– Comunicato di Luigi Brambani, Chiesa Nazionale di Scientology Italia –

Iniziativa di Libero Confronto: in replica all'articolo di emanuele Fardella

ai sensi dell'articolo 8 della Legge 47/1948

Redazione Quieuropa, Il Lato Oscuro della Musica, Emanuele Fardella, Oltre la Musica, Scientology, OTO, Satanismo, Hollywood, replica di Luigi Brambani 

La Replica di Scientology Italia all'articolo 

"Vip, sette e satanismo" di Fardella

Comunicato stampa del portavoce nazionale della chiesa di

Scientology-Italia, Luigi Brambani, in replica all'articolo di

Emanuele Fardella

Comunicato di Luigi Brambani,

portavoce Chiesa Nazionale di Scientology d’Italia

in risposta all'articolo pubblicato da "Qui Europa", di Emanuele Fardella

Il Lato Oscuro della Musica – Vip, sette e satanismo da OTO a Scientology

in ossequio all’articolo 8 della Legge 47/1948

 Lettera a Qui Europa, del portavoce di Scientology – Italia                         

Milano – Comunicato di Luigi Brambani, portavoce chiesa Nazionale di Scientology d'Italia, in replica all'articolo di Emanuele Fardella, pubblicato su "Qui europa" del 28 Ottobre 2014 – Egregio dott. Basile, in qualità di portavoce della Chiesa Nazionale di Scientology d’Italia, ente esponenziale delle chiese e missioni presenti sul suolo italiano, intendo fornire alcune informazioni  in merito all’articolo pubblicato sul sito www.quieuropa.it il 28 ottobre 2014, intitolato “Il Lato Oscuro della Musica – Vip, sette e satanismo da OTO a Scientology”.  L’articolo in questione è basato sul peggior gossip disponibile in rete e su affermazioni fatte da apostati che sono state smentite da tempo. Ciò limita il valore dell’articolo sul piano informativo,  rendendolo inattendibile. E’ del tutto normale che una realtà religiosa di respiro mondiale come la Chiesa di Scientology si trovi ad avere a che fare con il fenomeno dell’apostasia. E’ un fenomeno che ha caratterizzato qualsiasi grande religione nel suo processo naturale di crescita e diffusione. Tuttavia solo una piccola percentuale di coloro che lasciano un gruppo religioso (o qualsiasi altro tipo di gruppo) hanno cattivi rapporti col gruppo abbandonato; gli altri, quelli in buonafede, continuano ad avere buoni rapporti con tutti. Questo è palesato chiaramente in studi scientifici sul soggetto dell'apostasia, ovvero il pubblico abbandono e critica della propria precedente religione.

 A confutazione delle affermazioni…                                                                   


A confutazione delle affermazioni dei pochi fuoriusciti vi è la crescita di Scientology nel mondo. Dal 2004 ad oggi la Chiesa di Scientology ha raddoppiato le sue dimensioni. Nuove sedi delle chiese di Scientology sono state aperte in città quali Madrid, New York, Berlino, Londra, Roma, Washington, Bruxelles, Quebec, Las Vegas, Nashville, Seattle, Padova, Melbourne, Città del Messico, Mosca, Sidney, Kaohsiung (Taiwan) e molte altre ancora.  Gli scientologist sono persone di ogni età, razza, ceto sociale e professione e molti di loro sono impegnati in attività sociali quali la campagna mondiale di prevenzione all’uso di droga e la campagna internazionale per la sensibilizzazione sull’applicazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. In Italia, alcuni fedeli di Scientology hanno costituito un gruppo di protezione civile che interviene in caso di calamità, come è successo in occasione del maremoto nel Sud Est Asiatico e dopo i terremoti che colpirono l’Abruzzo nel 2009 e l’Emilia Romagna nel 2012.  L’autore dell’articolo non ha potuto, o forse non ha voluto, verificare quanto ha scritto e non ha sentito la controparte, cioè qualcuno della Chiesa di Scientology, per avere un minimo di contraddittorio e neppure mi risulta e che abbia mai visitato una Chiesa di Scientology per averne una personale e diretta realtà.Ne consegue che l’articolo propone una visione unilaterale che non tiene conto  dell’altra campana, e come tale finisce per gettare discredito sulla Chiesa di Scientology e sulle migliaia di cittadini italiani di ogni età, ceto sociale e professione che praticano la religione di Scientology con piena consapevolezza e per propriascelta. Credo che libertà di espressione non significhi avere il diritto di ledere la dignità altrui e per questo,  in ossequio all’articolo 8 della Legge 47/1948, le chiedo di pubblicare quanto qui di seguito scritto, riservando a queste note lo stesso spazio ed evidenza che sono state riservate all’articolo in oggetto.  Comincio dalla prima delle affermazioni e cioè che L. Ron Hubbard sarebbe stato un membro della sezione americana dell’OTO, capeggiata da Jack Parsons. Ebbene, ciò non è vero.

