Roberto Pecchioli
Redazione Quieuropa, Roberto Pecchioli, dalla parte del torto, Fedro, Cirinnà, Padre Livio, Voltaire, [...]
Mercoledì, 5 Maggio/ 2016
– di Sergio Basile –
Redazione quieuropa, Sergio Basile, Premio Carlo Magno, Papa Francesco, Aquisgrana, Herman Van Rompuy, gabbia europea del debito e della moneta dell'usura legalizzata, monometallismo argenteo, Piano Kalergi, integrazionismo, giudeo-massoneria
L'élite integrazionista del "Piano Kalergi"
premia Bergoglio?
UE – Il premio internazionale "Carlo Magno" a Bergoglio.
Strategie mondialiste e paradossi – L'antitesi del
Cristianesimo premia il capo della cristianità?
Il premio internazionale Carlo Magno è conferito ogni anno
per il lavoro svolto in favore dell’integrazione e dell’Ue
di Sergio Basile
L'impero "europeista" premia Papa Francesco?
Roma, Bruxelles – Domani Venerdì 6 maggio, alle ore 12,oo, i vertici illuminati dell'Unione europa (filo-massonica) del "Piano Kalergi" (imbastardimento programmato dell'Europa dei popoli, per volere dell'Europa delle élites e dei banchieri – vedi nota 1) assegnerà il premio internazionale Carlo Magno di Aquisgrana, a papa Bergoglio. "La giuria – si legge nel comunicato ufficiale diramato nelle ultime ore dall'ufficio stampa del Parlamento europeo – ha lodato il messaggio di "pace e comprensione" lanciato dal Papa, così come "la compassione, la tolleranza, la solidarietà e l'integrità che hanno caratterizzato tutto il suo pontificato". "In questi tempi, in cui molti cittadini europei cercano un orientamento – continua la nota di Bruxelles, che riporta le motivazioni ufficiali della giuria – il Santo Padre invia un messaggio di amore e incoraggiamento".
(1) Vedi approfondimenti:
Il Piano Kalergi – Quello che Nessuno ti ha mai detto sull’Europa – 1
Il Piano Kalergi – La Terzomondializzazione dell’Europa e l’Eurocasta – 2
La Terza Fase del Piano Kalergi – Comprare l’assenso alla paneuropeizzazione
Può Bergoglio non conoscere il "Piano Kalergi"?
La domanda a questo punto sorge spontanea: Papa Bergoglio può non conoscere il diabolico piano massonico ed internazionalista (anticristiano ed anti-nazionale) tristemente noto come "Piano Kalergi": quel piano, cioé, incentrato sull'iper-immigrazionismo feroce e pilotato indirizzato mediante guerre indotte, finanziamenti più o meno occulti e manovre geopolitiche, verso l'Europa, al solo fine di confondere le razze e indebolire i popoli attraverso l'annullamento delle culture e l'annacquamento delle tradizioni e della civiltà cristiana? (2) Beh, voglio credere all'ignoranza di Bergoglio in merito! Certo ritirare un premio non costituisce in sé un "reato" e potrebbe rappresentare in genere una prassi legata alla buona educazione. Ma vista la posta in gioco e considerate le ideologie e il "credo" dei premianti, potrebbe essere opportuno non ritirarlo questo premio, rimettendolo al mittente. Infatti, qualora Bergoglio fosse a conoscenza del "Piano Kalergi", cioé della suddetta strategia anti-cristiana fomentata dall'élite giudaico-massonica internazionalista, il pontefice dovrebbe rifiutare seccamente il premio – dal valore nettamente politico, simbolico e strumentalizzante – e denunciare pubblicamente l'arcano. Ciò, ovviamente, dovrebbe accadere in un mondo normale.
(2) Vedi approfondimenti: Sbarchi pilotati – Attacco al Cuore del Cattolicesimo
L'uomo che osteggiò il crocifiso nelle aule introduce la laudatio
La cerimonia di premiazione si terrà in Vaticano: tra i presenti d'eccezione il presidente (mondialista) della Commissione Jean-Claude Juncker (3), il presidente del Consiglio Donald Tusk e il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, che introdurrà le laudatio della cerimonia. Si proprio lui, lo stesso che nel 2014 diede il personale e compiaciuto nulla-osta alla nascita dell'impero bancario unico (4); Martin Schulz, il candidato ideale del Pd di Renzi alla presidenza della Commisione; lo stesso Schulz che arrivò a sostenere che in Europa «ognuno ha il diritto di mostrare quel che pensa nello spazio privato…, e che – tuttavia – gli spazi pubblici devono restare neutrali (..) dal momento che – aggiunse – nell’Unione Europea c’è il pericolo di un ritorno dei conservatori (e noi dobbiamo combatterlo – concluse)». Ragionamento allora esteso – ovviamente – anche e soprattutto al crocifisso ed "all'inopportunità" di esporlo nelle aule pubbliche (5). Detto fatto!
