– Sergio Basile  –

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Indissolubilità del Matrimonio ed Eucaristia:

Deriva Kasper

Strategie moderniste per scardinare la dottrina cattolica

e fumi di "Nuovo Disordine Mondiale"

L'uscita del Cardinal Kasper al Tg Uno si allinea all'andazzo

protestantizzante della chiesa tedesca, e si pone in contrasto

con la dottrina e la tradizione della Chiesa universale

 di Cristo e con gli insegnamenti del Vangelo

►Video in allegato:

   1 – Il pensiero del Cardinal kasper nel concistoro

  2 – Il Grande affronto dei vescovi tedeschi a Benedeto XVI

 

di Sergio Basile

 L'uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto                                  

Roma – "E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: “È lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?”. Ma egli rispose loro: “Che cosa vi ha ordinato Mosè?”. Dissero: “Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla”. Gesù disse loro: “Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma all’inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. Sicché non sono più due, ma una sola carne. L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto”. Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed egli disse: “Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio contro di lei se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio” (Marco, 10, 2-12).

 Dal chiaro monito di Pio XII alla bizzarra uscita del Cardinal Kasper     

D'altronde, a ricordarci la solennità e la grandezza di questo brano evangelico posto a pilastro della vita cristiana, risuona ancora forte nel tempo il deciso monito di Papa Pio XII sull'indissolubilità del matrimonio, pronunciato all'indomani della Seconda Guerra mondiale, nel 1946, in un tempo dove il destabilizzante strascico della guerra non riuscì tuttavia a minare il senso di sacralità del matrimonio, custodito gelosamente nelle genti italiche fino agli Anni Sessanta ed agli attacchi sistematici della sinistra progressista in odore di "Nuovo Ordine": “Il matrimonio fra battezzati validamente contratto e consumato non può essere sciolto da nessuna potestà sulla terra, nemmeno dalla Suprema Autorità ecclesiastica” (Pio XII). Questo monito risuona ancor oggi alto e forte, malgrado le derive moderniste che da più fronti tentano l'assalto alla Chiesa di Cristo. E ciò – suo malgrado – lo sa bene anche il cardinale Walter Kasper,  presidente emerito del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani, che nell'intervista rilasciata ieri sera al TG Uno avrà provocato numerosi mal di pancia a numerosissimi genitori cattolici che quotidianamente cercano di custodire la famiglia dalle derive dissacranti e distruttive del "Nuovo Ordine Mondiale" che avanza… Lo stesso cardinale che lo scorso 20 febbraio ha inaugurato l'atteso Concistoro straordinario sulla famiglia, sdoganando un testo che il portavoce della sala stampa Vaticana, Mons. Federico Lombardi, avrebbe etichettato – con tutte le riserve del caso – come “in sintonia” con il pensiero di Papa Francesco. Cosa che francamente ci sembra non rispondere al vero…

 Il presupposto modernista del cardinale                                                           

A ben vedere le considerazioni di Kasper partono da presupposti piuttosto bizzarri, che potremmo definire – per usare un termine molto in voga oggi – "modernisti": presupposti che anziché tendere a difendere quei sacri principi che da millenni reggono la chiesa e il cattolicesimo in merito alla difesa evangelica dell'indissolubilità del matrimonio, aprono a pericolosissime derive, in un tempo come quello attuale in cui la famiglia e i sacramenti sono già pesantemente attaccati e vessati fin dalle loro fondamenta, ed esposti a venti progressisti di chiara impronta atea e dissacrante che lentamente, a tappe, si sono insinuati nella società e nella mentalità mondana di alcuni cosiddetti cristiani, o cristiani "della Domenica".

 La costatazione di kasper nel "Concistori Straordinario"                            

Kasper, senza indagare e denunciare il venir meno della fede e le spinte distruttive del nuovo caos mondialista che senza dubbio hanno travolto – come un morbo – la mentalità di una parte "allegra" di fedeli, si è limitato a constatare un problema che lo stesso giudica di fondo: “tra la dottrina della Chiesa sul matrimonio e sulla famiglia e le convinzioni vissute di molti cristiani si è creato un abisso”. Ma a ben vedere la relazione di Kasper, emersa dal concistoro straordinario presenta della grandissime lacune, concettuali e storiche.

