata dalla Chiesa se non è fatta per una scelta di contrarietà alla fede". Lo conferma la Congregazione per la Dottrina della Fede in una Istruzione che ha avuto il placet del Papa. Confermato anche che la pratica debba avvenire
"dopo la celebrazione delle esequie".
"Laddove ragioni di tipo igienico, economico o sociale portino a scegliere la cremazione, scelta che non deve essere contraria alla volontà esplicita o ragionevolmente presunta del fedele defunto. La Chiesa – si legge nel documento vaticano – non scorge ragioni dottrinali per impedire tale prassi, poiché la cremazione del cadavere non tocca l'anima e non impedisce all'onnipotenza divina di risuscitare il corpo e quindi non contiene l'oggettiva negazione della dottrina cristiana sull'immortalità dell'anima e la risurrezione dei corpi". Tuttavia si precisa che
"la Chiesa continua a preferire la sepoltura dei corpi
poiché con essa si mostra una maggiore stima verso i defunti".
In ogni caso "la cremazione non è vietata,
a meno che questa non sia stata scelta
per ragioni contrarie alla dottrina cristiana".
In questo caso "si devono negare le esequie, a norma del diritto perché la Chiesa non può permettere atteggiamenti e riti che coinvolgono concezioni errate della morte, ritenuta sia come l'annullamento definitivo della persona, sia come il momento della sua fusione con la Madre natura o con l'universo, sia come una tappa nel processo della reincarnazione, sia come la liberazione definitiva della 'prigione' del corpo". In assenza di motivazioni contrarie alla dottrina cristiana, invece,
"la Chiesa, dopo la celebrazione delle esequie,
accompagna la scelta della cremazione
con apposite indicazioni liturgiche e pastorali,
avendo particolare cura di evitare
ogni forma di scandalo o di indifferentismo religioso.
Ed inoltre, per evitare ogni tipo di
equivoco panteista, naturalista o nichilista"
Il Vaticano "vieta la dispersione delle ceneri nell'aria,
in terra o in acqua o in altro modo"
e ribadisce che in ogni caso
"le ceneri del defunto devono essere conservate
di regola in un luogo sacro, cioè nei cimiteri"
e "la conservazione delle ceneri nell'abitazione domestica
non è consentita".
Non permessa a maggior ragione la conversione delle ceneri "in ricordi commemorativi, in pezzi di gioielleria o in altri oggetti, tenendo presente che per tali modi di procedere non possono essere addotte le ragioni igieniche, sociali o economiche che possono motivare la scelta della cremazione".
Documento della Congregazione per la dottrina della Fede – Vaticano
Fonte Ansa 25 Ottobre 2106
La Massoneria ringrazia
Il Vaticano, in sostanza, pur riconoscedo il pericolo di equivoci panteisti, naturalisti o nichilisti; pur riconoscendo il gravissimo rischio di snaturare le esequie in un anti-cristiano rito culminante in un atto di palese indifferentismo religioso (il rischio c'è…) e malgardo il rischio di una possibile ed oggettiva negazione della dottrina cristiana sull'immortalità dell'anima e sulla risurrezione dei corpi, avrebbe detto si alla cremazione! La notizia diramata nelle scorse ore dall'Ansa ha dell'incredibile, soprattutto se si considera che il fenomeno della cremazione è stato da sempre considerato come un qualcosa di assolutamete anticristiano e voluto, spesso imposto con abili retaggi culturali e mediatici, dalla massoneria, la setta luciferina per eccellenza, nemica di Cristo e del Cristianesimo. Inoltre va ricordato come dopo qualche secolo dall’instaurazione del Cristianesimo, la cremazione dei cadaveri, in Europa e non solo, fu abolita poiché considerata una istituzione pagana. Perché allora questa svolta?
Cremazione e massonica Rivoluzione Francese
In età moderna, non a caso, si ricominciò a reintrodurre questa antica e pagana usanza nella Francia giudeo-massonica e rivoluzionaria, a cavallo del 1789. Il Fuoco, elemento essenziale nel processo crematorio, assume un significato esoterico molto preciso, ed apre alla cosiddetta "Grande Opera" massonica (1). Essa fu pian piano accettata con la scusa del progresso e della modernizzazione della società, ed auspicata, promossa e legittimata con una serie di incredibili motivazioni di carattere socio-economico, igienico-sanitario, morale, ed infine religioso. II 18 Giugno 1867 il massone Salvatore Morelli, presentò agli uffici della Camera dei Deputati una proposta di Legge per circoscrivere il culto cattolico nella Chiesa e sostituire ai Campisanti il sistema della Cremazione, per la gioia del maestro massone Giuseppe Garibaldi. Il massone milanese Gaetano Pini fu uno degli esponenti più attivi del nuovo movimento cremazionista, fondando nel 1878 la “Reale Società Italiana di Igiene", la “Società per la Cremazione Italiana” e la “Lega Italiana delle Società di Cremazione”, tutte presiedute o coordinate da esponenti della Massoneria. Egli preparò la strada alla Legge Crispi del 1888, che permise alla Cremazione di entrare ufficialmente nel nostro Ordinamento. Il GOI, con delibera del 26 Maggio del 1874, decretò che i fratelli massoni italiani si sarebbero impegnati a promuovere presso i Municipi l’uso della cremazione.
(1) Il significato mitico del Fuoco si perde nella notte dei tempi: nel linguaggio alchemico è inteso come sostanza pura, eterna, indispensabile per il compimento della Grande Opera. Attraverso il Fuoco l’uomo dovrebbe bruciare tutte le sue scorie e, divenuto pura scintilla, unirsi alla Fonte da cui si è separato. I massoni intendono dunque il Fuoco come l'elemento purificatore che aiuta l’uomo-divinità ad abbandonare la materia (il corpo) per tornare ad essere solo energia-tutto. La cremazione, quindi, come mezzo per compiere la gnosi, la cosiddetta "grande opera".
Attacco al concetto di Resurrezione della carne
E così avvenne ed avviene, ancora oggi, nel silenzio dei media collaborazionisti. Non a caso, dunque, il tempio crematorio si chiamia "tempio", come il tempio massonico. La Massoneria moderna – che prese corpo negli ambienti del protestantesimo (giudeo)anglicano agli inizi del Settecento – ha sempre combattuto l'idea della resurrezione cristiana del corpo (quella risurrezione della carne promessa da Gesù Cristo Nostro Signore, di cui si parla nella preghiera del Credo) e per questo necessita, se ci pensate, distruggere il corpo, incenerirlo e a volte disperderlo. Ovviamente il popolino tante cose non le sa e quindi abbocca alle porcate massoniche pilotate e veicolate dai media compiacenti. Alla luce di ciò, ci chiediamo con preoccupazione estrema e perlessità: a pochi giorni dall'osannazione dell'eretico, omicida e suicida Lutero, in Vaticano, che bisogno c'era di quest'ennesima, ambigua, presa di posizione?
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