Mercoledì, 1 agosto / 2018
– Dichiarazione del Patriarcato latino di Gerusalemme –
Giovedì, Marzo 6th/ 2014
– di Sergio Basile –
Governo Renzi, Matteo Renzi, Ministro Padoan, Siracura, Bruxelles, Ue, Olli Rehn, Debito pubblico italiano, inganno del rapporto debito/Pil, Maastricht, L'Italia è il paese che paga più tasse al mondo, Programma massonico della P2, Piano di Rinascita Democratica della P2, Studenti a Siracura e propaganda renziana, Jobs Act e Modello Grecia, Abolizione del senato, Giuliano Poletti, Walt Disney, Inganno del Rapporto Debito/Pil, Beppe Grillo
P2, Promesse Renziane e Inganno del Rapporto
Debito/Pil
Strategia Debito/Pil – L'Ue bacchetta l'Italia e chiede più
sacrifici, mentre Renzi propaganda la crescita
– Il Premier da Siracura rilancia Jobs Act e Abolizione Senato:
dalla storiella dei fondi europei non spesi alla realizzazione
piena del Piano di "Rinascita Democratica" della P2
– Alcune Domande agli europeisti italiani e al commissario Rehn
►Video in allegato
di Sergio Basile
Italia – Debito, disoccupazione e… propaganda in crescita
Siracusa, Roma, Bruxelles – di Sergio Basile – La Commissione europea, come prevedibile è tornata ad esigere di più dall'Italia e il motivo ufficiale è il solito, l'eccessivo debito pubblico. Pertanto è chiaro come il "Modello Grecia" dei nuovi supertagli sociali sia – malgrado le chiacchiere – il vero obiettivo dei mondialisti al potere per questo straccio di Paese chiamato Italia (vedi qui – Grecia, Confortevoli Campi di Concentramento per chi non Paga il Debito di Stato Illegale ). Infatti il punto nevralgico della "questione debito" non consta nelle cosiddette riforme (tagli, privatizzazioni, dismissioni, riduzione ancor più drastica del deficit spending) ma nel fatto che: 1) l'Italia è il Paese che paga più tasse al mondo; 2) l'Italia è il Paese con il tasso (congenito e drogato) di crescita del debito più alto (vedi usura da Fondo Salva Stati Permanente – MES e vedi Patto di Bilancio – vedi qui per approfondimenti – Dittatura UE ) malgrado la pressione fiscale da dittatura stalinista. Segno inequivocabile che il cancro si chiama usura da iper-interessi bancari passivi sui titoli di stato e sull'emissione della moneta-debito della BCE. Il terzo punto di criticità (3) è ravvisabile nel fatto che l'Italia abbia perso da tempo la sua capacità di rappresentanza democratica diretta. Quindi paradossalmente l'utilma cosa di cui avrebbe bisogno, oggi, è un'ulteriore compressione della base di rappresentanza parlamentare, malgrado il Parlamento – vista la violazione pratica di tutti i maggiori principi costituzionali – sia diventato un organo puramente fittizio e inutile… Un retropalco per comparse.
A chi giova la riforma del Senato? Alla P2
In pratica i cittadini chiedono una cosa (giustizia e lavoro) e i politicanti ne inscenano un'altra, cioè mantengono senza vergogna e dignità alcuna, la candela ai banchieri. Ma c'è di più: questa volta essi pensano a riduzioni ancor più vergognose della rappresentanza politca mediante l'idea del "premier" non-eletto, di abolire il Senato. Sulla riforma del Senato "mi gioco la vittoria della mia scommessa. Se non saremo in grado di farla avremo perso anche se l'economia riparte". Questo è quanto ha dichiarato Matteo Renzi nelle ultime ore parlando con gli imprenditori (e gli studenti/professori) a Siracusa. Il Senato sarà abolito dunque! Questo l'accordo sull’Italiacum, la nuova legge elettorale, che per il momento presenta un sistema ancora bicamerale con una legge elettorale per una camera e una legge elettorale per un’altra. Ma badate bene, il problema non si chiama "Senato". Questo della riduzione del numero dei parlamentari – come molti ignorano – è uno dei punti fondamentali del programma rosso e massonico della P2 (made in Usa) stilato dal gran maestro Licio Gelli e chiamato "Piano di Rinascita Democratica" (vedi qui per approfondimenti – Vecchie e Nuove Ombre Coloniali – Da Dullas ai giorni nostri). Per chi avesse ancora dubbi sul reale significato della parola "democrazia occidentale"… Punto che potrebbe essere continuato ed attuato – in nome del risparmio e della spending review, e quindi ingannevolmente – proprio dall'ex sindaco di Firenze.