 Evidentissime lacune concettuali e storiche                                                   

Non riconosce ad esempio il fatto che l'attuale attacco alla famiglia sia frutto di una precisa strategia massonica che va avanti dal lontano 1776 (vedi qui – Ecco Perchè L’Europa Rema Contro la Famiglia – Un Piano Perseguito da Secoli) e che ha conosciuto, grazie anche all'applicazione in tutti gli ambiti sociali della circolare massonica del 1905, una graduale ma convinta accelerazione (come dimostrato ampliamente – vedi qui Indissolubilità del Matrimonio e Famiglia: esiste un antico Piano Massonico Sovversivo ) nel corso di tutto il Novecento, ed in particolare – per l'Italia – nel 1968 con l'accettazione diffusa dielle "pratiche" del divorzio e dell'aborto (vedi qui – Aborto Procurato: un crimine legalizzato e pianificato ). Dalla relazione di Kasper, non si evince neppure una parola sull'attacco epocale alla famiglia della relazione Lunacek votata all'Europarlamento (vedi qui – Strasburgo e la “Democratica” Dittatura Gender: Passa la Relazione Lunacek), sulla proliferazione di stato delle campagne "omofobiche" (vedi qui Legge contro l’Omofobia? La Dittatura del Nuovo Ordine Mondiale ) delle favole gay nelle scuole tra i minori (vedi qui Il Video – Papà difende la Famiglia contro rottamatrice democratica lesbica) e sulle campagne liberal-socialiste (e massoniche) abortiste e protese a minare la famiglia, promosse in molti paesi occidentali con una tempistica, una simultaneità ed un tenore a dir poco sospetti: vedi i casi di Olanda, Belgio, Francia e Germania (vedi qui Francia – Aborto, Diritto a tutti gli Effetti per Tutti, qui Le dichiarazioni shock della Chiesa Anglicana tedesca, qui La Dittatura del Nuovo Disordine Mondiale e i Crimini del Dott Dor, qui Sodoma-Olanda e Contraddizioni – Matrimonio a tre e…, qui Dittatura Francia – Sindaco obietta su “Famiglia Gay” e rischia la Prigione, qui Matrimoni Omosessuali imposti a tutti gli stati: Ecco la “Direzione Europea”, la Dittatura del Relativismo e qui Famiglie Arcobaleno, Generi Fluidi – La Follia diventa Normalità Progressista ).

 L'Osservazione di Roberto de Mattei su "Il Foglio"                                        

Come nota giustamente Roberto de Mattei (su "Il Foglio" dell'1/3/2014) "Nella parte fondamentale della sua relazione, dedicata al problema dei divorziati risposati, il cardinale Kasper non esprime una sola parola di condanna sul divorzio e sulle sue disastrose conseguenze sulla società occidentale. Ma non è giunto il momento di dire – nota il giornalista – che gran parte della crisi della famiglia risale proprio all’introduzione del divorzio e che i fatti dimostrano come la Chiesa avesse ragione a combatterlo? Chi dovrebbe dirlo – aggiunge – se non un cardinale di Santa Romana Chiesa? Ma al cardinale – conclude – sembra interessare solo il “cambiamento di paradigma” che la situazione dei divorziati risposati oggi esige". E che fine ha fatto – ci chiediamo – il Vangelo in tutto ciò? E' rimasto ancora posto per il Verbo di Dio?

 Anarchismo dottrinario pseudo-ecclesiastico                                                

Da un'attenta analisi del superficiale e contraddittorio documento del cardinal Kasper ci si accorge come lo stesso diritto ecclesiastico risulti minato dall'interno. In un passaggio l'alto prelato, riferendosi ai tribunali ecclesiastici chiamati a giudicare i casi ammessi di scioglimento dei matrimoni, scrive: “poiché essi non sono iure divino, ma si sono sviluppati storicamente, ci si domanda talvolta se la via giudiziaria debba essere l’unica via per risolvere il problema o se non sarebbero possibili altre procedure più pastorali e spirituali, In alternativa si potrebbe pensare che il vescovo possa affidare questo compito a un sacerdote con esperienza spirituale e pastorale quale penitenziere o vicario episcopale”. Come giudicare queste affermazioni? Con quali parole? Forse anarchismo dottrinario pseudo-ecclesiastico è l'espressione esatta!

