Lunedì, Settembre 2nd/ 2013
– Rubrica di Emanuele Fardella, "Oltre La Musica" –
Martedì, Luglio 17th/ 2012
– di Silvia Laporta –
Commissione Europea / crisi economica / suicidi / chiusura imprese / moneta unica/ euro / lira / Mario Monti / Germania / Svezia / Danimarca / Inghilterra / Bce / Mes / Fiscal Compact / tasse / austerity / neo-liberalismo / Spagna / morte del Welfare
Austerity – l’amore ingiustificato per l’euro
Ci sta portando alla rovina, eppure ancora molti lo
considerano l’unica via d’uscita dalla crisi
Pazzia Pura – Grilli: Per uscire dalla Crisi e salvare l'euro, dobbiamo
svendere il Patrimonio Immobiliare nazionale per 20 milioni l'anno
Bruxelles – Non ci vuole certo una laurea per rendersi conto dei disastri legati alla moneta unica. Avrebbe dovuto essere la nostra “via di scampo” ; un collante sociale, oltre che un’ottima iniziativa economica. Eppure, a distanza di poco più di 10 anni dall’adozione dell’Euro, i risultati ottenuti, hanno reso la situazione di gran lunga peggiore della precedente. Quanti di noi rimpiangono di aver detto "no" a quelle 1936, 27 lire? Già dal principio la situazione sarebbe dovuta puzzare di stipendi dimezzati e prezzi raddoppiati. Eppure, quasi come rintontiti da quella che molti analisti internazionali definiscono come un’acuta "sindrome di Stoccolma" i paesi dell’Ue, hanno continuato per la loro strada, intraprendendo la via tortuosa e zeppa di ostacoli della moneta unica, lasciandosi letteralmente plagiare da campagne mediaticche incentrate sulla pura propaganda: campagne che evidentemene ancora non sessano di confonfere gli Italiani.
L'Euro: l'arma della speculazione
I Paesi più culturalmente evoluti, dove invero esiste da decenni – se non secoli – sia il senso dello stato che una coscienza critica ed una capèacità non indifferente di discernimento; o quanto meno in quesi Paesi Ue rappresentati da una classe politica di una certa levatura, non si sono certo fregati con le proprie mani! Norvegia, Svezia, Danimarca, per esempio, non hanno aderito totalmente al progetto o, come l’Inghilterra, vi hanno aderito parzialmente sono per trarne i benefici. Anche se per quest’ultimo caso, ci sarebbe da aprire un lungo discorso, circa la sovranità finanziaria. Ma il punto è un altro: l’euro ci sta letteralmente strangolando! 30 imprese chiuse ogni giorno, suicidi, tagli alle pensioni, tagli alla spesa pubblica, tagli all’istruzione e dismissione del patrimonio pubblico e dei "gioielli di famiglia" a vantaggio di lobby e banche d'affari. Tutto ciò, sofferto a discapito del Welfare e del benessere dei cittadini per salvare la moneta unica, la (a uqesto punto) maledetta moneta unica; ossia per salvare il male più pericoloso di tutti, in questo momento. Per salvare i guadagni della speculazione.
L'Euro: la m0neta dei Golpe
E non ci aiutano poi, le misure e le politiche austere e neo-liberaliste, che non fanno altro che stringere il cappio ancora più stretto. Nonostante sia una situazione chiara e sotto gli occhi di tutti, esiste ancora chi difende a spada tratta la moneta unica. Un esempio? Il nostro presidente del consiglio, Mario Monti. Al di la dei brogliacci bancari di cui è ed è stato artefice, il suo totale disinteresse per il popolo che è chiamato a governare, trasuda anche da ogni scelta presa alla luce del sole: Fiscal compact, Mes, tassazioni a livelli esorbitanti. E ora – annuncia il Ministro Grilli – dismissioni del patrimonio pubblico nazionale per circa 20 miliardi di euro l'anno. Porcata su porcata. Ma come si fa a non vedere? Come si fa a non capire? Eppur vedendo la crisi negli occhi del popolo e nelle speranze dei giovani, non c’è modo di fermare questo suicidio! I Soldi prima di tutto! Il capitalismo dittatoriale è ormai dilagato in Italia, come in Europa e nel mondo a ritmi ben pianificati e scadenzati. Guardando la cartina dell'Europa, ci si accorge come i "golpe dei governi tecnici" negli ultimi mesi si sono susseguiti a ritmi incessanti sotto un'unica malefica ed antidemocratica regia mondialista. L'ultima nazione europea in ordine temporale a dover subire gli ennesimi diktat targati Troika è – in queste ore – la Romania di Victor Ponta. Nazione non naderente alla moneta unica ma in recessione dall'ingresso dell'Ue, e già visitata dai temibili vampiri del Fondo Monetario Internazionale.
