– di Sergio Basile – Presidente Sete di Giustizia –
Redazione Quieuropa, Sergio Basile, Homs, strage di [...]
Venerdì, Novembre 8th/ 2013
– di Emanuele Fardella, Rubrica "Oltre La Musica" –
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Ipersessualizzazione – Rihanna, Britney Spears
e la Musica del Nuovo Disordine Mondiale
Degenerazione sessuale spacciata per arte: obiettivi e
armi dell'élite mondialista. Destabilizzazione sociale
e attacco alla Famiglia
► Il video – Analisi in dettaglio di Emanuele Fardella
► Il video – TV e Media al servizio del "Piano Dullas"
Rubrica di Emanuele Fardella
Rihanna/Spears e la musica del "Nuovo Disordine Mondiale"
Usa – Il Lato Oscuro della Musica, Rubrica di Emanuele Fardella – Nell'articolo precedente abbiamo messo sotto la lente d'ingrandimento il personaggio Miley Cyrus e il suo atteggiamento poco sobrio che influenza masse di ragazzini con le sue performance ad alto tasso erotico (vedi qui Miley Cyrus e la Perversione Sistematica delle Nuove Generazioni). Continuando su questa onda anomala di pseudo-artiste che usano e abusano della loro sessualità per ottenere fama e successo, oggi, grazie agli studi e al lavoro di Emanuele, vi presentiamo i due nuovi video di Britney Spears e Rihanna, star "Made in Usa" che guardacaso hanno qualcosa in comune, ad iniziare dal manager: Larry Rudolph.
Tanto in comune… Chi è Larry Rudolph
Larry Rudolph è conosciuto, principalmente, come il manager di Britney Spears nel periodo 1999-2004 e – per breve tempo – nel 2007: fino a quando l'artista si ribellò tentando di uscire dalla gabbia mediatica degli Illuminati, per poi rifarne ritorno nel 2008. Ma a ben vedere, nonostante il suo presunto tentativo di fuga dalla "gabbia dorata – in tempi non sospetti Britney Spears davanti alle telecamere dichiarò apertamente di sentirsi imprigionata – l'artista, combattuta tra dignità e successo, ha scelto, ancora una volta, la strada più semplice tornando a promuovere l'agenda degli Illuminati. Già dal suo video Hold Against Me (2011) era possibile intuire chi manovrasse le sue creazioni artistiche. A conferma di quanto detto, il nuovo video Work Bitch in cui l'artista mostra un lato di sé degradante ed osceno – al limite del sadomaso – con fruste, guinzagli e museruole. Infatti alcune TV hanno chiesto formalmente una versione censurata del video da poter trasmettere durante le ore diurne. Il video è stato oggetto di innumerevoli critiche per le scene troppo spinte, nelle quali una disinibita Britney Spears si spinge fino ai limiti del fetish con tanto di tacchi a spillo, completini bondage e scene che non hanno davvero bisogno di commenti. “Pornografia”, per Annie Lennox degli Eurythmics. Ed è proprio lei a chiedere che i video musicali vengano classificati come i film qualora ci siano scene di sesso esplicito, per poter preservare l’innocenza dei più giovani. E se persino Katy Perry, sexy icona pop, al pari delle altre tre (Miley Cyrus, Britney Spears, Rihanna) se n'è apparentemente discostata… c'è da pensare. Reale preoccupazione, quella della Kerry, o tentativo di riaccreditamento presso il vasto pubblico di un'immagine pesantemente compromessa da video ambigui e zeppi di messaggi subliminali? La cantante, infatti, ha di recente affermato di non volersi spogliare come fanno le colleghe… Anche se queste dichiarazioni non cambiano assolutamente nulla sullo stile "particolare" e "illuminato" della sua musica (vedi video qui Katy Perry: Tensioni in Casa Hudson). Vittime del sistema dunque, o abili manipolatrici? Sicuramente “vittime” del sistema e allo stesso tempo “carnefici”.
Degenerazione sessuale spacciata per arte – L'arma degli Illuminati
Britney Spears in un’intervista al TJ Show, ha ammesso di sentirsi sotto pressione nel girare video musicali fortemente ed eccessivamente sessualizzati. Ha anche rivelato di essere stata costretta a perdere il controllo, nelle riprese del video di Work Bitch… Alla fine è stato rimosso metà del contenuto dalla clip: sono state tagliate molte scene, perché considerate troppo spinte. Tuttavia il video continua a fare il giro del web con milioni di adolescenti che si imbattono in scene sadomaso che invitano alla perversione e al sesso promiscuo. Ecco parte del testo della canzone:
Vuoi un corpo da urlo? Vuoi una Bugatti?