 Difesa dell'indissolubilità del Matrimonio negli scritti di Ratzinger       

Le osservazioni di Kasper, inoltre, si pongono in contraddizione con l'esperienza e gli scritti di Papa Benedetto XIV: il pontefine, molto avversato da molti vescovi tedeschi, nella costituzione "Dei Miseratione", introdusse nel giudizio matrimoniale il principio della duplice decisione giudiziaria conforme, e ciò seguendo le prescrizioni della Sacra Scrittura e del Vangelo, proprio al fine di tutelare il perno della famiglia cristiana: il sacramento del matrimonio e la sua indissolubilità. Pertanto, oltre a delegittimare l'azione dei tribunali ecclesiastici, Kasper sembra, di fatto, andar contro il magistero della Chiesa e la stessa cattedra di Pietro, introducendo quello che potremmo chiamare "divorzio cattolico facile, secondo coscienza".

 Il tentativo di cancellare il senso del peccato                                                  

In un altro passaggio focale ed emblematico, Kasper si pone una domanda a dir poco inquietante, rifacendosi specularmente ad una dichiarazione del 1994 sulla "Dottrina della Fede" inerente al fatto che "i divorziati risposati non possono ricevere la comunione sacramentale, ma possono ricevere quella spirituale". “Chi riceve la comunione spirituale – si chiede nel documento del Concistoro Kasper –  è una cosa sola con Gesù Cristo; come può quindi essere in contraddizione con il comandamento di Cristo? Perché, quindi, non può ricevere anche la comunione sacramentale? Se escludiamo dai sacramenti i cristiani divorziati risposati (…) non mettiamo forse in discussione la struttura fondamentale sacramentale della Chiesa?”. Ma fermo restando il dovere di tutti i battezzati di continuare a seguire i precetti cristiani sino alla morte, cosa c'entra questo – obiettiamo a Kasper – con l'accostamento al Corpo ed al Sangue di Cristo e con chi permane in uno stato di peccato mortale? Che fine ha fatto il peccato? Ovviamente, venendo meno quest'ultimo, lo stesso messaggio evangelico di Redenzione di Gesù viene meno. E con esso lo stesso mistero rivelato della Croce e della Resurrezione. La stessa Pasqua, in quest'ottica risulterebbe svuotata del suo senso più profondo e vero, aprendo a distruttive deposizioni delle armi spirituali del cristiano, ed imbastardendo lo stesso percorso di vità del cristiano, già – per altro – duramente provato dal nuovo caos mondiale che avanza sull'onda del progressismo laicista e massonico-satanico.

 Familiaris Consortio – Un documento chiarissimo                                     

Nell'antichità, olre ai diversi concili, lo stesso Origene precisa e ribadisce che la possibilità di sciogliere il vincolo matrimoniale si ponga in netta contraddizione con la Scrittura e la Tradizione della Chiesa (Comment. In Matt., XIV, c. 23, in Patrologia Greca, vol. 13, col. 1245). Senza scordare che  la Chiesa di Roma ha da sempre difeso  l’indipendenza della dottrina dell'indissolubilità del matrimonio di fronte al potere civile. Questo si evince chiaramente anche dal documento "Familiaris Consortio",  n. 84: “Insieme col Sinodo, esorto caldamente i pastori e l’intera comunità dei fedeli affinché aiutino i divorziati procurando con sollecita carità che non si considerino separati dalla Chiesa, potendo e anzi dovendo, in quanto battezzati, partecipare alla sua vita. Siano esortati ad ascoltare la Parola di Dio, a frequentare il sacrificio della Messa, a perseverare nella preghiera, a dare incremento alle opere di carità e alle iniziative della comunità in favore della giustizia, a educare i figli nella fede cristiana, a coltivare lo spirito e le opere di penitenza per implorare così, di giorno in giorno, la grazia di Dio. La Chiesa preghi per loro, li incoraggi, si dimostri madre misericordiosa e così li sostenga nella fede e nella speranza. La Chiesa, tuttavia, ribadisce la sua prassi, fondata sulla Sacra Scrittura, di non ammettere alla comunione eucaristica i divorziati risposati. Sono essi a non poter esservi ammessi, dal momento che il loro stato e la loro condizione di vita contraddicono oggettivamente a quell’unione di amore tra Cristo e la Chiesa, significata e attuata dall’Eucaristia”.