(3) Vedi approfondimenti: Speranza Juncker? Meglio l’Africa Nera!
Junker e l’elezione degli dei illuminati
(4) vedi qui:
Parlamento UE: Nouvo Vergognoso passo verso l’Impero Euro-Bancario Unico
(5) vedi qui: L’Ignoranza, il prete, Martin e la Croce
Gli ultimi premi "Carlo Magno" – Eloquenti aneddoti
Oggi, 5 Maggio, nell'attesa della vetrina in Vaticano, i tre presidenti delle istituzioni europee parteciperanno a una tavola rotonda sullo stato dell'Unione europea, la cui apertura sarà affidata al presidente del Consiglio italiano, "catto-europeista" doc., Matteo Renzi. Il premio internazionale Carlo Magno di Aquisgrana, per la cronaca, è conferito ogni anno per il lavoro svolto in favore dell’integrazione e dell’unione in Europa. Il premio prende il nome da Carlo Magno, il re dei Franchi, considerato dai suoi contemporanei il "Padre dell'Europa". Nel 2015, il vincitore era stato proprio il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz. L'anno precedente – 2014 – era stata la volta del Presidente del Consiglio UE Herman Van Rompuy. Nell'occasione l'ex presidente del Consiglio Europeo si contraddistinse per una clamorosa gaffe. Ricordiamola assieme, di seguito, in uno stralcio di un mio articolo del 30 Maggio 2014.
2014 – La gaffe rivelatoria di Van Rompuy
(tratto da "Qui Europa" del 30 Maggio 2014) "L'Ue cambi rotta subito: è urgente ed essenziale che sia anche protettiva, non solo degli affaristi, ma anche degli impiegati e dei lavoratori, non solo quelli con i diplomi e che sanno le lingue ma di tutti i cittadini". Lo ha detto, anzi confessato candidamente, Herman Van Rompuy, a coronamento della cerimonia del premio "Carlo Magno" 2014. Insomma una gaffe ciclopica nella quale il nominato amico dei poteri forti e dell'élite social-comunista e liberal-capitalista ha – suo malgrado – ammesso l'evidenza: cioè che fino ad ora l'UE – per estensione – è stata complice degli affaristi e degli speculatori, contro i popoli e la giustizia. Insomma, detto da noi comuni mortali ha un peso; riconosciuto da un "semi-dio" illuminato parte integrante del sistema, come Van Rompuy, ne ha assolutamente un altro. A sgombrare il campo da eventuali equivoci anti-europeisti ed a ricordare a tutti che il 57% degli europei non-votanti alle europee non sono "saggi" ma squinternati "populisti" ci aveva pensato poco prima, in apertura della cerimonia, Enrico Letta, secondo il quale "l'onda populista è montata, ma nei grandi paesi, come Germania e Italia sventola la bandiera dell'europeismo". Come dire: l'iconografia è potere, e il potere ce l'abbiamo noi!
Il senso e il valore dei "premi europeisti"
Ma sconcertante gaffe a parte, sinceramente consideriamo semplicemente inadeguato (per non dire completamente anacronistico, antitetico o vergognoso) l'accostamento di un personaggio come Herman Van Rompuy, uno dei principali custodi della gabbia europea del debito e della moneta dell'usura legalizzata, ad un personaggio come Carlo Magno. D'altronde questi premi (dal Nobel al Sacharov al Kalergi…al Carlo Magno ) sappiamo ormai perchè vengono assegnati: per tenere alta la propaganda politica e la bandiera del mondialismo (6)
(6) Vedi qui:
Il Piano Kalergi – La Terzomondializzazione dell’Europa
Premio Sakharov 2012: Grido per la Libertà in Iran o Propaganda politica Filo-Nato?
Le Verità Nascoste sul Premio Nobel
Oslo – All’Ue il Nobel delle Contraddizioni e del Dissenso
La moneta, Carlo Magno e Van Rompuy
Ovviamente Van Rompuy sta a Carlo Magno, come il sugo di pomodoro sta al gelato. Ricordiamo infatti come l'imperatore liquidò il sistema monetario basato sul solido d'oro dei romani, adottando tuttavia un sistema monetario basato sul monometallismo argenteo: all'epoca l'unica moneta coniata era il "denaro"(7). Sotto Carlo Magno, non esisteva – ovviamente – l'attuale diabolica cartolarizzazione usurocratica della moneta e del credito (8); non esistevano il rating e lo spread. Gli usurai avevano evidentemente vita più dura, e la moneta non era carta straccia come adesso, ma aveva una sua consistenza ed un suo valore intrinseco ben definito e visibile, sia pur sempre convenzionale. L'argento c'era davvero ed era sostanza fondamentale della moneta! (9)
(7) Due i tagli usati: la libbra (o pound, unità monetaria e ponderale allo stesso tempo) che valeva 20 solidi (come per lo scellino) o 240 denari (come per il penny). C'è da dire che la libbra ed il solido furono esclusivamente unità di conto, mentre solo il "denaro" fu moneta reale, quindi coniata.