Jobs Act e Modello Grecia
Intanto la disoccupazione ovviamente sale e secondo le ultime (ottimistiche) stime ufficiali rese note stamane essa si sarebbe attestata al 12,9%. Ma l'impressione è che in effetti essa abbia abbondantemente superato la soglia del 40%/50%… Secondo l'Istat "il numero dei dipendenti a tempo determinato e di collaboratori, è sceso a 2 milioni 611 mila, in calo di 197 mila unità in un anno (…) e gli occupati tra i 15 e i 34 anni in Italia sono diminuiti di 1 milione 803 mila unità tra il 2008, anno d'inizio della crisi (o meglio dell'inasprimento programmato di una truffa internazionale) e il 2013 (fonte ANSA). La medicina del Ministro del Lavoro – sulla falsa riga dei precedenti illegittimi premier – non si chiama ancora una volta sovranità monetaria: Giuliano Poletti ha indicato come panacea il jobs act. ''Promuovere gli investimenti delle imprese, ridurre il cuneo fiscale, migliorare l'efficienza del mercato del lavoro, ridefinire il sistema degli ammortizzatori sociali e sviluppare le politiche attive per il lavoro''. Soluzioni che senza la sovranità monetaria equivalgono né più né meno all'inasprimento del "Modello Grecia" ed ai suoi ovvi risultati (vedi ancora qui – Grecia, Confortevoli Campi di Concentramento per chi non Paga il Debito di Stato Illegale ).
Propaganda all'istituto Raciti
La propaganda renziana – dall'Istituto Salvatore Raciti, di Siracusa, dove il neo-premier ha incontrato studenti e insegnanti, tra sorrisi e strette di mano – è poi andata avanti: "Mercoledì presenterò il piano casa (…) e presenteremo anche il Jobs Act e le misure per la scuola, misure che mettiamo tutte insieme per non incatenare i sindaci, ma scatenarli". Ottime premesse, ma (1) difficilmente realizzabili, visto l'aumento delle tasse previsto nel 2014; (2) si tratta, in aggiunta, di una soluzione fittizia perchè ancora una volta non tocca l'onnipotenza del sistema bancario e dei suoi guardiani d'oltreoceano, al quale Renzi – come visto – è legato a doppio filo (vedi qui – Il vero volto di Matteo Renzi, il pupo caro alla Casa Bianca ). Certo gli slogan sono ottimi (i consulenti pubblicitari di Renzi sono in gamba – vedi qui – La squadra Renzi, il Gruppo Rothschild e il Ritorno al Passato) "ci sono 2 miliardi per l'edilizia scolastica" – ma la coperta è e sarà sempre troppo corta….
Misure shock?
"Misure shock o sprechiamo la ripresa – ha poi ripreso – mi prendono in giro perché annuncio una misura al mese, ma non c'è alternativa: o proviamo a fare misure shock di cambiamento (?) o sprechiamo la ripresa come abbiamo già sprecato la crisi". "Non parliamo mai più di tavoli – ha ribadito in un altro passaggio – perché se entriamo nella logica di aprire i tavoli non si riesce a dare sostegno neanche ai mobilieri. No tavoli, please, only e-mail". D'altronde (il massone) Walt Disney, tirato in ballo da Renzi stesso diceva: "La differenza tra i sogni e i programmi è una data…". Quale? Chi l'ha decisa? Sono questi i quesiti da porre a Renzi!
La storiella dei fondi europei non spesi
L' "uomo della provvidenza" del PD (che non sta per P2, ma per "Partito Democratico") ha poi tirato fuori dal cilindro la solita e "provvidenziale" storiella dei fondi europei non spesi (se ne parla da cinquant'anni…. che noia… ) ma ha omesso di dire che se l'Italia non versasse il suo miliardario obolo a Bruxelles e non passasse all'eurocasta il suo 3% del PIL senza averne nulla in cambio, l'Italia non si porrebbe neppure il problema dei fondi UE mal gestiti dalla casta. Il problema evidentemente sta a monte, ed è legato sempre a quella sovranità rubata di cui parlavamo all'inizio. "La questione dei fondi europei riguarda tutto il Paese – ha monito Renzi – ma al Sud ci può essere la possibilità di intervenire".
Il futuro dei bambini e il modello Grecia
La frase emblematica della giornata siracusana può sintetizzarsi nella rassicurazione finale di Renzi esternata dinnanzi ai bambini siciliani: "torno a Roma felice perché so di poter contare sui bambini di Siracusa!". Bambini, aggiungiamo, destinati a non avere un futuro, se Palazzo Chigi deciderà da copione di continuare a non affrontare mai l'evidenza: il delitto della sovranità rubata dall'Europa. Un'Europa che contestualmente, non contenta, è tornata a bacchettare l'Italia, pretendendo un'accelerazione ancor più brusca verso – ribadiamo – il "Modello Grecia": un Paese dove da mesi anche il sangue per le trasfusioni è diventato un lusso (vedi qui – Sangue – In Grecia è Emergenza )… tra il silenzio generale (vedi qui – Follia Grecia – Questa non è Austerity, sono Sacrifici Umani qui – Siamo Tutti Greci – Vittime della “Democrazia” Europea ).
L'Europa chiede nuovi sacrifici all'Italia?
