– di Sergio Basile –
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Moneta Debito – Come il giorno e la notte…
Contraddizioni dei profeti del nulla
Inconciliabilità tra i veri dissidenti e i dissidenti della "domenica"
Il caso Barnard a "La Gabbia" di Domenica 21 Settembre
di Sergio Basile
Qui Europa / Sete di Giustizia / Scuola Auritiana
Come il giorno e la notte…
Roma, Catanzaro – di Sergio Basile / Direttore Quieuropa / Presidente "Sete di Giustizia" – Molto interessante, ai fini della nostra analisi odierna, sono stati i siparietti inscenati nella trasmissione "La Gabbia", andata in onda su La7, Domenica 21 settembre. Lo spunto critico di maggior rilevanza emerso riguarda – ovviamente – le dinamiche ed i giudizi espressi verso dell'attuale crisi-truffa tenuta in piedi con il fondamentale contributo dei "politici", camerieri dei banchieri (come amava definirli il poeta Ezra Loomis Pound). Dinanzi a quest'inganno universale esistono due categorie di dissidenti, e due atteggiamenti tra loro antitetici e parallelili. Come sono tra loro antitetici e paralleli il giorno e la notte.
Come il giorno – i veri dissidenti
I primi dissidenti sono coloro i quali hanno compreso l'inganno del sistema bancario internazionale (lo stesso – per intenderci – che mediante la regia dei Rothschild finanziò le grandi rivoluzioni liberal-massoniche europee e la Rivoluzione di Ottobre social-comunista o bolscevica del 1917: voluta per impedire la riunificazione tra cristiani ortodossi e cattolici e distruggere la "minaccia" Romanov – vedi qui La stampa di regime e la Mano Nascosta in guerra contro i popoli). Costoro ne denunciano i crimini e cercano di delegittimarne l'azione proponendo alternative credibili che possano rimettere la dignità umana al centro. Rientrano in questa categoria una dozzina di giuristi e liberi pensatori esperti di politiche monetarie e critici nei confronti della cosiddetta "economia classica": castello teorico illusorio fondato sull'impero del debito. Tra costoro, l'esempio più fulgido e solare è indiscutibilmente quello offerto dal Professor Giacinto Auriti e dalla sua "Teoria del Valore Indotto della Moneta" (vedi link allegati in basso) incentrata sulla rivalutazione della Dottrina Sociale della Chiesa (soprattutto Quadragesimo Anno e Rerum Novarum) e sulle elaborazioni medievali dei grandi santi francescani.
Giacinto Auriti. Che cos’è la Moneta? – 1
Giacinto Auriti – Origini della Moneta – 2
Giacinto Auriti – Il Segreto dei Segreti – 3
Giacinto Auriti – Legittimazione di uno Strumento di Dominio Mondiale – 4
Lo sterco del diavolo e i grandi dissidenti francescani
Tra i santi frati in questione ricordiamo per amore della storia personaggi del calibro di San Bernardino da Siena (che combatté con metodi non violenti l'usura ebraica nel Medioevo – vedi qui la riproposizione dell'esperienza francescana nelle parole di Padre Quirino Salomone, Custode del corpo di San Bernardino da Siena, membro della scuola auritiana e direttore de "La Perdonanza" – Padre Quirino e la Verità sulla Crisi – Il Video che sta facendo il giro del Web) Sant'Antonio da Padova e San Francesco d'Assisi, che avendo compreso il valore della moneta-debito (mercificazione e imbastardimento dello strumento convenzionale di mutuo soccorso rivelato da Dio a Mosè nel deserto) addirittura aveva proibito ai suoi seguaci di chiedere denaro in elemosina, limitando questa attività di questua, a sostentamento delle loro missioni evangelizzatrici, ai soli frutti della Creazione o del lavoro umano (vedi qui Sant’Antonio da Padova e la sua attualissima guerra all’usura legalizzata).
Come la notte – i falsi dissidenti
La seconda categoria di "dissidenti" sono invece quelli che pur avendo compreso il ciclopico inganno del sistema del debito indotto, si guardano bene dal delegittimare il sistema bancario e l'emissione fraudolenta della moneta-debito, limitandosi ad indicare improbabili ricette atte a "superare" il sistema del debito, senza però rendersi contro (?) che la crescita indotta dello stesso costringe i sistemi produttivi mondiali a un iper-lavoro, tale da giustificare una iper-produzione che possa fingere di "ripagare" questo debito autorigenerante. Risultato? Lo sdoganamento del sistema capitalistico e la sua legittimazione teorica.