(8) vedi qui – L’Inganno monetario dietro le grandi manovre di Bruxelles e Francoforte
(9) I primi slittamenti iniziarono solo nel X secolo. "Infatti i primi Ottoni (961-973 e 973-983) misero ordine nel sistema consacrando lo slittamento del denaro in termini di peso e di fino: una "lira" (ossia 240 denari) passò tuttavia da 410 grammi a 330 grammi di una lega argentea peggiore (da 390 grammi di argento fino a 275 grammi)". (Cfr.: Federico Chabod, Lezioni di metodo storico, Roma-Bari, Laterza, 1978; Franco Cardini e Marina Montesano, Storia medievale, Firenze, Le Monnier Università, 2006)
Carlo Magno, difensore della liturgia e del Cristianesimo
Ma l'inadeguatezza del premio e dell'accostamento si evince anche da altri clamorosi esempi: Carlo Magno, in merito alla riforma della Chiesa e per il bene stesso della Chiesa attuò una serie di provvedimenti per poter elevare, sia a livello qualitativo sia a livello comportamentale, il personale ecclesiastico. Egli, inoltre, era dell'idea che un insegnamento sbagliato dei testi sacri – sia teologico che grammaticale – avrebbe potuto portare alla perdizione dell'anima poiché avrebbe indotto a pregare e levare culto a Dio, in maniera non consona. Carlo Magno, pertanto, pretese la fissazione e la standardizzare della liturgia, con la reintroduzione del latino classico. Ma Carlo Magno, fu anche – come noto – il fondatore della scuola palatina, proprio presso Aquisgrana.
Scuole e abbazie in tutta Europa: binomio perfetto
In ogni angolo dell'Impero nacquero scuole a ridosso delle chiese e delle abbazie. Un sodalizio perfetto, questo, che portò cultura vera e benessere fisico e spirituale. Oggi invece si mette al bando perfino il crocifisso (10) e molti sacerdoti si sono addirittura convertiti all'europeismo, ignorandone i veri principi giudeo-massonici (kalergiani) e creando confusione e disorientamento tra gli stessi fedeli, in un festival di contraddizioni e luoghi comuni che fanno coincidere imperdonabilmente e paradossalmente l'Unione europea con l'unità degli europei nelle comuni rivendicazioni di equità e giustizia. Come mescolare il diavolo e l'acqua santa, insomma! Per capirlo, ad esempio, basta vedere le strategie e gli atteggiamenti adottati verso i drammi di paesi come Siria e Grecia.
(10) vedi qui – L’Ignoranza, il prete, Martin e la Croce
La Giustizia secondo Carlo Magno e l'anti-giustizia europeista
In merito, poi, alla riforma della Giustizia Carlo Magno cercò di promulgare dei richiami vincolanti per tutti. Aborti giuridici protendenti per l'inviolabilità di intoccabili parassiti come quelli contemplati dall'UE in favore di istituzioni quali il MES (11) e l'eurogendfor e dei loro rispettivi attori, all'epoca sarebbero stati giudicati semplicemente come folli vaneggiamenti, lontani anni luce da ogni principio di giustizia e dallo stesso diritto naturale. Evidentemente, poi, le leggi ad personam e l'introduzione ed abuso di distruttivi istituti figli della cultura liberale come prescrizione, decadenza e consuetudine (istituto che – ad esempio – salvò in Cassazione Carlo Azeglio Ciampi e Antonio Fazio dalla denuncia contro Tesoro e Bankitalia levata da parte del Professor Giacinto Auriti, per falso in bilancio, usura e induzione al suicidio in relazione al meccanismo di emissione truffaldino della lira a debito) non passarono mai neppure per l'anticamera del cervello del sovrano. Secondo me Carlo Magno, se fosse stato ancora tra noi mortali, oggi avrebbe sollevato non poche veementi obiezioni contro quest'Eurobranco di burattini. Altro che premi! Il sovrano avrebbe probabilmente scomodato gli eserciti contro i custodi europei dell'usura legalizzata e dell'imbastardimento programmato.
(11) Vedi qui – L’euforia di Regling, il MES avrebbe Raggiunto il suo Obiettivo
Sergio Basile (Copyright © 2016 Qui Europa)
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Immigrazione: Genocidio del Popolo Europeo IL PIANO KALERGI
Roberto Pecchioli
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