Vuoi una Maserati? Meglio che lavori, putt** *
Vuoi una Lamborghini? Bere il Martini?
Essere sexy in bikini? Meglio che lavori, putt** *
Vuoi vivere in modo frivolo? Vivere in una casa gigante?
Far festa in Francia ? Meglio che lavori, putt** *
Giovani in pericolo – Messaggi distruttivi
Il testo della pseudo-canzone di certo non è poetico. Vorrebbe far capire a chi cerca lusso facile e potere che deve “lavorare” (o meglio “prostituirsi”) per avere il successo tanto agognato. Britney Spears, quindi, in Work Bitch, “canta le lodi” della prostituzione sistemica, invitando – provocatoriamente? – ad intraprenderla per ottenere macchine lussuose e belle case. Insomma: i soldi. Soldi a prezzo dell'anima! E pensare che ci sono Associazioni per le donne – di carattere religioso e laico – che si battono ogni giorno tra mille difficoltà per insegnare un punto di vista diverso e più rispettoso nei confronti della donna. E di certo, i modelli proposti da queste artiste discostano molto dall'essere dei buoni esempi per le nuove generazioni. Nel video non mancano riferimenti alla setta degli Illuminati: piramidi rovesciate e manichini che esplodono mentre una provocante Britney Spears (della quale ci eravamo già occupati in un altro articolo, a proposito di transumanesimo e propaganda "illuminata" – vedi qui Will.I.Am e Britney Spears: Transumanesimo e Propaganda Subliminale) frusta e "tiene al guinzaglio" giovani ragazze. Immagini che giocano con la stessa dignità della persona, svuotandola di tutta la sua importanza e sacralità. E sulla scia di queste oscenità, si aggiunge il nuovo videoclip di Rihanna, un video al limite dell'indecenza, spudorato, trasgressivo e pornografico. Video che i media musicali filo-mondialisti continuano a mandare in onda a ritmi frenetici per far passare il messaggio che in fondo è tutto normale.
Rihanna? No Grazie!
Pour it Up, questo il titolo del brano di Rihanna, sulle cui note scorrono immagini decisamente esplicite, per un video che lascia poco spazio alla fantasia: tra pole dance, pose al limite della decenza, vestiti ridotti all'osso e l'immancabile twerking. E se qualcuno pensasse che l'artista sia stata quasi obbligata dal suo team a realizzare un video del genere, si sbaglia di grosso. La cantante è anche co-direttrice della clip. Tutto, insomma, passa sotto il controllo di Rihanna, che ha ben chiara l'immagine di sé e – nel contempo – l'immagine che vuole offrire al proprio pubblico. I soldi (lo sterco di Satana) buttati di qua e di là come fossero petali di rosa, le notti passate nei club, gli affari conclusi per telefono, il cameriere personale ecc… sono l'esaltazione esasperata della ricchezza materiale. Sesso e soldi, soldi e sesso. È questo il disarmante messaggio che viene divulgato da queste "artiste" (o pseudo tali). Messaggio che, con il tempo, s'insinua e sviluppa nell'ascoltatore nello stesso modo in cui esso cresce, dalla pubertà, all'adolescenza alla "maturità". Ma andiamo ad analizzare il testo della canzone che parla – tanto per cambiare – di sesso e potere:
Il cameriere personale mi costa un sacco , Ho ancora i miei soldi
Mi lavoro i pischelli, Ho ancora i miei soldi
Chi se ne frega di cosa ne pensate voi haters, Ho ancora i miei soldi
Chiamo Jay-Z e concludo un affare, Ho ancora i miei soldi
Indosso il mio profumo e adorano il mio odore, Ho ancora i miei soldi
E allora chi se ne frega di quanti ne spendo, Ho ancora i miei soldi
Le mie tasche sono profonde e non finiscono mai, Ho ancora i miei soldi
Faccio la stupida con tutti i miei amici, Ho ancora i miei soldi
La Dottoressa Wright: non mostrate il video ai vostri figli!
