Parlamento – Dissenso Controllato e Teatrini a Cinque Stelle
Mercoledì, Febbraio 5th/ 2014
– di Sergio Basile e Vincenzo Mannello –
Iniziativa di libero Confronto, "Pensa e Scrivi" di "Qui Europa"
Vincenzo Mannello, Libero Confronto, Movimento 5 Stelle, Augias e Boldrini, Beppe Grillo, Casaleggio, M5S, Dissenso Controllato, Attacco al bunker in Parlamento, Trucchi di distrazione di massa, Giorgio napolitano, Moneta Debito, Giacinto Auriti, Opposizione di cartone, Sergio Basile
Parlamento – Dissenso Controllato e Teatrini
a Cinque Stelle
L'Attacco al Bunker della guerrafondaia "Bella Addormentata"
e la difesa dei pretoriani. Questo è uno show!
di Sergio Basile / Vincenzo Mannello
Iniziativa di libero Confronto, "Pensa e Scrivi" di "Qui Europa"
Parlamento – Dissenso Controllato e Teatrini a 5 Stelle
Roma – di Sergio Basile – Si sa che le migliori armi della casta per plagiare le masse ed indirizzare la protesta generale verso precisi binari (spesso e volentieri morti) sono da sempre il dissenso controllato e il finto dualismo politico, o monismo politico. Quel che accade in questi giorni nel teatro all'italiana chiamato "Parlamento" è in tal senso molto sintomatico. La situazione è chiarissima, e anche se i media si sforzano in tutti i modi di lanciare messaggi diversi e crare ad arte eroi mediatici, a ben vedere, ci troviamo di fronte due grandi compagnie teatrali, la sinistra socialista ed europeista unita (che oggi va dal centro destra di Alfano, passando per Berlusconi, al PD e via dicendo…) da una parte e e il Movimento 5 Stelle, espressione di una estrema sinistra ben celata, dall'altra: partito finora sostanzialmente fermo, anzi immobile sui temi che contano davvero, ovvero su iceberb come l'usurocrazia e l'eurogabbia chiamata UE. Due compagini unite però in un luogo comune chiamato "europeismo"… fateci caso e traetene le logiche considerazioni!
La Guerrafondaia… "Bella Addormentata"
Insomma ormai gli Italiani hanno capito che il Parlamento da mesi, per non dire anni (o decenni) ha perso il suo naturale slancio vitale, trasformandosi – oggi più che mai – in un "programma TV" a tratti comico, a tratti demenziale, ma tutt'altro che serio, propositivo, responsabile. "Involontariamente" e paradossalmente (o strategicamente, fate voi) Giorgio Napolitano e la casta unita sembrano far di tutto per far apparire la "guerrafondaia" bella addormentata di turno (Il M5S di Casaleggio e Grillo) come la panacea per un Paese distrutto dalla corruzione e dalla mala politica. Ma ancor prima bisognerebbe riconoscere che il vero nemico numero uno si chiama usurocrazia… C'è solo un piccolo problema: questo nessuno lo dice, e tutti restano vittime di un "effetto monarch" generale (tecnica di controllo mentale) che ha letteralmente spappolato il cervello di molti italiani, annullandone ogni spirito critico.
Una Domanda che nessuno fa
Italiani che ingenuamente non si chiedono perchè la casta unita (Grillo e Casaleggio compresi) non parli mai del problema della moneta-debito e dell'usurocrazia che sta letteralmente inducendo al suicidio un intero Paese. I temi più importanti sembrano essere la situazione della Boldrini e le accuse (che lasceranno ovviamente il tempo che trovano) a Napolitano. Senza nulla togliere ad alcune campagne grilline odierne che considero in parte accettabili, ribadisco il fatto che esse sono tuttavia fuorvianti e largamente marginali rispetto alle reali problematiche ed alle concrete proposte che una sana e consapevole opposizione dovrebbe fare a questo punto della partita. Intanto il gossip ci sguazza, mentre l'Italia continua a morire, e nessuno indica l'univa vera cura per il moribondo: la proprietà popolare della moneta teorizzata in tempi non sospetti dal grande Professor Giacinto Auriti. Personaggio tanto scomodo che nessuno in Parlamento ha il coraggio di nominare, neppure Grillo suo ex (strategico) seguace poi puntualmente passato al contrattacco con frasi del tipo "Auriti è morto!". Una bella coerenza! Non trovate?
(Sergio Basile)
di Vincenzo Mannello
Iniziativa di libero Confronto, "Pensa e Scrivi" di "Qui Europa"
L'attacco al Bunker e la Difesa dei pretoriani
Roma – di Vincenzo Mannello – Intanto accade che bivacchi di "squadristi Grillini" occupano aulette (delle commissioni) parlamentari. Nel mentre incursori a 5 stelle attaccano, con sprezzo del pericolo, il bunker della Boldrini. La quale, difesa dai pretoriani della Camera (i merce-commessi multieuro), lancia appelli tramite RadioTiranauno (e Sky) per la salvezza della democrazia dall'assalto degli eversori. In mezzo alla pugna, o rissa da bettola che dir si voglia, s'odon le stridule grida di oche starnazzanti capitoline : "fascisti,fascisti…, sempre piú fascisti!!" Un milite pentastellato, tal Massimo De Rosa, ferito moralmente dalla pesantezza dell'epiteto, da solo affronta le renzute invasate urlando (riporto fedelmente cronache giornalistiche): "voi donne del Pd siete quì solo perché brave a far p……". Ovvero, sintetizzando gli atti (parlamentari)… siete tutte donnacce da strada! Tutto documentato, in video, audio, su internet e sulla carta stampata. Cosa ci ho capito io? Che il Fascismo non è morto, come da sempre Napolitano ci ripete. È vivo e vegeto, me lo ritrovo sempre "presente". Addirittura alla Camera, in veste "bidirezionale".
