Dittatura MES: la Germania dice No alla licenza bancaria, pagheranno i cittadini
Giovedì, Agosto 2nd/ 2012
– di Silvia Laporta e Sergio Basile –
Eurozona / Vertici Ue / Monti / Hollande / Crisi economica / Bce / Merkell / Germania / Esm / Fondo salva stati permanente / Barack Obama / Palazzo Chigi / Democrazia / Radio Uno / Eurozona / Austerità / Mario Draghi / scudo anti- spread
MES: la Germania indietreggia, No alla licenza
bancaria per fronteggiare il debito
dell'Eurozona
Le famiglie italiane ed europee provvederanno a
finanziare il dittatoriale MES con tagli e tasse
Monti – Hollande – Obama – Merkel: un pò di sano teatro
in attesa della decisione della Consulta Tedesca
sulla legittimità del MES
Parigi – Quella di Martedì scorso è stata una giornata alquanto positiva per il nostro premier Mario Monti. Incontratosi con il presidente francese Francoise Hollande a Parigi, ha discusso circa i problemi e le presunte soluzioni da intraprendere per il "bene dell’Eurozona" e dell'euro, fissando un appuntamento per un formale ennesimo vertice bilaterale a dicembre. In mattinata, in preda ad una indecifrabile euforia, si era addirittura sbilanciato intervenendo in diretta in un programma radiofonico su Radio Uno, dicendo : “Ci stiamo avvicinando alla fine del tunnel, intravediamo una luce”. Ma probabilmente doveva trattarsi di un messaggio in codice: non c'è altra spiegazione razionale! Peccato, infatti, che a questa farlocca, impossibile e pretestuosa “fine del tunnel” il popolo italiano troverà soltanto una gabbia, una trappola dalla quale non potrà più uscire. E forse era proprio questo a rendere così felice il professore.
Vogliono salvare l'euro sulla pelle dei cittadini
Ma da notare come, sempre Martedì, mentre il professore si trovava faccia a faccia con il collega Francoise Hollande, sia giunta a Parigi con tempistica svizzera una notizia "inattesa" ma comunque già caldeggiata in tempi non sospetti dallo stesso panzer tedesco, Angela Merkel: la Germania non fornirebbe la licenza bancaria all’Esm (o Mes). Cioè non avallerebbe la possibilità per il celeberrimo Fondo Salva Stati Permanente (di cui più volte vi abbiamo indicato i caratteri negativi ed estremamente dittatoriali) di avere accesso immediato alla liquidità illimitata della BCE. Cosa quest'ultima che – evidentemente – eviterebbe al famigerato MES di finanziarsi salassando i contribuenti europei. Cioè eviterebbe di incrementarsi e vivere alle spalle (in quota) anche delle famiglie italiane. Ma in tal modo la "stretta" dei padroni della Germania e dell'euro-casta sui servi, evidentemente, si allenterebbe, e poi (elemento molto pretestuoso) in tal senso alcuni leaders (tra i quali la stessa Merkel) hanno notato ed obiettato che così facendo (cioè utilizzando direttamente gli euro della Bce) si aggirerebbe il vincolo del Trattato di Lisbona, che vieta alla BCE, in condizioni normali, di finanziare direttamente gli stati membri (Art. 123). Ma perchè barricarsi ancora impietosamente dietro questo dogmatico Trattato?
Una amnesia nociva alle famiglie italiane
Ma d'altra parte i leaders europei e la stessa Merkel sembrano soffrire di una strana forma di amnesia e di non ricordare che il finanziamento diretto del debito statale da parte della BCE sarebbe previsto nei casi di emergenza (e questo che viviamo è un contesto di emergenza estrema) dall'articolo 11 del SEBC (Sistema Europeo delle Banche Centrali). Perciò la via più corta scelta dagli euro-padroni dei popoli europei (in un continuo teatrino di responsabilità, volto allo scaricabarile) anziché decidere di far intervenire in maniera indolore la Bce, è quella di continuare a fare il gioco della speculazione, continuando a tenere aperto il rubinetto del finanziamento "intermedio" dei privati e – quindi – spalancando la porta alla speculazione sul debito.
L'Eroica opposizione legale dei cittadini tedeschi
Il MES – e con esso il sedicente "Scudo Anti-Spread", ricordiamolo – entrerà in vigore, salvo imprevisti, il prossimo 12 Settembre, ovvero dopo che la Consulta tedesca ne avrà eventualmente valutato la costituzionalità. Poco tempo fa, infatti, un gruppo di cittadini formato da professori, avvocati e attivisti, avevano portato, davanti alla Corte Costituzionale, un ricorso circa la conformità costituzionale del MES. Cittadini che ci hanno visto lungo e che stanno tentando l'ostica strada "legale" per ribellarsi alla conseguenze che seguiranno alla ratifica del trattato e del suo statuto: stanchi di pagare il prezzo della crisi e le conseguenze amare dell'austerità che oggi colpisce indiscriminatamente anche gli stessi cittadini tedeschi, a vantaggio dei banchieri tedeschi.
Ue-Usa – Un pò di teatro non guasta
La decisione di Angela Merkel – a detta di Monti ed Hollande – sarebbe giunta come un fulmine a ciel sereno sull'Eliseo, innescando un allarme avvertito fino agli Usa: dove Barack Obama, sempre più in "tensione" per gli esiti della crisi dell’Eurozona (che per ora, tuttavia, vista la situazione sta tornando utile alle banche d'affari Usa) si è subito apprestato a contattare Roma, chiedendo garanzie sul fatto che la difesa della moneta unica resti di fatto l'obiettivo primario e costante dei leaders europei; e che tutte le misure (misure-gabbia) decise nel vertice del 28 e 29 Giugno, possano essere attuate in breve tempo.
Tagli e Tassazione per finanziare i folli MES e Scudo anti-spread
Davanti a questa situazione Mario Monti e Francoise Hollande hanno confermato il mandato pieno alla Bce di Mario Draghi, omettendo però di ricordare agli europei – come detto – che non sarà la Bce a tirar fuori la provvidenziale grana per coprire i debiti fittizi degli stati, ma bensì la Bce sarà soltanto l'organo deputato a controllare e gestire il MES: fondo autonomo i cui fabbisogni finanziari di copertura saranno ovviamente garantiti dal Pil degli stati, pro-quota: cioè da noi cittadini tramite la tassazione e i tagli alla spesa. Tagli, inutile dirlo, operati con la disastrosa e pretestuosa Spending Review.
UE-MES: Pura Dittatura!
Ma la cosa ancor più grave e vergognosa è che se l'Italia e gli altri Paesi in difficoltà non si impegneranno a ridurre il proprio debito (debito tra l'altro illegale ed auto-rigenerante) per 40 miliardi l'anno, potrebbero perdere anche il diritto di voto alle elezioni. Dittatura pura! Il politico Hitler, a confronto, era un vero dilettante!
L'Ultima speranza dei cittadini dell'Eurozona
La pretestuosa parola d'ordine, come detto, è: “far di tutto per salvare l’euro” e mettere in pratica le misure decise il 28 e il 29 Giugno inerenti all'entrata in funzione dell'ingannevole scudo anti-spread. Quindi, per ora, non ci rimane – paradossalmente – che sperare in un no categorico della Consulta Tedesca al MES e – di conseguenza – al suddetto scudo, sperando che i cittadini tedeschi non mollino nella loro eroica e nobilissima attività di contestazione verso forme e misure economiche così palesemente inadatte e anti-democratiche.
Silvia Laporta, Sergio Basile (Copyright © 2012 Qui Europa)
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