 Orange Grove Avenue e i rapporti tra Jack Parson e Aleister Crowley     

Il dott. Jack Parsons di Pasadena, California, era nel 1945 il massimo esperto americano di razzi a propellente solido e intratteneva stretti rapporti con il malfamato Aleister  Crowley. Parsons era a capo della sezione americana dell’OTO, l’Agape, situata al 1003 di  Orange Grove Avenue, Pasadena: una grande casa che fungeva anche da pensione dove alloggiavano i fisici nucleari americani che lavoravano al Cal. Tech. Alcuni enti governativi non vedevano di buon occhio il fatto che i fisici nucleari alloggiassero in quella casa.   Al tempo L. Ron Hubbard era ancora in servizio attivo come ufficiale della Marina degli Stati Uniti e poiché era un personaggio noto come scrittore e aveva amici tra i fisici nucleari, fu inviato a risolvere la situazione. Andò a vivere in quella casa e condusse indagini sui riti di magia nera e sulla situazione generale, riscontrando come tali rituali fossero negativi.

 Sulla presunta influenza dell'O.T.O. su Scientology                                       


Parsons scrisse di Hubbard a Crowley, che si trovava in Inghilterra.  Crowley rispose indicando Hubbard come nemico e di stare in guardia. Tutto ciò è dimostrato dalla corrispondenza scoperta dal Sunday Times che, nell’ottobre del 1969, pubblicò un articolo chiarificatore dal titolo: “Scientology: nuova luce su Crowley”. Alla fine la missione di Hubbard ebbe un successo superiore alle aspettative. La casa fu chiusa. Hubbard portò in salvo una ragazza che stavano sfruttando. Il gruppo di magia nera fu disciolto e non si ricostituì più. I fisici coinvolti includevano molti dei 64 massimi scienziati statunitensi che successivamente furono dichiarati non affidabili e dimessi dal governo con grande pubblicità. Per quanto riguarda la presunta influenza dell’O.T.O. sul successivo sviluppo di Scientology, devo dire che è pura mitologia.   Il prof. J. Gordon Melton, direttore dell’Institute for the Study of American Religion e dell’influente Encyclopedia of American Religions,  in merito ha scritto:   “Si deve tuttavia notare che – qualunque cosa sia accaduta durante la collaborazione di Hubbard con Parsons – gli insegnamenti della Chiesa di Scientology sono  molto diversi da quelli di Crowley, e nelle pratiche della Chiesa non si riscontra alcuna influenza diretta dell’O.T.O.” (La Chiesa di Scientology – editrice ElleDiCi, Torino, 1998).

 Su "Fair Game"                                                                                                              

In quanto al cosiddetto “Fair Game” si deve sapere che  è un termine il cui vero significato  è stato intenzionalmente distorto da persone antagoniste a Scientology per diffondere informazioni false e negative sulle procedure, dottrine e politiche della religione di Scientology. Tutto quello che i critici sostengono a proposito di “Fair Game” è falso.  Non esiste nessuna direttiva di “Fair Game” in Scientology.  In verità, il termine “Fair Game” è esistito nella Chiesa per tre anni per poi essere cancellato nel 1968 – cioè quarant’anni fa – specificamente perché era suscettibile di essere malinteso e utilizzato scorrettamente dagli antagonisti della Chiesa di Scientology, anche se non ha mai avuto una connotazione simile nella religione.  L’uso del termine “Fair Game” in Scientology, quarant’anni fa, significava semplicemente  che gli apostati espulsi dalla Chiesa non potevano più cercare protezione o rifugio offerti dal sistema di etica e giustizia della Chiesa di Scientology per risolvere le dispute tra i parrocchiani, in quanto non avevano più titolo di usufruire dei diritti e privilegi di uno Scientologist.  Tali individui avrebbero invece dovuto trovare la propria strada senza l’aiuto del sistema ecclesiastico di etica e giustizia di Scientology, lasciando loro come unica risorsa le procedure legali secolari della società.