 Finche Morte non vi separi?                                                                                   

Alla luce di quanto detto – e delle ulteriori bizzarrie legate all'apertura dei dicasteri ecclesiastici cattolici alle donne – possiamo concludere che le inquietanti riflessioni del cardinal Walter Kasper che nella relazione di base, affidatagli da Papa Bergoglio, ripropone "un possibile allargamento delle nullita' matrimoniali ai casi di "immaturita' spirituale" al momento del matrimonio ed ipotizzato anche il ripristino della prassi pastorale attraverso la quale nella chiesa primitiva i pubblici peccatori erano ammessi all'Eucaristia dopo un tempo di penitenza" (anche se qui si tratta evidentemente di un caso diverso, concernente lo stato perenne di peccato mortale) come alla luce delle sollecitazioni giunte da altri vescovi e teologi tedeschi come il cardinal Lehmann e il professor Eberhard Schockenhoff, docente di Teologia morale presso l’Università di Friburgo – sembrano ricondurre più che alla tradizione della Chiesa Universale (cattolica) della quale lo stesso si vanta di appartenere… all'humus ideologico protestantizzante rintracciabile nella decadente esperienza della chiesa anglicana tedesca (e non solo). Secondo quanto denunciato da "Qui Europa" – in un articolo dello scorso 8 Luglio 2013 – infatti, recentemente in Germania, i protestanti evangelici – i membri della Chiesa Evangelica tedesca – hanno dichiarato che “bisogna allargare il concetto di famiglia a nuove forme di convivenza, comprese le unioni omosessuali  e svincolarlo dall’istituto del matrimonio”.

 I Saggi consigli del Die Welt                                                                                    

Il tabloid teutonico Die Welt dichiarò nello stesso periodo – ed in più articoli – il fatto la Chiesa Anglicana si fosse convinta anche dell’idea che il matrimonio fosse un legame destinato a non durare tutta la vita, riducendo e degradando tale istituto ad un fattore puramente economico e materiale. Uno sorta di mero contratto. “Alle giovani coppie – spiegava il quotidiano teutonico – si consiglia di tener conto, nelle loro decisioni professionali,  dell’eventualità che potrebbero separarsi, per cui dovrebbero preoccuparsi di rimanere materialmente indipendenti l’una dall’altro”. 

 Le tentazioni protestantizzanti della chiesa tedesca                                       

Senza scordare il fatto che l'ammissione all'Eucarestia dei divorziati da parte della Chiesa tedesca sembra non essere più un tabù, come denunciato anche in un articolo dello scorso 29/11/2013, apparso sul quotidiano "Vatican Insider" del quale riproponiamo un significativo stralcio: "Qualche settimana fa si venne a sapere che la diocesi di di Freiburg stava lavorando a un documento teso a permettere ad alcune fasce di divorziati-risposati di accedere ai sacramenti".

 La reazione di Roma                                                                                                   

L’eco mediatica fu molto ampia: come notò lo stesso quotidiano, la reazione di Roma non si fece attendere. "Il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, l’arcivescovo tedesco Gerhard Ludwig Müller, uno dei primi collaboratori diretti di papa Francesco a essere confermati nel suo incarico, chiese alla diocesi di ritirare la proposta, perché avrebbe potuto creare confusione fra i fedeli sull’insegnamento della Chiesa sull’indissolubilità del matrimonio (…) violavando l’insegnamento della Chiesa, quando suggerivano che le persone interessate potevano prende una “decisione responsabile nella loro coscienza” per ricevere i sacramenti dopo aver consultato un prete" (da Vatican Insider del 29/1172013).

 Il Grande affronto dei vescovi tedeschi a Benedetto XVI                             

Probabilmente l'europeismo dichiarato di molti vescovi tedeschi e queste strane infiltrazioni ideologiche relativiste furono anche alla base del grande affronto, della grande umiliazione pubblica che molti vescovi tedeschi riservarono ed inflissero ad un acciaccato e coraggioso Papa Benedetto XVI durante la sua visita ufficiale in Germania, il 22 Settembre del 2011, rifiutando di stringere la mano al Pontefice, fedele difensore della teologia dell'indissolubilità del Matrimonio e degli insegnamenti di Cristo e degli Apostoli. (Vedi video in allegato). Lo stesso Benedetto XVI che qualche tempo prima aveva scritto la prefazione al libro di Mons. Michel Schooyans, titolato "Nuovo Disordine Mondiale", curiosamente introvabile nelle "libere" librerie italiane.. (vedi qui – Dominio Mondiale e Moneta Elettronica – Rivelazioni Eccellenti ).

Sergio Basile (Copyright © 2014 Qui Europa)

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