La deriva del dissenso controllato – Cinesizzazione della società
La cinesizzazione e schiavizzazione, nonché l'immolazione delle masse al "sistema capitalistico", con contestuale e graduale perdita di capacità di acquisto dei salari e perdita di fette sempre più consistenti di tempo libero. Tra di essi possiamo far rientrare tutti quei movimenti politici e di opinione che sbraitano contro i politici e contro gli orrori della crisi, ma prendono le distanze da Giacinto Auriti omettendo sistematicamente di nominarlo: vedi i sovranisti anti-euro alla Matteo Salvini o Claudio Borghi (ma non anti-moneta debito) e i seguaci della MMT (Modern Monetary Theory) o MMttari… alla Paolo Barnard e Warren Mosler. Vedi anche tutti i "dissidenti" alla Giulietto Chiesa (fidensori -"antisistema" a ritmi alterni… – addirittura dell'UE e dell'euro) e quei parlamentari seguaci di Beppe Grillo & Co che si sbracciano per denunciare la casta e per appoggiare in Parlamento tutte le battaglie più fantasiose, in difesa di orsi, panda giganti e via dicendo, ma che dimenticano – così facendo – di salvaguardare la vita e la dignità dei popoli, oppressi da questo demoniaco sistema usurocratico che costringe – come sosteneva Auriti – alla disperazione o al suicidio. Per tutti costoro, evidentemente il "signoraggio" non rapresenta un problema… O – nella migliore delle ipotesi – è l'ultimo dei pensieri. Non lo trovate sconcertante o quantomeno anacronistico? Eppure in molti ancora seguono questi profeti del nulla, confondendo gli stessi pilastri della teoria auritiana originaria, vittime di una mirata strategia di dissenso controllato ispirata al più subdolo dei "Sistemi Monarch".
Osservazioni sul siparietto di Paolo Barnard a "La Gabbia"
Infine riproponiamo due "fresche" osservazioni di un nostro lettore, Giuseppe Federici, riguardo alle affermazioni fatte da Paolo Barnard a "La Gabbia" di Domenica scorsa. Nel video che segue Barnard attribuisce la crisi unicamente all'euro, alla BCE e alla Merkel. "Egli infatti – nota Federici – come tutti gli "economisti" sostenitori della "Modern Monetary Theory" (MMT), non risconosce l'esistenza del gigantesco problema della moneta-debito e del signoraggio bancario. Il francese Alain Parguez (vicino alla MMT) addirittura ha affermato di non conoscere il signoraggio bancario. Ignoranza o malafede? Come può Parguez – nota Giuseppe Federici – non conoscere l'opera del compatriota Premio Nobel per l'economia del 1988 Maurice Allais che denunciò il signoraggio delle banche centrali e la truffa della riserva frazionaria?
La grande… Contraddizione
"Secondo Barnard, poi – continua Federici – è la Merkel l'origine dell'imposizione delle politiche di austerità alla Ue. Fautrice o semplicemente pedina che esegue gli ordini della Bce (con sede a Francoforte: città storicamente scelta come quartier generale di casa-Rothschild) che a sua volta è controllata dalla City di Londra, regno dei Rothschild". Barnard nel suo show ha poi affermato (scoprendo letteralmente l'acqua calda e cavalcando l'onda dei facili consensi da talk-show) che gli uomini del palazzo del potere in Italia eseguiranno, chiamandoli "riforme", pesanti tagli allo stato sociale sotto dettatura della Bce e dell'Ue". Ammissione scontata e del tutto condivisibile quella dell'ex uomo-RAI, ex-amico o "amico" della Gabanelli: "abbiamo delle "forbici" a Roma, non degli uomini…ma anche degli omicidi". Ma allora, mi chiedo, prendendo per buona l'osservazione di Federici su Barnard, perchè continuare a legittimare l'operato fraudolento delle banche centrali?
Sergio Basile (Copyright © 2014 Qui Europa)
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Video Allegato – Le contraddizioni di Barnard
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