Giovedì, Luglio 4th/ 2013
– L'Approfondimento di Sergio Di Cori Modigliani –
Sabato, Maggio 26th / 2012
– di Sergio Basile –
Crisi Ue / Italia / Catanzaro / Disoccupazione / Disagio giovanile / Governo Monti / Responsabilità / Vere ragioni della crisi / Verità nascoste / Responsabilità dei Media / Crisi figlia della speculazione bancaria / Crisi legata alla speculazione / Ruolo delle banche nella crisi / Piazza Pulita / Formigli / La7 / Intervista a Mario Monti / Silenzio imbarazzante / In tv certi silenzi valgono più di mille parole / Sergio Basile / Qui Europa / Domande a Mario Monti
Crisi – Mario Monti: 17 Secondi di Tragicomico
imbarazzante Silenzio TV – Le 25 Domande di
"Qui Europa" che i media non fanno
Il video che sta facendo il giro del web e che mette alla luce
il disastro della cura-Monti
Catanzaro – Giovani disperati, senza futuro: schiavi di una crisi
creata a tavolino dai banchieri e dai maggiordomi dei banchieri
Catanzaro, Roma – La televisione è oggi l'indice della democrazia di un paese, non vi sono dubbi. Ed allora non possiamo che concordare con la stragrande maggioranza degli osservatori internazionali, secondo i quali l'Italia è ormai un paese senza libertà, o meglio dove la libertà viene ogni giorno tradita e mistificata, anche grazie al contributo di media che hanno perso – in grandissima parte – dignità e ruolo, confondendosi sempre più con teatrini e luoghi di vetrina di personaggi spesso equivoci ed imbarazzanti. E' questo il caso dell'intervista andata in onda ieri sera nell'ambito della trasmissione "Piazza Pulita" (La7), dove a farla da protagonista, più che un freddo e robotico Mario Monti, vi è stato il suo imbarazzante silenzio, durato lo spazio siderale di ben 17 secondi. Il silenzio di Monti è stato sicuramente rivelatorio di un governo, o meglio di un premier tecnico, Mario Monti, alla sbando ed impacciato: soprattutto quando ci si trova a parlare ed a scontrarsi direttamente con i problemi reali del Paese, di fronte ad una telecamera, e di fronte ad innegabili e gravi strategie recessive, intraprese in faccia alla democrazia e senza battere ciclio, per il "presunto bene del Paese". Però, come sarcasmo non c'è male! E così è accaduto che il nostro carissimo professore, ha – come direbbe Ligabue in uno dei suoi più famosi tormentoni – perso le parole. Ma spesso, si sa, i silenzi sono più significativi di mille parole. Ma andiamo per ordine.
17 secondi di tragicomico-eloquente-imbarazzante silenzio
Al termine di uno choccante documento video (che vi riproponiamo in forma integrale nella "Multimedia Gallery" di Qui Europa) sul pesantissimo disagio sociale dei giovani impiegati (si fa per dire) nei call-center di Catanzaro (molti dei quali laureati e costretti a lavorare ore ed ore per la misera cifra di 250 euro al mese: nemmeno il prezzo del rimborso della benzina giornaliera) è accaduto che il Professore – per altri il robot Monti – chiamato, nello specifico, a commentare la vergognosa realtà di precariato di migliaia di giovani catanzaresi, sia andato clamorosamente in corto circuito. 17 lunghi secondi di imbarazzo, di puro, rumoroso ed agghiacciante silenzio. Poverino! Non sapeva che pesci prendere. Non sapeva proprio che dire! D'altra parte non poteva dire di certo la verità! Si sa: le telecamere – sia pur amiche – potrebbero giocare sempre brutti scherzi.
Senza futuro – Laureati-precari a 5 euro
“A un suo figlio di vent’anni, laureato, che guadagna 5 euro al giorno in un call-center con questi tipi di contratti, cosa direbbe? Vai via dall’Italia? O come lo convincerebbe a restare?”. E' stata questa la domanda a bruciapelo, nemmeno così spietata, che il gentile conduttore Formigli, senza infierire più di tanto, ha girato al prof. Il conduttore, in effetti, ha solo chiesto come riuscir a convincere a restare in Italia dei disperati. Magari avrebbe potuto osare di più, e dire – ad esempio – perchè le loro famiglie nei mesi passati ( ma anche oggi e domani ) sono state costrette a sostenere un regime tassativo da record del mondo ( e lo saranno a ritmi sempre maggiori in futuro) a dispetto di zero investimenti statali a debito, e quindi servizi pubblici sempre minori. Ma questo "terribile sgarro" non è stato minimamente osato. Allora è accaduto che il robot Monti si è di colpo impietrito. Passano cinque, dieci interminabili secondi ma niente: il premier tace e fissa il vuoto rintronato. Il conduttore Formigli prova a rompere l’imbarazzo creatosi e lo imbecca come un piccione: “E’ difficile?“. Solo allora, quando sono trascorsi ben diciassette secondi di silenzio Monti si sveglia dalla catalessi, riaggiusta i circuiti, e spiega: “E’ difficile, ma sto cercando le parole…“. Come direbbe il vecchio Liga!
