– di Sergio Basile –
Redazione Quieuropa, Sete di Giustizia, Giacinto Auriti, Repubblica dell'usura, Valori cristiani, ebraicizzazione della società, protestantesimo, Banca d'Inghilterra, Diego Fusaro, causa ebraica, Cardinal Ratzinger, eresia giudeo-protestante, Test Act, L'Etica Protestante e lo Spirito Capitalismo, Max Weber, Protestantesimo
La grande eresia – Commonwealth, moneta e
giudaizzazione delle nazioni – I Parte
Londra & dintorni – L'intreccio tra spiritualità e materia che
condusse alla giudaizzazione delle nazioni
di Sergio Basile
AVVERTENZA
Questo scritto è ispirato a numerosi scritti riconducibili
ai Padri della Chiesa e ai Dottori della Chiesa Cattolica,
nonché alle ricerche di numerosi studiosi cattolici (e non) contemporanei.
Si precisa in tal senso che eventuali critiche contenute in questo testo
all’indirizzo di ebrei, inglesi, americani, francesi, italiani, russi, olandesi, ecc.,
non investono assolutamente i popoli e le etnie in quanto tali.
Esse investono ed insistono, infatti, unicamente su quei personaggi che con strategie
e strumenti più o meno palesi e/o occulti ne hanno, in parte, segnato la storia e ne
condizionano ancora oggi le sorti, in larga parte. Nostro Signore Gesù Cristo stesso,
ebreo di nascita, gli apostoli come numerosi profeti ebrei dell'A.T.
hanno da sempre messo in guardia dalle false sette e dai loro retaggi.
Sergio Basile
Commonwealth, moneta e giudaizzazione delle nazioni
Londra, New York – di Sergio Basile – Nel corso dei secoli tutti i tentativi di espansionismo e colonialismo hanno seguito la scia economica, l'amarognolo profumo delle banconote o l'ammaliante scintillio dell'oro. Tutti gli imperi, dai tempi antichi ad oggi, hanno pianificato le proprie strategie belliche, alimentato la propria sete di dominio e delineato le proprie occupazioni, in vista, essenzialmente, di motivazioni economiche. Ciò che sfugge è però un altro movente, spesso sottovalutato dall'occhio critico ma superficiale dello storico contemporaneo: l'ideale religioso. Ad oggi l'impero più grande (probabilmente di sempre), malgrado le apparenze e la (solo formale) rinuncia ad alcuni privilegi coloniali è il Commonwealth britannico (1), realtà politica capace di imporre il proprio marchio e la propria influenza perfino sulla gabbia dell'Eurozona, attraverso le sue pertinenze privatistiche. Non a caso l'istituto (di debito) privato, chiamato Bank of England, pur non essendo l'UK membro dell'Eurozona, è il terzo azionista della BCE, la banca centrale (privata) responsabile dell'emissione dell'euro. Come noto gli Usa non fanno parte del Commonwealth, ma la natura e lo spirito dell'impero amerikano, hanno una radice identica. Ecco perché non mi sento di separare spiritualmente il primo dal secondo: i fini perseguiti sono speculari e indivisibili.
(1) Vedi qui per approfondimenti: "I reami del Commonwealth (formalmente – fonte wikipedia) sono i sedici Paesi delle nazioni il cui capo di Stato è il sovrano del Regno Unito. Dal 1952 la carica di capo di Stato dei suddetti Paesi è esercitata dalla Regina Elisabetta II, la quale è sovrana di ogni singolo Paese; ad esempio, in Australia ella ha il titolo di Sua Maesta Elisabetta II, regina d'Australia. Il sovrano nomina un governatore generale che lo rappresenta come capo di Stato de facto. Il governatore generale, da parte sua, esercita i poteri di un monarca costituzionale, con vari e simbolici doveri di rappresentanza. In Paesi federali quali Australia e Canada il sovrano è rappresentato anche da un governatore in ognuno degli stati dell'Australia e da un tenente governatore in ognuna delle province del Canada. Di questi reami quattordici sono ex-colonie britanniche auto-governantisi". Ovviamente questo colonialismo comprende anche domini informali e sostanziali di derivazione militaristica e monetaria, che non figurano nella lista dei 16. Ecco perché il professor Giacinto Auriti usava ripetere che "tutto il mondo è Commonealth, tutto il mondo è colonia monetaria". Italia compresa!
