Mercoledì, Novembre 21th/ 2012
– di Sergio Basile –
Il Grande Risiko dell'Impero ora mira al [...]
Giovedì, Gennaio 30th/ 2014
– di Daniele Di Luciano, Sergio Basile e Padre Quirino Salomone –
Papa Francesco, Udienza Generale del Mercoledì, Mercoledì 29 Gennaio 2014 udienza di Papa Francesco, Sistema Bancario, Moneta, Padre Quirino Salomone, Moneta-Debito, Giacinto Auriti, Daniele Di Luciano, Sergio Basile, Losai.eu, quieuropa.it, Lettera a Papa Francesco, Papa Francesco parla dell'usura e i media censurano, Lotta all'usurocrazia, Evangelii gaudium
Papa Francesco attacca le banche usuraie!
E i mass media censurano
Il Tg5 e altri media distorcono il discorso di Papa
Francesco per coprire le banche usuraie
– In allegato il testo reale del discorso del Papa
– Evangelii Gaudium: l'esortazione apostolica contro
usurocrazia ed economia perversa che "uccide"
►Approfondimenti: Lettera a Papa Francesco sull'usurocrazia
inviata con raccomandata A/R il 16 Ottobre 2013 da
"Qui Europa" e "Sete di Giustizia". Giunse risposta
dal Papa, tramite A/R, 2 settimane dopo…
di Daniele Di Luciano, Sergio Basile e Padre Quirino Salomone
Papa Francesco attacca la banche usuraie e i media censurano
Città del Vaticano – Che le banche pratichino l’usura è un fatto più che mai risaputo tanto quanto le omissioni e le distorsioni offerte dagli organi di informazione. Non accusiamo i giornalisti che per mantenere il posto di lavoro sono obbligati ad adeguarsi ai dictat dei superiori ma per giustizia vogliamo far presente che Papa Francesco ha ben capito qual è la piaga sociale che devasta l’economia. Infatti nel discorso di ieri in Piazza San Pietro, durante l’udienza generale, e lo comprova anche Radio Vaticana, il Papa dice le testuali parole “che le Istituzioni possano intensificare il loro impegno al fianco delle vittime dell’usura, drammatica piaga sociale … e quando una famiglia non ha da mangiare perché deve pagare il mutuo agli usurai, quello non è cristiano! Non è umano! e questa drammatica piaga sociale ferisce la dignità inviolabile della persona umana”.
La parola "mutuo" scompare come per magia…
Il Tg5 delle 13, condotto da Chiara Geronzi (figlia di Cesare Geronzi, ex presidente di Capitalia e di Mediobanca), e altri organi di informazione, nonché le agenzie di stampa, omettono di citare la parola mutui, così da modificare il senso del discorso che a quel punto sarebbe diretto solo agli usurai e non alle banche usuraie.
Udienza – Bollettino Vaticano con testo reale 2a parte Discorso
"…Rivolgo un cordiale benvenuto ai fedeli di lingua italiana. In particolare, saluto i partecipanti al Forum della Pontificia Facoltà di Teologia; i Silenziosi Operai della Croce; e i rappresentanti dello Spettacolo Viaggiante di Bergantino, esortandoli ad essere testimoni gioiosi dei valori cristiani della solidarietà e dell’ospitalità. Saluto inoltre il gruppo dei Cuochi fiorentini e toscani, come pure le Associazioni “Carta di Roma” e “Casa Alessia”, incoraggiando ciascuno a proseguire l’impegno verso i bisognosi e i rifugiati. Saluto le famiglie degli operai della Shellbox di Castelfiorentino con il Cardinale Giuseppe Betori e, mentre esprimo la mia vicinanza, formulo voti che si faccia ogni sforzo possibile da parte delle competenti istanze, perché il lavoro, che è sorgente di dignità, sia preoccupazione centrale di tutti. Che non manchi il lavoro. E' sorgente di dignità! Saluto le Fondazioni Associate alla Consulta Nazionale Antiusura con l’Arcivescovo di Bari, Mons. Francesco Cacucci, ed auspico che le Istituzioni possano intensificare il loro impegno al fianco delle vittime dell’usura, drammatica piaga sociale. Quando una famiglia non ha da mangiare, perché deve pagare il mutuo agli usurai, questo non è cristiano, non è umano! E questa drammatica piaga sociale ferisce la dignità inviolabile della persona umana. Un pensiero speciale rivolgo ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. Venerdì prossimo celebreremo la memoria di San Giovanni Bosco. Cari giovani, la sua figura di padre e maestro vi accompagni negli anni di studio e formazione. Cari ammalati, non perdete la speranza anche nei momenti più duri della sofferenza. E voi, cari sposi novelli, ispiratevi al modello salesiano dell’amore preventivo nell’educazione integrale dei vostri figli". (Papa Francesco – Udienza Generale Mercoledì 30 Gennaio 2014, Piazza San Pietro – Città del Vaticano).