La dottoressa Helen Wright, ex presidente della Girls School Association, ha invitato tutti i genitori a non mostrare il video ai propri figli: “Non importa quanto le persone possano parlare del suo valore artistico, bisogna essere oggettivi e lei in questo modo svilisce le donne, immedesimandole con l'immagine della prostituta” ha detto, per poi aggiungere: “Gli adolescenti sono impressionabili, questo video trasmette la solita brutta storia di schiavitù femminile, non l'emancipazione e l'uguaglianza. Proprio per questo i genitori dovrebbero impedire ai loro figli di vederlo, meglio ancora sarebbe se Rihanna stessa riconoscesse la sua responsabilità come figura pubblica e si impegnasse a promuovere un'immagine positiva e sana della donna, non sminuirla nascondendo queste immagini scandalose sotto il nome di “arte” per soli interessi commerciali”. Secondo uno studio del Birmingham City University, il professor Dionne Taylor afferma che, stelle del calibro di Rihanna possono danneggiare l'autostima delle ragazze, portandole a credere che questa sessualizzazione sia parte integrante della vita. Artiste come Miley Cyrus, Britney Spears e Rihanna hanno portato a livelli inimmaginabili il loro tasso di sensualità alimentando drasticamente il fenomeno dell'ipersessualizzazione infantile. La propaganda di questa ipersessualizzazione passa anche attraverso la musica e i modelli proposti nei videoclip. È comunque doveroso specificare che le cause di questa sessualizzazione martellante non sono solo da attribuire alla musica ma sicuramente, le artiste già citate, hanno un enorme impatto mediatico che contribuisce ampiamente a diffondere un ideale di donna-oggetto tra i giovanissimi adolescenti. Il famoso compositore e manager discografico, Mike Stock, ha affermato che il pop odierno “sta scendendo lentamente ma innegabilmente nella pornografia”. Sentito dal Daily Mail, il compositore aveva detto: “L'industria musicale si è spinta troppo oltre. Non sono io ad essere alla vecchia maniera, è una questione di mantenere dei valori che nel mondo moderno sono importanti. In questo periodo, se sei in compagnia di un bambino di due anni, non puoi guardare delle star contemporanee come ad esempio Britney Spears o Lady GaGa. Anche i bambini vengono 'sessualizzati' con gente così. Il 99% delle classifiche è composto da R&B e il 99% di esso è pornografia soft”.
Conseguenze dell'ipersessualizzazione
Come visto nel precedente articolo (vedi qui Miley Cyrus e la Perversione Sistematica delle Nuove Generazioni) numerose ricerche affermano che l'ipersessualizzazione-oggettivizzazione viene facilmente interiorizzata, conducendo le ragazze a pensare e a trattare i loro corpi come oggetti del desiderio altrui. La sessualizzazione dell’immagine femminile riduce la fiducia nei confronti del proprio corpo, provoca disagio corporeo e induce emozioni negative come vergogna, ansia e disgusto per sè stessi; ha conseguenze nefaste anche sulla capacità delle ragazze di sviluppare una sana ed equilibrata (naturale) sessualità. La frequente esposizione a ideali irrealistici di bellezza e sex appeal si traduce in altrettanto irrealistiche e/o negative aspettative nei riguardi della sessualità. Infine la sessualizzazione sui mezzi di comunicazione influenza la maniera con cui le ragazze concettualizzano la femminilità e la sessualità, fornendo appoggio agli stereotipi sessuali che dipingono le donne come oggetti del desiderio e fanno dell’aspetto estetico il cuore del loro valore.
Che fare allora?
Che fare allora? Beh, sicuramente la cosa da "NON-FARE" è quella di dimostrarsi impassibili ed indifferenti, continuando magari a voltarsi dall'altra parte. Poi bisogna senz'altro prendere consapevolezza del problema e condividere con i propri figli la fruizione dei messaggi mediatici stimolando soprattutto il lavoro dei ragazzi verso il cambiamento. Vigliare sui più piccoli, evitando di abbandonarli ore ed ore dinnanzi alla Tv-parcheggio, spingendo gli adolescenti a parlare e a fornire il loro modello alternativo di ragazze e ragazzi dinnanzi a terremoti sociali sempre più evidenti. Esaltare l'importanza della famiglia, cellula fondamentale della società oggi pesantemente sotto attacco (vedi qui Ecco Perchè L’Europa Rema Contro la Famiglia – Un Piano Perseguito da Secoli) e del sesso come dono e non come banale merce e/0 passatempo e/o strumento di distruzione della famiglia e della sua integrità (vedi Video giù in allegato all'articolo: Il Piano Dullas). Ma soprattutto dialogare con i propri figli e – per chi crede – pregare assieme a loro, parlare di Dio, rendere presente il fatto che la persona, come la stessa famiglia ha una "missione" sia sociale che legata alla propria "anima"… Per chi non crede, forse sarebbe il caso di iniziare ad interrogarsi seriamente… D'altronde l'invadenza del "male" e delle sue forme – per contrasto – non fa che prefigurare l'esistenza di un sommo bene, che va al di là degli accidenti terreni e dello sterco di Satana: il vile danaro. La moneta-debito che corrompe le nazioni e che vorrebbe comprare per sempre "l'anima" e la liberta di coloro che incarnaro le "speranze dell'umanità": i giovani. Un consiglio: cambiate canale!
Emanuele Fardella, Sergio Basile (Copyright © 2013 Qui Europa)
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