Lunedì, Luglio 28th/ 2014
– di Gianluca Marletta –
Redazione Quieuropa, Gianluca Marletta, CIA, Lato occulto [...]
Giovedì, Giugno 27th/ 2013
– di Maria Bianchi –
Italia, Francia, Maria Bianchi, Eurocasta, FMI, Christine Lagarde, Le Monde, Caso Ruby, Silvio Berlusconi, Stephan Richard, Crédit Lyonnais, Pierre Estoup, Giacimenti sottomarini Egeo, Olimpic Marsiglia, Bernard Tapie
L'Eurocasta Europeista e gli Ultimi Scandali
tra Italia e Francia
Corruzione e mal costume – da Berlusconi a Sarkozy
passando per Christine Lagarde
Arrestato l'ex Patron dell'Olimpic Marsiglia, spunta
anche la pista Lagarde, leader dell'FMI
Roma, Parigi – Pare che la corruzione non sia un vizio tutto italiano ma ci accomuni anche – e non solo – ai nostri cugini d'oltralpe. A poco più di 48ore dalla chiusura (salvo ricorsi) del "Caso Ruby" che ha visto protagonista – suo malgrado – il nostro solito ex-Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel modo in cui tutti sappiamo (7 anni in primo grado che, anche se dovessero essere confermati nei successivi gradi di giudizio, visto l'attuale sistema italiano della "giustizia", probabilmente non verrano mai scontati…) in Francia si sta abbattendo un altro ciclone mediatico di straripante portata che coinvolge addirittura anche l'attuale direttrice dell'FMI, Christine Lagarde. Per altro non nuova ad accuse di tal tenore e gravità.
Arresto Tapie – Anche Lagarde nell'occhio del ciclone
E' stato, infatti, tratto in stato di fermo Bernard Tapie, finanziere ed ex patron dell'Olimpic Marsiglia, sotto inchiesta per truffa riguardo all'arbitrato del 2008 fra l'imprenditore e la banca Crédit Lyonnais. Tapie sarà interrogato dagli inquirenti sugli oltre 400 milioni di euro ricevuti nel 2008, quando la Lagarde era Ministro delle Finanze (nel contestatissimo e odiato governo Sarkozy) per mettere fine al contenzioso con il Crédit Lyonnais sulla vendita di Adidas negli anni novanta. Dalla fine di maggio, sono state incriminate tre persone con il sospetto di "frode organizzata" (anche l'ex braccio destro della Lagarde, Stephane Richard, il quale avrebbe ammesso che ci sarebbero state delle riunioni all'Eliseo per pilotare le trattative sottraendole di fatto alla giustizia ordinaria).
Le Rivelazioni di "Le Monde"
Secondo quanto emerso la scorsa settimana dal quotidiano Le Monde, l'arbitrato in questione sarebbe stato "truccato". Almeno secondo la ricostruzione degli inquirenti. In particolare, secondo il giornale che ha avuto accesso al dossier giudiziario, gli inquirenti avrebbero rivelato "un'intesa tra Tapie, un arbitro e l'entourage di Sarkozy". Ma in particolare "i documenti e le testimonianze raccolte dai giudici – ha svelato Le Monde – sembrano dimostrare l'esistenza di un accordo precedente all'arbitrato". Nella vicenda è rientrato anche Stephane Richard, il numero uno di Orange/France Telecom iscritto nel registro degli indagati, al quale è stata comunque confermata la fiducia e che non dovrà dunque lasciare il suo incarico. Tra gli indagati anche Jean-Francois Rocchi – responsabile della gestione dei passivi del Crédit Lyonnais dopo il "quasi fallimento" del 1993 – e uno dei giudici dell'arbitrato, Pierre Estoup. Secondo i giudici tali personaggi coinvolti nello scandalo, avrebbero di fatto "costretto lo Stato ad accettare un compromesso contrario ai suoi interessi": l'arbitrato, infatti, si chiuse con la condanna dell'ente che gestiva il debito della banca a pagare 285 milioni di euro a Tapie, cifra che raggiunse quota 400 milioni con gli interessi.
Poltrona dell'FMI in bilico per Christine Lagarde
La Lagarde, per il momento e dopo due giorni di interrogatori del Tribunale dei Ministri, è "testimone assistita": il tribunale cioè non la ritiene estranea ai fatti, ma garantirà i suoi diritti fino a quando non deciderà, eventualmente, di metterla sotto esame. Nel frattempo il portavoce del governo francese ha già detto che se messa sotto inchiesta Christine Lagarde (già nei mesi scorsi fu accusata – come visto – di crimini contro l'umanità per il "Caso Grecia" – vedi articolo in allegato) dovrebbe lasciare la guida del FMI. Altri macigni dunque, che pesano sull'operato del FMI dopo l'affaire Strauss-Kahn (in questi giorni in Sudan, addirittura per aprire una banca) coinvolto – come ricorderete – in uno scandalo sessuale tutt'altro che chiaro, che favorì proprio l'ascesa della Lagarde. Ma le tensioni per casa Lagarde vengono anche dalla Germania in seguito ad un libro denuncia scritto dall'ex broker tedesco della Banca di Francoforte, Dirk Mueller, che ha levato contro il Fondo Monetario Internazionale (guidato – come noto – dalla Lagarde e c0n sede a Parigi) l'accusa di aver in pratica schiavizzato la povera Grecia attraverso un'azione strategica (mirata e senza scrupoli) della famigerata Troika, in quanto – pare – allettato tra l'altro anche dai giacimenti sottomarini milionari presenti nell'Egeo. Insomma un'altra brutta pagina che travolge ancora una volta l'élite europeista, da Roma a Parigi.
Maria Bianchi (Copyright © 2013 Qui Europa)
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