"L'Italia ha fatto progressi (???) verso il raggiungimento dell'obiettivo di medio termine" dei conti pubblici – ha dichiarato in una nota scritta l'Ue, imbeccata dal Commissario agli Affari Monetari, Olli Rehn – ma nonostante questo "l'aggiustamento strutturale per il 2014 appare insufficiente, soprattutto alla luce della necessità di ridurre il debito ad un passo adeguato (?) " (…) "L'Italia (nel gruppo dei peggiori dell'Ue, malgrado la tassazione da record del mondo: segno ulteriore che la strada intrapresa è semplicemente folle) ha squilibri macroeconomici eccessivi che richiedono uno speciale monitoraggio da parte dell'Ue che farà rapporto all'Eurogruppo sulle riforme italiane e a giugno deciderà ulteriori passi". Tra gli squilibri, come detto nel preambolo: debito alto, scarsa competitività, aggiustamento strutturale insufficiente. L'analisi approfondita degli squilibri macroeconomici effettuata su 17 Paesi dalla Commissione Ue ha posto l'Italia in una lista nera assieme a Croazia e Slovenia, inserendola nel gruppo di Paesi dove gli squilibri sono considerati in assoluto i più disastrosi. E questo la dice lunga sulla bontà delle promesse renziane e sulla sua dissonanza cognitiva pratica tra parole e realtà. E la dice lunga anche sulle ultime rassicurazioni ("minacce") del ministro dell'Economia Padoan, che ha proposto un'intensificazione dei tagli alla spesa pubblica.
L'Inganno del Rapporto Debito/Pil
Per l'Ue resta inoltre "una sfida, raggiungere e mantenere un avanzo primario molto alto – sopra la media storica – e una robusta crescita del pil per un periodo prolungato, entrambi però necessari a mettere il debito su un percorso discendente (?)". Ma anche in questo caso – e chi conosce i fondamentali dell'economia lo sa bene – ci si accorge del profondo inganno: come noto il limite del 3% del rapporto debito/Pil è un costrutto matematico assolutamente aleatorio e irrealistico. Infatti senza investimenti in economia (blocco dovuto al Fiscal Compact introdotto dall'UE e ai folli patti di (IN)Stabilità imposti ai comuni) il Pil (misura che indica il denominatore della frazione) non può che diminuire essendo una grandezza che si evolve in funzione a variabili economiche come gli investimenti in infrastrutture e macchinari, il numero di imprese sul mercato e la loro produzione reale, il numero di lavoratori attivi, ecc… Pertanto – anche oltre certi limiti strutturali – è una grandezza limitata e che – nella migliore delle ipotesi – non può crescere all'infinito anche a causa di fenomeni fisiologici e di altri correlati come la delocalizzazione delle imprese all'estero e la stessa automazione in sostituzione della forza lavoro. Mentre (quanto al denominatore del rapporto: il debito) gli interessi bancari gonfiati da spread e rating – e legati all'emissione della moneta-debito della BCE – fanno scoppiare il debito pubblico all'infinito (il numeratore della frazione tende quindi a più infinito). Di conseguenza – come denunciato dall'Osservatorio "Qui Europa" in altre sedi (vedi qui Il Vero Volto del Consumismo e l’inganno del Rapporto Debito/PIL ) l'impossibilità di rispettare il parametro deciso a Maastricht è una questione congenita all'attuale sistema usurocratico. Col sigillo della stessa Ue (vedi anche – Italia – Rehn e la Clausola dei “Non Investimenti”). Trattasi perciò di truffa legalizzata volta a giustificare dismissioni facili del patrimonio nazionale e altri allegri saldi… al fine di concentrare la ricchezza nelle mani di pochi eletti.
Alcune domande per Olli Rehn e per gli europeisti italiani
Allora si comprende come la proposta di Padoan sia matematicamente inaccettabile perchè diminuendo ancor di più la spesa senza frenare l'emorragia da interessi bancari sul debito pubblico, si pone in essere di fatto un qualcosa di assoltutamente assurdo, anacronistico, poiché si agisce con un impatto ancor più disinibitorio sul rapporto Debito/Pil (< o =) al 3%, in quanto tale riduzione inibisce gli investimenti e quindi il PIL e fa aumentare ancor più il numeratore della frazione (come fotografato, sia pur "parzialmente" dalla stessa matrigna Ue). "Invitiamo il nuovo Governo ad affrontare gli squilibri che richiedono urgenti politiche e a fare le riforme per rafforzare crescita e occupazione" ha poi concluso Rehn. Ma il commissario – come tutta la cricca europeista che va da Berlusconi a Monti, dal presunto "uomo anticasta" Grillo a Renzi, e via dicendo – farebbe bene a meditare sul sistema dittatoriale europeo di cui è (sono) parte integrante e a chiedersi: ne vale davvero la pena? (vedi qui – Dittatura UE ) A cosa è stata ridotta la dignità dell'essere umano? E' questo l'altissimo scopo delle menti illuminate di Bruxelles e Washington? Annienatre l'essere umano? Meditate europeisti… meditate!
Sergio Basile (Copyright © 2014 Qui Europa)
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