Il Monito contro Economia e Usurocrazia nell'Evangelii Gaudium
Ma il Papa – indipendentemente da tutto, come nota il francescano Padre Quirino Salomone nel suo editoriale pubblicato su Qui Europa e su "La Perdonanza" – non tardava ad occuparsi del problema anche attraverso una specifica esortazione apostolica aperta – Evangelii Gaudium – della quale di seguito Padre Quirino Salomone stesso, poneva in risalto i tratti salienti connessi alla problematica oggetto della medesima accorata lettera inviata da noi inviata al Papa in Ottobre: "Il denaro come strumento di dominio sui popoli, l'usurocrazia e il cancro della moneta-debito".
La Risposta di Papa Francesco all'usurocrazia
(Papa Francesco – Evangelii Gaudium) "Alcune realtà del presente, se non trovano buone soluzioni, possono innescareprocessi di disumanizzazione da cui è poi difficile tornare indietro. Questo implica riconoscere e interpretare le mozioni dello spirito buono. Il timore e la disperazione si impadroniscono del cuore di numerose persone, La gioia di vivere frequentemente si spegne, crescono la mancanza di rispetto e la violenza, l’inequità diventa sempre più evidente. Siamo nell’era della conoscenza e dell’informazione, fonte di nuove forme di un potere molto spesso anonimo. Dobbiamo dire “no a un’economia dell’esclusione e della inequità”.
Questa economia uccide!
Questa economia uccide! Grandi masse di popolazione si vedono escluse ed emarginate: senza lavoro, senza prospettive, senza vie di uscita. Si considera l’essere umano non solo in periferia o senza potere, bensì fuori… rifiuti, “avanzi”. Gli esclusi continuano ad aspettare. Mentre si sviluppa la globalizzazione dell’indifferenza. Diventiamo incapaci di provare compassione dinanzi al grido di dolore degli altri, che non ci turba in alcun modo.
No alla nuova idolatria del danaro!
No alla nuova idolatria del denaro! La crisi finanziaria è nella negazione del primato dell’essere umano! Abbiamo creato nuovi idoli. L’adorazione dell’antico vitello d’oro (cfr Es 32,1-35) ha trovato una nuova e spietata versione nel feticismo del denaro e nella dittatura di una economia senza volto e senza uno scopo veramente umano. L’autonomia assoluta dei mercati e la speculazione finanziaria negano il diritto di controllo degli Stati, incaricati di vigilare per la tutela del bene comune. Si instaura una nuova tirannia invisibile, a volte virtuale, che impone, in modo implacabile, le sue leggi e le sue regole. Il debito e i suoi interessi allontanano i Paesi e i cittadini dalla possibilità di futuro migliore. La brama del potere e dell’avere non conosce limiti. Questo sistema tende a fagocitare tutto in nome del mercato divinizzato.
No a un denaro che governa invece di servire!