Le 25 domande al signor Monti, che i media non fanno
Certo, se al posto di Formigli ci fossimo stati noi di "Qui Europa" qualche domandina in più l'avremmo fatta al professore. Magari l'avremmo aiutato noi a trovare meglio le parole giuste. Così, tanto per gradire. Giusto per antipasto:
1) Perchè, ad esempio, caro Monti, insistere con il rigore in un periodo di crisi gravissima (avviatasi già nell'estate del 2007) e poi sprofondata in recessione grazie alle sue manovre?
2) Perchè non dire la verità su chi sono i reali responsbili di questa crisi (banche e speculatori in primis) e gettare fumo negli occhi della gente, parlando di evasione fiscale ed altre cavolate simili, di secondo piano?
3) Perché riformare l'articolo 18? Cosa c'entra con la crescita una manovra altamente recessiva?
4) Perchè istituzionalizzare – con l'inserimento nelle Costituzioni degli stati Ue – il fiscal compact (cioè il pareggio di bilancio) e rinunciare per sempre al ruolo statale di traino dell'economia? L'economia italiana deve forse portarla vanti la mia famiglia?
5) Perchè impedire la crescita di uno stato abolendo di fatto il deficit spending (cioè la possibilità dello stesso stato di investire e creare ricchezza a debito, mediante il moltiplicatore economico) e poi parlare ipocritamente (ed in maniera meschina e menzognera) di crescita, riempiendosi la bocca davanti alle telecamere ed ai telegiornali?
6) Perchè non dire la verità ed ammettere che con misure così recessive l'Italia non potrà riprendersi mai più, ed illudere i contribuenti su una probabile ripresa (che non ci sarà: non potrà essereci alle condizioni attuali) ?
7) Perchè far morire migliaia di aziende italiane (e impoverire milioni di Italiani ed europei) permettendo la chiusura dei rubinetti del credito ed assistere impassibili alla svendita del fior fiore delle maggiori società nazionali, letteralmente regalate nelle avide mani della speculazione estera ?
8 ) Perchè non rinazionalizzare la Banca d'Italia, regalata ai privati nel 1992 con il decreto Carli-Amato, e costringere gli Italiani ad acquistare il loro stesso denaro, al 6%, privandoli della propria sovranità monetaria?
9) Perchè non vietare o non chiedere alla Ue di vietare le operazioni finanziarie in derivati (operazioni che pagano anche i contribuenti italiani – puramente speculative) le operazioni off-shore ed i depositi over-night, che fruttano miliardi di euro all'anno alle banche?
10) Perchè illudere con la storia del debito, quando il debito in realtà si autorigenera per via dell'articolo 123 del Trattato di Lisbona (che obbliga gli stati europei a rifinanziarsi sui mercati internazionali , cioè presso banche private, a tassi altissimi?) e per l'instabilità favorita dall'euro con la complicità delle agenzie di rating, sostituitesi agli stati quali enti sovrani assoluti?
11) Perchè permettere alla benzina di raggiungere livelli intollerabili ed insostenibili e pesare sul bilancio familiare e non dire agli Italiani come vengono usate le altissime accise statali sul carburante, in parte utilizzate ancora per finanziare guerre e missioni finite da un pezzo?
12) Perchè l'Italia è il Paese al mondo che paga più tasse e con il fiscal compact riceve quote di servizi inferiori a quanto pagato dai contrinuenti?
13) Che fine fanno, caro Monti, i miliardi di euro che lo stato ogni anno incamerà dalle scommesse sportive (ormai diffusissime) e dalle varie lotterie o giochi d'azzardo?
14) Prima il pagamento delle tasse era giustificato dall'ottenimento di servizi maggiori: che senso ha pagare le tasse se lo stato non restituisce più alcun servizio per via del pareggio di bilancio? Che senso ha ripiegare sulle fasce deboli: precari e penzionati?