 Le presunte menzogne degli apostati di Scientology                                       


Dal 1968 il termine “Fair Game” non appare più nelle scritture di Scientology e non è più esistito da allora.  In effetti, il suo unico uso, da allora, non è stato fatto per niente dalla Chiesa, ma da una manciata di oppositori a Scientology che deliberatamente hanno distorto il concetto di “Fair Game” per generare pregiudizio e supportare i loro piani.  Il resto delle accuse non merita nemmeno di essere commentato perché è frutto di menzogne diffuse da alcuni apostati che hanno tutto l’interesse  a mentire per gettare discredito sulla Chiesa di Scientology.  Quelle persone sono state espulse per indegnità.  E’ quindi logico che raccontino storie che fanno comodo a loro e che sono totalmente inventate.  Il prof. Lonnie D. Kliever (1932-2004), che fu docente di Studi Religiosi presso l’Università Metodista Meridionale di Dallas, Texas, in merito alla moderna apostasia ha scritto: “Non esiste alcun dubbio che questi dedicati e fanatici oppositori delle nuove religioni presentino una visione distorta delle nuove religioni al pubblico, al mondo accademico e ai tribunali a causa della loro disponibilità e volontà di testimoniare contro le loro precedenti affiliazioni religiose e attività. Tali apostati agiscono sempre secondo uno scenario che li giustifica, addossando la responsabilità delle loro azioni al gruppo religioso. In verità, i vari scenari di lavaggio del cervello, così spesso invocati contro i nuovi movimenti religiosi, sono stati ripudiati in maniera schiacciante da sociologi e studiosi delle religioni e definiti niente più che dei tentativi calcolati per screditare il credo e le pratiche di religioni non convenzionali agli occhi di enti governativi e dell’opinione pubblica. Per giornalisti responsabili, studiosi e giuristi è difficile considerare tali apostati come fonti d’informazione credibile.

 I racconti dei fuoriusciti                                                                                            

Anche i racconti dei fuoriusciti volontari che non hanno rimostranze da esporre devono essere usati con cautela, giacché stanno fornendo un’interpretazione della loro esperienza religiosa passata filtrata dal loro tentativo del presente di ristabilire la loro identità e stima personali. In breve, alla luce dei fatti, gli apostati delle nuove religioni non possiedono gli standard di obiettività personale, competenza e comprensione informata richiesti a testimoni esperti.” (The Reliability of Apostate Testimony About New Religious Movements – Exposing Religious Intolerance).

 Sull'uso del termine "setta"                                                                                     

 Concludo dicendo che  l’uso del termine “setta”, usato abbondantemente dall’autore dell’articolo per appellare Scientology, è  inadeguato, anacronistico e diffamatorio.  Scientology è una religione diffusa e praticata in 184 nazioni. La sua natura di religione autentica e il diritto a praticarla sono stati riconosciuti dai tribunali di molti paesi, tra cui l’Italia (Scientology: le motivazioni della sentenza del 5.10.2000 che chiude la ventennale causa milanese) e anche dalla Corte Europea dei Diritti Umani (www.statoechiese.it/i…/stories/2008.4/carobene_laffairem.pdf) Anche in ambito accademico ci sono stati studiosi che si sono occupati di essa per motivi professionali giungendo alla stessa conclusione. Ad esempio, il prof. Dario Sabbatucci (1923 – 2002), che fu docente di Storia delle Religioni alla Sapienza di Roma, in merito a Scientology ha scritto:“In conclusione, ciò che fa della Scientology una religione non è soltanto la sua somiglianza con altre religioni (peraltro accertata anche nella presente relazione) ma soprattutto il fatto che, giudicando senza preconcetti e tuttavia condizionati dalla contrapposizione occidentale tra "civico" e "religioso", tutto quello che nella Scientology si dice o si fa può e deve trovare attendibilità nei termini della nostra cultura soltanto se recepito come una religione. Donde la presente relazione risponde ad ogni possibile quesito giuridico affermando inequivocabilmente che la Scientology è una religione, sia per il contenuto teorico a carattere salvifico, sia per l'azione rituale destorificante, sia per l'impulso proselitistico di tipo profetico, sia per l'organizzazione ecclesiale determinante, tra l'altro, i propri rapporti con l'organizzazione giuridica degli stati presso i cui cittadini essa trova accoglienza.”  ( Relazione sulla Scientology, inquadramento storico-morfologico, 12/12/1983 – http://hatewatch.freedommag.org/…/…/itl/sabbatucci01_itl.pdf).  Ricordo che chi desiderasse saperne di più, può consultare il sito www.scientology.it o leggere le opere di base di L. Ron Hubbard su Scientology disponibili in molte biblioteche pubbliche.Ringraziando per l’attenzione, porgo i miei più cordiali saluti.   

Comunicato di Luigi Brambani

Chiesa Nazionale di Scientology d’Italia Via Cadorna 61, 20090 Vimodrone (MI)

Iniziativa di Libero Confronto