No a un denaro che governa invece di servire! Dietro questo si nascondono il rifiuto dell’etica e il rifiuto di Dio. All’etica si guarda di solito con un certo disprezzo beffardo, perché relativizza il denaro e il potere. Condanna la manipolazione e la degradazione della persona. Dio è incontrollabile, chiama l’essere umano alla sua piena realizzazione e all’indipendenza da qualunque tipo di schiavitù. Esorto gli esperti finanziari e i governanti dei vari Paesi a considerare le parole di un saggio dell’antichità: «Non condividere i propri beni con i poveri significa derubarli e privarli della vita. I beni che possediamo non sono nostri, ma loro».
Politica – L'etica richiederebbe un vigoroso cambio di atteggiamento
L’etica richiederebbe un vigoroso cambio di atteggiamento da parte dei dirigenti politici, che esorto ad affrontare questa sfida con determinazione e con lungimiranza, senza ignorare, naturalmente, la specificità di ogni contesto. Il denaro deve servire e non governare!Il Papa ama tutti, ricchi e poveri, ma ha l’obbligo, in nome di Cristo, di ricordare che i ricchi devono aiutare i poveri, rispettarli e promuoverli. Vi esorto alla solidarietà disinteressata e ad un ritorno dell’economia e della finanza ad un’etica in favore dell’essere umano.
No all'inequità che genera violenza!
No all’inequità che genera violenza! L’ingiustizia è forza nociva che scardina silenziosamente le basi di qualsiasi sistema politico e sociale, per quanto solido possa apparire. Si cercano soluzioni che tranquillizzino e trasformino le persone in esseri addomesticati e inoffensivi. Ma questo diventa ancora più irritante quando gli esclusi vedono crescere la corruzione radicata nei governi, nell’imprenditoria e nelle istituzioni, qualunque sia l’ideologia politica dei governanti". (Papa Francesco – Esortazione Apostolica, "Evangelii Gaudium": la seconda parte dell'articolo è a cura di Padre Quirino Salomone – Articolo pubblicato in "La Perdonanza" di Dicembre e in "Qui Europa" in data 15 Gennaio 2014)
di Daniele Di Luciano, Sergio Basile, Padre Quirino Salomone
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Lettera a Papa Francesco – Uniti contro
la Grande Usura Internazionale
Alla C.A.
Sua Santità Francesco, Sommo Pontefice,
00120 Città del Vaticano
Mitt.:
Dott. Sergio Basile
Racc A/R Direttore Osservatorio Nazionale
Indipendente sulle Politiche Ue – "Qui Europa" … Via…
Rocco Carbone,
Resp.le Nazionale “Sete di Giustizia”… Via…
Oggetto:
L'Italia e l'inganno Usurocratico, nella società della
Moneta-Debito: all'origine della Schiavitù
Riflessioni su scritti ed esperienza di
San Bernardino da Siena e Prof. Giacinto Auriti
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Richiesta di udienza col Santo Padre SS. Papa Francesco
e di aiuto da parte delle famiglie italiane
contro l'usurocrazia
Lettera Inviata a Papa Francesco in data
Mercoledì 16 Ottobre 2013 – Roma, Catanzaro, Chieti
di Sergio Basile e Rocco Carbone
All'Origine della Schiavitù – La Moneta Debito
Roma, Citta del Vaticano, Catanzaro, Chieti – Santità, visto l'inesorabile, irrefrenabile e gravissimo processo di disintegrazione sociale ed economica della nostra amata società italiana al quale stiamo assistendo spesso, nostro malgrado, da meri spettatori, ma anche in riferimento e piena solidarietà alle tragiche situazioni che stanno oggi vivendo i nostri carissimi fratelli spagnoli, greci, portoghesi, irlandesi, ciprioti ed europei in generale, ci permettiamo di rivolgerLe queste brevi ed accorate righe. Lei Santità, nei giorni scorsi ha dichiarato: "Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia!" Reputiamo questa affermazione importantissima perché riconosce che c'è stata, ed è ancora in corso una battaglia, e noi sappiamo che essa è iniziata storicamente e si è incancrenita con l'avvento della moneta-debito avvenuta oltre tre secoli fa. Con l'avvento di essa, infatti, l'usurocrazia internazionale ha conquistato il mondo, sostituendo ai termini e concetti cristiani e di rilievo assoluto come "gratuità, amore al prossimo e libertà", termini e concetti come "debito usurocratico"; "egoismo sistemico"; "schiavitù da moneta-debito". Occorre ricordare sempre ed in ogni sede (come Lei, Santità, fa quotidianamente) che tutti i soprusi, le vessazioni, le persecuzioni, le miserie e i patimenti oggi indotti e perpetrati a danno dei popoli, riconducono a piccoli gruppi élitari di potere – più o meno occulti – dei quali abbiamo ampliamente parlato in centinaia di articoli e conferenze in giro per l'Italia e dei quali ci occupiamo quotidianamente dalle colonne dei nostri giornali e sul web. Gruppi che hanno il controllo della moneta e delle fonti di energia: quindi teoricamente invincibili! Ma solo teoricamente!