15) Perchè raccontare bugie sul debito, dicendo che la crisi è collegata al debito pubblico italiano (pari a circa 2000 miliardi di euro) quando il Giappone ha un debito di 4000 miliardi di euro ed è un paese in netta crescita, malgrado il livello di debito record e il terremoto nucleare subito?
16) Perchè non dire agli Italiani che paghiamo ogni anno la pazzesca cifra di 80 miliardi di euro di interessi alle banche? Compresa la Morgan Stanley: la banca della quale Giovanni Monti (figlio di Mario) è Vice-Presidente, ed alla quale di recente egli ha rimborsato 2,5 miliardi di euro di sottoscrizioni sul debito pubblico italiano.
17) Perchè non ammettere che oggi gli Italiani pagano le tasse e lavorano per la felicità delle banche: solo per ripagare 80 miliardi di euro di interessi gli Italiani devono sostenete qualcosa come 2 manovre finanziarie?
18) Perchè non dire che molti media (giornali e tv) tacciono su quelle che sono le reali mortivazioni della crisi, spostando l'attenzione su argomentazioni secondarie?
19) Perchè spacciare indegnamente il riciclo al Sud di fondi europei stanziati dall'Ue e tragicamente non spesi dalle Regioni del Mezzogiorno nel periodo 2007/2013 (per i quali gli Italiani hanno già versano il 3% del loro Pil ogni anno a Bruxelles) come manovre per la crescita? Perchè spacciare normalissimi e minini interventi sociali a vantaggio delle classi più deboli come misure per la crescita? Con che coraggio?
20) Caro professor Monti, perchè scambia gli Italiani tutti per analfabeti e poveri ignoranti da raggirare con falsi paradigmi e vuote parole che non dicono nulla? Sfortunatamente qualcuno tra noi ha studiato economia!
21) Perchè raccontare balle sull'esistenza di un'economia dinamica e sulla fuoriuscita dal tunnel della crisi, quando le uniche armi a disposizione della crescita (investimenti statali e capitali d'impresa privati) sono stati entrambi neutralizzati attraverso armi di distruzione di massa come "fiscal compact" e "credit crunch" (stretta creditizia delle banche: ingiustificata e velocemente digerita dal governo dei banchieri) ?
22) Perchè permetterà presto all'Iva di raggiungere un'aliquota del 23%? Non è una mossa recessiva?
23) Perchè presto anche i dipendenti puibblici – almeno a sentire la Fornero – saranno suscettibili di licenziamento? E' anche questa una misura per la crescita?
24) Perchè non va mai in tv ad affrontare contraddittori con personalità della politica e dell'economia che quotidianamente dimostrano (con pochissima risonanza dei media) la portata distruttiva delle sue misure rigoriste?
25) Perchè non chiedere al Consiglio europeo, alla Bce ed all'Ue, di ridonare le sovranità rubate all'Italia (fiscale – con il fiscal compact – monetaria – con il controllo della Bce da parte dei privati – e nazionale – con i gravissimi dictat del rating sugli stati sovrani) ?
Ed infine, detto tra noi, perchè – se dice di amare il Paese – dopo questi gravissimi ed apocaittici disastri, che Lei ha contribuito in maniera pesante a creare – con le sue politiche rigoriste, mercatiste e neo-liberiste – non dice la verità, ringrazia Giorgio Napolitano ed i partiti che sfacciatamente continuano a sostenerla e non si dimette? Grazie! In attesa di una risposta che non verrà mai, a nome della redazione di Qui Europa, Le Porgiamo i Sensi della Nostra più Alta Considerazione.
Sergio Basile – Direttore "Qui Europa" (Copyright © 2012 Qui Europa)
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VIDEO – Imbarazzante silenzio di Mario Monti La7 / Precariato a Catanzaro http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=L95oh5N1p_w
Mercoledì, Luglio 2nd/ 2014
– Speciale di Sergio Basile e Vincenzo Mannello –
Redazione Quieuropa, Sergio Basile, Vincenzo Mannello, Peter Kodwo Appiah Turkson, Mondialismo, Matteo Renzi, Giacinto Auriti, Globalizzazione e Mondialismo, Tobin Tax, Pontificio Consiglio Giustizia e [...]
di Nicola Arena e Sergio Basile / Sete di Giustizia
Domenica di Pentecoste, 15 Maggio/ 2016
– di Rocco Carbone e Sergio Basile / Sete di Giustizia –
Redazione Quieuropa, Rocco Carbone, [...]
Quotidiano "Qui Europa" - Num. R.G. 1130/2012 - Num. Reg. Stampa 17 - Tribunale di Catanzaro |
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