Luoghi comuni e strategici giochi di parole
Infatti per i deputati Grillini "fascisti" sono gli altri….dalla Boldrini a scendere fino a Dambruoso (quello della botta in faccia alla grillina assaltatrice) tutti… mai ci fosse un comunista o democristiano in aula. Per tutti gli altri occupanti abusivi (ricordiamo il porcellum) delle istituzioni, "fascisti" sono il M5S e, novello aspirante dittatore, Grillo in primis. Così, per l'occasione, autonomamente definitomi di destra (o meglio vicino a valori come la Nazione, la Famiglia tradizionale e il senso di patria, assolutamente scomparso – vedi qui M5S, Kalergi & Co – In Italia non esisterà più il Reato di Immigrazione Clandestina ) devo ripassare la storia e prendere atto di essere al potere, come semplice spettatore. Quel però che mi viene autorevolmente confermato, tramite espressioni del De Rosa ,è il sospetto che avevo: in Parlamento abbondano le "troie". (N.B.: il linguaggio ed i termini, sia pur forti, sono edulcorati rispetto ai termini usati in aula).
I Fatti stanno a zero!
Non sono e non voglio apparire un difensore d'ufficio dei grillini. Ritengo facciano opposizione partitica anche se su molti punti non sono d'accordo con tesi e soluzioni (vedi deriva sull'iper-immigrazione di massa). Fondamentalmente mi aspetto che, dalle parole in Parlamento, passino ai fatti. Nelle piazze. Come tutte le vere opposizioni fanno in qualunque parte del mondo in cui si giudichi il sistema marcio e da mandare a casa. Con il consenso, materiale e formale, pure dell'Ue e del governo italiano che, vedi Ucraina, non esita a finanziare e fomentare rivolte violente contro governi liberamente eletti. Salvo poi, proprio come in Italia, gridare al pericolo "nazionalista" non appena un movimento con base popolare osi mettere in discussione il potere della partitocrazia burocratico-bancaria vigente nell'Unione Europea (ricordo sempre, ai maestri della democrazia, che il 60% dei cittadini NON votò alle scorse europee). La scrivo piú papale papale: in Parlamento l'opposizione grillina si vede, nelle piazze è inesistente.
M5s e la questione "Napolitano" al netto del teatrino
In verità, sempre secondo il mio modesto parere (Vincenzo) Grillo ed i suoi deputati rinunziarono a cavalcare la indignazione popolare quando, eletto Napolitano, una massa di popolo si stava dirigendo a Montecitorio. La ritirata del capo e delle sue impreparate (ad eventuali legnate della polizia) truppe fu salutata dal sistema partitocratico come una prova di "democrazia". Figuriamoci…. per me fu una storica occasione persa dai consoli (Grillo-Casaleggio) per elevarsi al livello dei Gracchi (i tribuni del popolo romani). Ieri "l'assalto al parlamento", così hanno titolato i media di "grosso calibro", dando tutti assieme addosso al M5S e nel contempo creando nuovi "eroi di cartone" agli occhi dell'opinione pubblica.
L'Assalto?
A parte il fatto che l'assalto è stato al banco della presidente Boldrini e pure respinto a sganassoni dal pacifico questore (democratico) Dambruoso, è pur vero che la "vestale della democrazia" aveva appena ghigliottinato la legittima speranza dei grillini di far decadere la legge pro-banche della quale nessuno scriveva o parlava. Ed è pur vero che, negli eventi successivi, il (poco) onorevole pentastellato De Rosa, prima di offendere la onorabilità delle "troie" (suine) paragonandole alle deputate, era stato "colpito nell'onore di antifascista doc". Continuando a spigolare arrivo anche al contenuto degli articoli dei maggiori organi di (dis)informazione e radiotelevisivi.
Il Caso Augias
Perché deve considerarsi lecito consentire ad una giornalista porre domande sulla appartenenza di un genitore al fascismo e non ricordare alla stessa (la Bignardi) la parentela con un terrorista assassino, tuttora in carcere? Perché un attempato signore (Augias) può, scendendo caritatevolmente dall'Olimpo, impartire lezioni paternalistiche ad un ospite oramai assente in studio mentre lo stesso (Augias) non può essere tirato in ballo sul web? Ad esempio io vorrei sapere se è lo stesso Augias indicato, anni addietro, di essere stato un agente della STB (i servizi segreti cecoslovacchi) ovvero al soldo dei comunisti. Pertanto spero che i deputati grillini presenti al Copasir (commissione servizi segreti) facciano luce in proposito. E così di seguito, caso per caso potremmo non finire mai. Siamo su una pessima strada, sicuramente. Ma ovviamente non certo per (sola) colpa di Grillo e del M5S. Ovunque in Parlamentom regna il vuoto più assoluto. Sperare di compattare quello che milioni di italiani vedono (vediamo) come un regime in agonia a furor di leggi censorie e tramite stampa e tv è una pia illusione. Verificheremo in seguito chi avrà avuto ragione.
(Vincenzo Mannello)
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di Vincenzo Mannello e Sergio Basile
Iniziativa di libero Confronto, "Pensa e Scrivi" di "Qui Europa"
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Video in Allegato
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