La Missione della Chiesa e di tutti gli uomini davvero liberi e onesti
Santità, riteniamo, pertanto, che per rimanere coerente al Vangelo di Cristo, la Chiesa Cattolica (intesa come "popolo di battezzati" e prelati) ma anche tutti gli Italiani onesti e di buona volontà (che non covano diaboliche e distruttive strategie di doppiogioco ispirate e pilotate da regie occulte) devono comprendere il senso assoluto delle Sue parole, ma anche andare oltre la funzione e l'immagine “dell'ospedale da campo” da Lei evocata, individuando e facendo conoscere la causa prima e reale delle battaglie e sostenendo strategie che portano a vincere definitivamente la guerra contro l'Usura nazionale ed internazionale, causa di tutti i mali, causa prima delle vergognose sacche di povertà esistenti nel mondo e di tutte le cosiddette "crisi economiche" e sperequazioni sociali.
Moneta-Debito e Usura
Santità, con questa nostra lettera aperta vogliamo portare alla Sua benevola attenzione il problema della moneta-debito e dire fermamente che "noi siamo per la proprietà popolare della moneta!". Oggi la moneta nasce di "proprietà" della banca che la emette prestandola ai cittadini. Noi – d'intesa con tutti gli enti ed organizzazioni nazionali ed internazionali, che ogni giorno interagiscono con le nostre redazioni – vogliamo che la moneta nasca di proprietà dei cittadini e – come sosteneva il grande ed indimenticato Prof. Giacinto Auriti, nostro comune riferimento – vogliamo, nell'interesse dei popoli, che sia accreditata ad ognuno come "Reddito di Cittadinanza". Lei, Santità, ha affermato: «Io vedo con chiarezza che la cosa di cui la Chiesa ha più bisogno oggi è la capacità di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli, la vicinanza, la prossimità. Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia. È inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti! Si devono curare le sue ferite. Poi potremo parlare di tutto il resto. Curare le ferite, curare le ferite… E bisogna cominciare dal basso». Noi condividiamo a pieno il Suo pensiero nella comune lotta contro l'usurocrazia internazionale che ci umilia e uccide ogni giorno. Quanti suicidi! Quante vite spezzate! Quante famiglie distrutte!Quanti sogni infranti! Solo in tal senso, e sposando assieme questa causa, potremo cogliere tutti il senso più profondo delle Sue affermazioni ed attualizzarlo, contestualizzandolo al nostro presente fuori da ogni inganno e luogo comune. Per il bene nostro, del prossimo, dell'Italia, dell'umanità!
