La Svizzera corre agli Armamenti

Giovedì, Ottobre 18th/ 2012

– di Silvia Laporta –

 Svizzera / Berna/ Commissione Europea/ armamenti / Russia Today / Germania / Francia/ Italia / Austria/ Stabilo 2 / esercito/ Austerity/ Unione Europea/ Crisi Europea / controlli intensificati / Ueli Maurer 

La Svizzera corre agli armamenti

Mobilitati più di 1.600 uomini ai confini

di Italia, Francia e Germania. Perchè?

Il precipitare dei fatti parla chiaro, ma i Padroni

arroganti dell'Europa continuano a giocare

con il fuoco!

 

di Silvia Laporta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 La Svizzera Corre agli Armamenti                                                                          

Berna – Il quotidiano filogovernativo moscovita, Russia Today , mette in giro una notizia interessante: la Svizzera corre agli armamenti. Sembrerà anche strano, dalla displomatica Svizzera, ma non è una bufala: la notizia è sorretta da dati, nomi e cognomi. La Svizzera starebbe preparando e ammodernando il proprio esercito in vista di un'insurrezione europea su larga scala. Ai confini di Germania, Francia, Italia e Austria, si stanno svolgendo delle strane esercitazioni militari. Tra le tante, "Stabilo 2" , una delle ultime, coinvolge più di 1600 uomini dislocati nei punti nevralgici del Paese che senguono un piano minuzioso e studiato nei dettagli.  Berna può vantare un esercito rinnovato e rinforzato. E' notizia degli ultimi mesi quella che vede la Svizzera acquistare aerei da guerra di ultima generazione; notizia che ha causato non poche polemiche all'interno dell'ala di sinistra  e tra la stessa opinione pubblica.  Da parte sua il ministro della Difesa elvetica Ueli Maurer ha giustificato gli armamenti sostenendo " la Svizzera nei prossimi anni abbia bisogno del suo esercito ". Una dichiarazione emblematica  che si fa forte ad aumentare la distanza con Bruxelles. Una diffidenza che cresce da entrambi i lati.

 Eurozona: una possibile fuga di capitali verso la Svizzera                           

L'Europa dei tecnocrati teme – presumiamo – che la Svizzera (la neutrale e ricchissima Svizzera) possa attrarre a sé parte dei capitali dei cittadini del Vecchio Continente in preda alla crisi e – aggiungiamo – al panico per le inquietanti manovre di accentramento europeo, e aumenta i controlli. "Fiscovelox" alle dogane e controlli intensificati sulle transazioni economiche e finanziarie con il paese elvetico sono le ultime novità di questo insolito fermento neo-nato sull'asse Berna-Bruxelles. Di risposta la Svizzera sta riammodernando e stabilizzando l'esercito, posizionandolo presso le sue frontiere europee, in attesa di un'eventuale ed ipotetica implosione dell'euro e dei probabili e non escludibili disordini che potrebbero nascere da questa prospettiva.

  Berna si prepara al peggio                                                                                       

Ma evidenteente c'è anche del timore reale per il paese transalpino regno delle banche e dell'ordine in senso lato. Timore probabilmente legato anche al fatto che i singoli stati europei  siano impreparati a gestire le agitazioni sociali interne e le fughe etniche da parte di quei paesi vittima dell'insensata e dittatoriale austerity. La Follia più grande che sia accaduta in Europa, dalla Seconda Guerra Mondiale a questa parte e dalla guerra etnica in Bosnia-Erzegovina e nell'ex-Jugoslavia.

 Europa: un perverso gioco all'autodistruzione?                                              

La crisi europea, d'altronde, vista la situazione (la disperazione dilagante e l'esasperazione sempre crescente delle masse da una parte; e per contro la cecità e la sete di potere senza limiti dei tecnocrati dell'euro-casta)   potrebbe sfociare in conseguenze imprevedibili e la Svizzera – che notoriamente da sempre ci vede lungo – si è decisa ad investire notevoli capitali e forze su ambiti e contesti non ancora presi adeguatamente in considerazione dall'Europa. Nè tantomeno dai governanti facenti capo al Consiglio europeo, che continuano a giocare con il fuoco e con le loto mire imperialistiche. A ben vedere sembra davvero strano che la nazione più neutrale per eccellenza e per antonomasia ricorra a questi mezzi estremi, ma il gioco al massacro europeo sta cambiando. Questo è un dato estremamente eloquente sul quale riflettere. Se la Svizzera avrà deciso di prendere le proprie contromisure, un motivo ci sarà. Chi ha occhi veda!

Silvia Laporta  (Copyright © 2012 Qui Europa)

____________________________________________________________________________

 Leggi Articoli Correlati – Approfondimenti