L'anima del Commonweath britannico
Se è vero com'è vero che esiste sempre una biunivoca corrispondenza tra spirito e materia, politica, economia e credenze, o humus religioso, è interessante a questo punto analizzare a fondo l'anima religiosa sia del Commonwealth che dell'imperialismo amerikano, dal primo "culturalmente" derivante: imperi dei quali, in un modo o nell'altro, che ce ne accorgiamo o no, siamo succubi in qualità di "coloni monetari" e "culturali". La City of London e Wall Street, derivazioni del mercantilismo e colonialismo monetario anglosassone, sono i templi sacri di questo misterioso credo; i cuori economici e testimoni altissimi di questo evidente status quo che unisce infondo materia e "spiritualità". Ma qual è l'anima dell'imperialismo britannico (prima) e statinitense (poi)? Stati Uniti e Gran Bretagna, prima di diventare paesi sostanzialmente multietnici e atei, sono stati (e sono in parte ancora oggi) paesi protestanti, cioé paesi giudaizzati.
Giudaizzazione dell'Europa
Uno dei frutti storici del protestantesimo e dell'humus protestante (universo religioso d'estrazione ebraica) fu la promozione di modelli di governo (repubblicani, monarchici o misti) fondati sull'usura e sulla fondazione di una banca centrale rigorosanente privata, creatrice di moneta-debito. Nell'era moderna ciò che ha favorito il passaggio dalla società cristiana-cattolica, difesa tra l'altro dalle antiche monarchie europee e uniformata a principi organici di mutuo soccorso, alla società denaro-centrica e "usurocratica" è stata la progressiva ebraicizzazione e protestantizzazione dell'Europa. Gli ebrei (seguaci del Talmud e della Kabbalah (1): libri élitari, esclusivisti, nonché profondamente e violentemente anti-cristiani) si sono emancipati in tutta Europa grazie alla progressiva ebraicizzazione e protestantizzazione dei cristiani e delle comunità cattoliche: come in un grande scacchiere, infatti, l'avanzare di un antagonista non può, scientificamente, lasciare invariato il numero delle pedine dell'altro. Pensare che entrambi i fronti possano convivere o crescere in egual misura è semplicemente folle.
(1) Vedi qui per approfondimenti:
Gli oscuri misteri della Kabbalah ebraica – Prima Parte – Le Origini
2 – L’opera rinascimentale dei cabalisti
3 – Cabalizzazione dell’ebraismo
Moneta-debito e giudaizzazione dei paesi anglofoni
Lo strumento più efficace al fine di corroborare tale piano, utilizzato dalla fitta rete di obbedienze giudeo-massoniche in Europa (e poi pian piano in tutto il mondo, seguendo la scia dell'imperialismo della casa reale britannica: roccaforte ebraica (2)) è stata proprio la moneta-debito. L'oro-carta emesso come per magia, senza copertura aurea, e "prestato a debito dei cittadini" dalle banche centrali, finì per indebitare le monarchie cattoliche e l'intera comunità sociale delle nazioni europee che ebbero la sfortuna e l'incoscienza di accettare il "veleno nominale", stampato dalle tipografie "centrali" a costo nullo (3).
(2) Vedi qui per approfondimenti:
Conoscere il NWO – British Israel, Ecumenismo e Protestantesimo – 1
Conoscere il NWO – British Israel, Ecumenismo e Protestantesimo – 2
(3) Vedi qui per approfondimenti:
L’essenza della truffa monetaria da Signoraggio – Il Denaro non ha Costi di Produzione
Moneta-debito e realizzazione del mito della pietra filosofale
Possiamo parlare metaforicamente, e senza incorrere in forzature, della realizzazione del mito giudeo-massonico e alchemico della "pietra filosofale". La mitica pietra cara a giudeo-massoni era dotata, secondo la leggenda, di tre proprietà straordinarie: l'immortalità; l'onniscienza, cioé la conoscenza assoluta del passato e del futuro, del bene e del male (in antitesi con gli insegnamenti biblici contenuti nella Genesi); la possibilità di trasmutare in oro i metalli. In effetti la moneta-debito immessa come un veleno nel sistema economico-sociale sortì questi tre deleteri effetti, distorcendo l'anima dei sui avidi, reali beneficiari: 1) donò una sorte di immortalità terrena ai detentori e gelosi custodi del segreto monetario (primato terreno pagato, tuttavia, con la dannazione eterna: la sorte che tocca agli avidi); 2) aprì alla sovversione e depravazione, tramite il veleno della corruzione, le porte della scienza e delle accademie/università, monopolizzando i centri di irradiamento dell'indottrinamento di massa (primato terreno pagato, tuttavia, con la dannazione eterna: la sorte che tocca ai menzogneri e agli spergiuri); 3) diede la possibilità di trasformare la vile materia (metalli vili o carte) in oro, riponendo il biblico vitello di Aronne al posto della SS. Eucaristia, nei nuovi tabernacoli della City e di Wall Street (primato terreno pagato, tuttavia, con la dannazione eterna: la sorte che tocca agli avidi e agli idolatri).