San Bernardino da Siena, il giusto che combatté l'usurocrazia
Giacinto Auriti conosceva bene la devastante portata e i distruttivi effetti della moneta-debito, in quanto era particolarmente devoto di San Bernardino da Siena, giusto che seppe combattere l’usura senza tanto clamore esteriore o violenza contro gli usurai, ma creando sistemi alternativi senza praticare usura. Non gli mancarono i suggerimenti culturali e giuridici di indiscussa autorevolezza quali quelli di San Giovanni da Capestrano e San Giacomo della Marca. San Bernardino si distinse per il coraggio di attuare teorie preesistenti. La teoria di Auriti, da molti giudicata utopica, avrebbe avuto bisogno di un personaggio autorevole coma San Bernardino per spingerne l’attuazione. Nei dialoghi con il Papa Emerito è riportato, e noi possiamo attestare di averlo più volte sentito ripetere dal Professore: “Ora ci sarebbe bisogno di un San Bernardino”. Di qui la proposta di nominare San Bernardino Dottore della Chiesa. Benedetto XVI era molto propenso: in tempi non sospetti il francescano fra Quirino Salomone veniva incaricato di conservare le tante lettere di adesione di Vescovi, Cardinali e personalità laiche. La pontificia Università Antonianum di Roma sta preparando la scheda ufficiale da presentare alla Commissione della Causa dei Santi per tale riconoscimento. Le migliaia di discepoli di Auriti già lo invocano come loro Protettore. Per questo, in conclusione, nell'approfondimento allegato alla presente – inerente all'episodio evangelico delle tre tentazioni di Satana a Gesù, nel deserto – è doveroso da parte nostra presentarle il pensiero e la riflessione dello stesso indimenticato Prof. Auriti, già amico e sincero interlocutore del suo predecessore Papa Benedetto XVI.
Un Cancro che consuma l'intera umanità
Santità, alla luce di quanto detto, di queste riflessioni – e dell'approfondimento in allegato alla presente, che invitiamo vivamente Sua Santità a leggere – fiduciosi nella Sua Provvidenziale guida in questi tempi bui e nella profonda sensibilità che Lei, Padre Santo, sta dimostrando verso questa piaga che oggi più che mai affligge l'intera umanità (cancro all'origine di tutte le guerre e di tutti i traffici illegali) siamo sicuri che Lei vorrà condividere con noi questa battaglia e non tarderà a manifestarci il Suo sostegno, magari riservandoci più tempo e spazio – nelle modalità che Lei vorrà – per poterle illustrare meglio i termini di questa battaglia per la giustizia cui l'intera umanità anela. Con Gratitudine ed Immensa Stima filiale.
Le Origini della Moneta-Debito e la Grande Tentazione
Santità, Giacinto Auriti individua nelle singole tentazioni nel deserto, la genesi etica e culturale della moneta-debito, ma anche la funzione della stessa come strumento di dominio assoluto sui popoli. Nel famoso episodio biblico, in questione, Satana come noto incontra Cristo nel deserto dopo che Nostro Signore ebbe digiunato per 40 giorni. Satana, nel primo dialogo, propone a Gesù di trasformare le pietre in pane, esponendolo così a quella che tradizionalmente viene definita “tentazione”. Secondo il Prof. Auriti questa interpretazione non è accettabile fino in fondo, o meglio risulta piuttosto restrittiva. Questo perché la tentazione è sempre relativa ad un peccato, e mangiare pane dopo quaranta giorni di digiuno è moralmente ineccepibile. Ovvio! Chi infatti suggerisce come interpretare correttamente le parole di Satana è proprio Nostro Signore quando, rispondendo a Satana, afferma che "non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio". Invece, le parole uscite dalla bocca di Satana, vanno interpretate ipotizzando per assurdo che per un momento lo stesso Cristo avesse accettato l’invito di Satana e le conseguenze del suo ingannevole dialogo. Invito, cioè, a trasformare le pietre in pane. Se ciò si fosse avverato Satana avrebbe potuto obiettare a Cristo che il merito per avergli dato il consiglio sarebbe stato il suo e in tal modo Cristo sarebbe stato trasformato, paradossalmente, da “padrone” a “debitore” del suo pane. Cioè, del pane che egli stesso aveva creato dal nulla.