L'Euro: Cibo da Propaganda
Lo stato dovrebbe emettere denaro per i suoi cittadini e lo dovrebbe immettere per servizi resi (lavoro) o per diritto (welfare). Invece il denaro è emesso per altri servizi e destinato ad altre persone, diverse dagli onesti cittadini : gli speculatori bancari. Si fa un bell’investimento sulla speculazione e noi, utilizzando l’euro, non facciamo che riciclare questo denaro sporco: come nelle più spettabili organizzazioni a delinquere. Ma allora? Se è cosi lapalissiano agli occhi di tutti, perché la situazione non riesce a cambiare? Forse perché il sistema è ormai corrotto fino al midollo e tutto viene ottimamente nascosto grazie all’appoggio – come detto – di una vasta e capillare propaganda mediatica. Ma possibile che noi, cittadini italiani, non abbiamo voglia di cambiare questa situazione? Perchè dunque credere ancora alle favole o a trasmissioni televisime spudoratamente parziali, disinformative e tendenziose? Certo, agli occhi di un Olandese o di un Inglese gli Italiani favorevoli agli strazi di Monti Bilderberg devono apparire proprio come degli emeriti idioti masochisti. Contenti di essere torturati a morte, e per giunta per una causa immorale, quanto falsa – un debito pubblico che si auto-alimenta ogni giorno che passa:c ome ampliamente dimostrato nei precredenti editoriali di "Qui Europa" – "Schiavi di un Debito Illegale – Prima, Seconda e Terza Parte – solo perchè la TV (lo strumento che un Santo del tenotre di Padre Pio considerava, addirittura, come la personificazione moderna e tecnologica di Lucifero, il Demonio) dice che l'europa ce lo chiede. Sigh! Ma quando azioneranno il cervello questi poveri illusi?
MES – Un provvidenziale rinvio
Intanto a Bruxelles i grandi capi non gioiscono. L’approvazione del Mes, è stata rimandata: la Corte costituzionale Karlsruhe deve riesaminare i ricorsi di un gruppo di economisti, avvocati e cittadini attivisti tedeschi, che hanno mosso una serie di critiche verso il fasullo Meccanismo di Stabilità. La decisione è rinviata al 12 Settembre.
Non cediamo la sovranità del nostro Cervello
E’ decisamente cambiando il clima di serenità dello scorso summit europeo: adesso i paesi litigano e battibeccano tra loro, e nessuno si fida di nessuno. La Germania ricorda minacciosamente alla Spagna il suo impegno di restituzione dei fondi che sono stati versati per risanare le banche, nonché di rispettare i vincoli imposti dall’Unione Europa: miliardi e miliardi che verranno direttamente levate dalle tasche dei cittadini, così, come per magia! Austerità che continua imperterrita nella sua direzione neo-liberalista. Una direzione pericolosa, imposta. Prima di trovarci anche noi nella stessa situazione della Spagna – o peggio ancora della Grecia – forse è meglio decidere di cambiare rotta autonomamente. Per una volta, magari, sarebbe il caso di non cedere la sovranità del nostro cervello, ricordandoci semplicemente di metterlo in funzione. Ciò malgrado il nostro demoniaco alter-ego – quello che ci dice di fidarci della TV della favole – sia sempre in agguato e pronto a confonderci con sorrisi e sguardi ammalianti. Ma d'altronde, Lucifero – l'angelo decaduto e maledetto – non era in principio forse l'angelo più bello?
Silvia Laporta (Copyright © 2012 Qui Europa)
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