London 1717
In effetti, a Londra, nel 1717, si realizzò tutto questo: mentre nascevano la Gran Loggia Madre d'Inghilterra, e la Bank of England veniva istituzionalizzata, Mammona (satana) prendeva il posto di Dio nella vita sociale ed economica del mondo anglosassone. Anche la sovversiva deriva rock-satanica e anti-cristiana, nonché tutte le stravaganti mode lanciate durante il Novecento, nella nuova Babilonia d'Europa, possono considerarsi il "nobile" sottoprodotto delle rivoluzioni del 1717. Il numero di chiese devastate e profanate, dopo l'approvazione del Test Act (l'atto del Parlamento inglese che nel 1673 bandì l'Eucaristia cattolica) fu proporzionale al numero di banche edificate pochi decenni dopo e dipendenti dal gran santuario inaugurato da Sir William Paterson. Lo sterco di satana (moneta-debito) divenne, nell'inganno, il frutto prediletto dalla nascente borghesia industriale: la stessa che Max Weber (1864 – 1920 – vedi foto: prima grande da sinistra) avrebbe descritto con toni trionfalistici nel saggio "L'Etica Protestante e lo Spirito Capitalismo" (1904-1905), senza svelare l'arcano: la vera natura, giudeo-massonica, e gli effetti devastanti dell'eresia in atto, con contestuali retaggi sia economico-politici che religiosi.
La colonizzazione occulta
Grazie alla moneta nominale emessa a debito delle nazioni i "padroni del denaro", senza bisogno di atti plateali e spargimenti di sangue, iniziarono a "conquistare l'Europa", indebitandola e tassandola attraverso l'azione dei governi fidelizzati; nel contempo essi iniziarono a "colonizzare" il cuore di molti cristiani (cioé di ingenui e/o "affaristi cristiani" senza scrupoli) che tradirono i sacri valori evangelici difesi dai loro padri e sposarono la causa dei "padroni del denaro-debito", aderendo alla fitta rete di obbedienze massoniche che da Londra ed Amsterdam finirono per estendere il proprio potere a tutta Europa. Spesso e volentieri questa sovversiva e devastante "rivoluzione silenziosa" incarnata dai banchieri centrali amici della "morale talmudica", si accompagnò a gravissime eresie (vedi es.: Lutero e Calvino) e ad altrettante forme di rivoluzioni sanguinose (Vedi tra tutte la "Rivoluzione Francese" e la "Rivoluzione Russa") promosse dai banchieri-giudeo-massoni sotto il falso velo della "difesa dei diritti", seguendo precise parole d'ordine, maturate nel segreto delle logge, e precise parole chiave: presunto "riscatto del proletariato" ieri; difesa di "omosessualismo" e "immigrazionismo" oggi. Il tutto, ovviamente, al fine di distruggere il sentimento cristiano nel cuore dei popoli.
Dall'eresia alla perdita delle sovranità ( materiale e spirituale )
Non a caso in Francia e Russia l'azione dirompente e occulta dei figli della vedova (massoni: uomini giudaizzati e traditori di Gesù Cristo) fu accompagnata dalla privatizzazione delle banche centrali e dall'espropriazione forzata della sovranità monetaria in seno alle rispettive comunità sociali. Oltreché da una imponente azione di dissacrazione e devastazione dei santuari cristiani. Infine – in nome della "libertà" e dei "diritti" – tali rivoluzioni sfociarono sempre in sistematiche azioni di ingegneria sociale (4), protese ad annacquare nei cuori degli uomini il sentimento cristiano. Ovviamente questi processi nei tempi moderni, cioé nei tempi del morbo repubblicano e democratico, sulla scia della globalizzazione e delle azioni militari (Onu-Nato-Usa-Ue), non hanno conosciuto alcun processo di inversione o frattura. Anzi! Questa involontaria accettazione di una terribile schiavitù sostanziale, materiale e spirituale, si è insinuata nell'animo dell'Occidente (in primis) grazie ad una robusta azione mediatico-culturale. In merito è interessante notare come ancora oggi, l'ignorante in materia religiosa sia in genere altrettanto ignorante in materia monetaria. L'abilità diabolica dei "padroni del danaro", in effetti, è stata quella di nascondere alle masse la totale interdipendenza tra la strategia del debito e la "conquista religiosa" dei popoli e progressiva scristianizzazione degli stessi.