Umanità Ingannata
Questa ipotesi della creazione di un oggetto di valore, da uno di valore nullo, si verifica puntualmente nell’emissione della moneta nominale: quando la banca centrale emette moneta prestandola, induce la collettività a crearne il valore accettandola, ma contestualmente la espropria e la indebita di altrettanto, proprio come avrebbe fatto Satana se Cristo avesse accettato la proposta di trasformare la pietra in pane. “Se al posto della pietra consideriamo la carta, ed al posto del pane l’oro, al posto di Satana la banca, si riscontrano nell'emissione della moneta nominale (moneta-debito), tutte le caratteristiche della tentazione di Satana”.
Da Proprietari a Debitori – La Tentazione Satanica nell'Età Moderna
È appunto con la costituzione della Banca d’Inghilterra e del sistema delle banche centrali, che tutti i popoli del mondo sono stati trasformati – loro malgrado – da proprietari in debitori ineluttabilmente insolventi del proprio denaro. Ma – in tal senso, e per ricollegarci con quanto asserito – le tentazioni di Satana secondo Auriti vanno valutate globalmente. Particolarmente significativa, infine, è la terza tentazione: la terza volta che Satana parla a Cristo gli propone di poter dominare su tutti i popoli se solo si fosse prostrato ad adorarlo, cioè se fosse sceso dall’altare per farci salire Satana. Secondo l’analisi del prof. Auriti questo si è verificò dapprima nel1538, con la subordinazione del potere religioso a quello politico, quando il Re d’Inghilterra Ennrico VIII diventò anche capo della religione protestante anglicana sovvertendo l’ordine gerarchico del Sacro Romano Impero (per il quale l’autorità politica era autonoma ed eticamente subordinata alla sovranità religiosa, intesa altresì come riferimento assoluto di legge morale), e poi nel1673 quando, con l’approvazione del Test Act da parte del Parlamento Inglese, i Protestanti dichiararono illegittima l’Eucarestia Cattolica e la Transustanziazione.
Nascita e Accidenti del Moderno Sistema Bancario
Dopo aver tolto Dio dall’altare – con la negazione dell’Eucarestia Cattolica (massima insubordinazione) – e fondata la Banca d’Inghilterra (insubordinazione dei popoli ad una élite di occulti privati senza scrupoli) il protestantesimo entrò in Europa creando nel contempo la "Banca Protestante": cui presidente, il Neker, divenne consigliere di Luigi XIV. Successivamente – e non a caso, dunque – il Commonwealth, divenne l'impero più grande della storia: “tutto il mondo è Commonwealth, Tutto il mondo è colonia monetaria”. Infatti la differenza sostanziale tra Sacro Romano Impero e Commonwealth Britannico è nella moneta e nel concetto giuridico dei territori conquistati: nel primo gli abitanti delle “provincie” sono “portatori” della moneta, nel secondo gli abitanti delle “colonie” ne sono “debitori”. Il tutto trova sintesi ideale proprio nel passo evangelico che recita "se ti prostri e mi adorerai…!" La prima conseguenza fu la disintegrazione delle monarchie cattoliche della vecchia Europa, in quanto esse si indebitarono senza contropartita verso i banchieri per la moneta satanica da questi emessa – a costo nullo – e che gli stessi re avrebbero potuto emettere gratuitamente per proprio conto senza indebitarsi. Ciò, per l'appunto, dopo aver ceduto alla tentazione ed essersi prostrati al sistema.
L'Ultima Tentazione, l'Ultimo Inganno
Infine, in riferimento alla seconda tentazione di Satana – "gettati dalla cima del tempio" – e alsistema bancario moderno, Auriti elaborò il seguente geniale assunto: "chi è già padrone di tutto il mondo e di tutto il denaro del mondo, anche se ne sia solo creditore, non desidera altra sovranità e ricchezza perché già le possiede, ma ha solo sete di vanagloria". La morale del "passo" può riflettersi nell’etica economicistica dell’ “È giusto ciò che conviene, non conviene essere giusti”. "Etica" spesso alimentata dall'ingiustificata quanto diabolica vanagloria.
Roma, Catanzaro, Chieti – Mercoledì 16 Ottobre 2013
Sergio Basile, Direttore "Qui Europa"
Rocco Carbone, Resp.le Nazionale "Sete di Giustizia"
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