(4) Vedi qui per approfondimenti:
La Scuola di Francoforte: la congiura della corruzione – Prima Parte
La Scuola di Francoforte: dalle droghe al gender – Seconda Parte
Massoneria, Comunismo e Corruzione della gioventù: direttive marxiste per il Nuovo Ordine – 2
Il compromesso con l'ebraismo
Storicamente il modello rivoluzionario-usurocratico oltreché indebitare e indebolire il tessuto socio-economico delle nazioni europee (e non) ha finito per traviare i cuori e lo spirito di molti cristiani, attirati dai facili guadagni garantiti dalle reti di potere giudeo-massoniche (a prezzo dell'anima, s'intende) e da forme eretiche di compromesso ideologico e religioso con le comunità ebraiche e protestanti. Il Concilio Ecumenico Vaticano II, può essere un fulgido esempio di questo distruttivo compromesso storico con le forze anti-cristiane (ebraico-protestanti). Il Professor Giacinto Auriti fu uno dei primi, dal punto di vista della "cultura monetaria" e non solo, a comprendere a pieno la gravità di questi terribili processi storici (e ad indicarne i rimedi) che dalla diaspora del popolo ebraico in poi (70 d.C.) interessarono le regioni europee, ed in particolare, in primis, l'Olanda e la Gran Bretagna (ma anche l'Italia rinascimentale (5) ), sull'onda di una imponente migrazione giudea e della diffusione di bizzari miti razziali, come quello anglo-israelita (6).
(5) Vedi qui per approfondimenti: L’opera rinascimentale dei cabalisti
(6) Vedi qui per approfondimenti:
Conoscere il NwO – British Israel, Ecumenismo e Protestantesimo – 1
Conoscere il NWO – British Israel, Ecumenismo e Protestantesimo – 2
Forze Occulte della Sovversione: Giudaismo, Massoneria, Liberalismo, Bolscevismo
Le due anime speculari del mondialismo moderno
Questa lunga premessa è necessaria a far comprendere agli ignari come l'attuale assetto politico e giuridico dell'Europa (e del mondo intero) sia stato plasmato dal progredire di questi sotterranei processi coloniali, che si sono, infine, amalgamati e concentrati nelle due grandi anime del mondialismo contemporaneo: il social-comunismo e il liberal-capitalismo, espressioni di un'unica diabolica mente, come asserito in più sedi dalle colonne del nostro giornale e come denunciato dallo stesso Cardinal Ratzinger (7). Esistono, dunque, dei rapporti diretti non solo tra capitalismo ed eresia giudaico-protestante, ma anche tra social-comunismo e causa ebraica.
(7) Vedi qui per approfondimenti: Ratzinger e il Nuovo Disordine Mondiale
Ecco perché io non sto con quelli come Diego Fusaro
Tra capitalismo moderno, comunismo e questione ebraica esiste un'unica grande matassa impossibile da sciogliere: malgrado i curiosi e vani tentativi di filosofi moderni e contemporanei (magari in erba, alla Diego Fusaro) di convincerci del contrario, senza mai, peraltro, fiutare la pista monetario-bancaria e scovare la tana degli innominabili. Ecco perché, ad esempio, io non sto con Fusaro o con i filosofi e professori che come lui si scagliano contro il capitalismo, senza indicarne i veri occulti mandanti e senza coglierne i legami con il sistema bancario e la questione ebraica. L'onestà intellettuale di un filosofo o pseudo-tale, non può prescidenre da queste ciclopiche ed inconfutabili realtà. Chi come Fusaro, abituato a frequentare i prestigiosi salotti delle tv mainstream, se davvero lo volesse, dovrebbe approfittare degli spazi concessi per condurre ben altre campagne… (continua).
Sergio Basile (Copyright © 2016 Qui Europa)
Partecipa al dibattito – Redazione Quieuropa – infounicz.europa@gmail.com
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