Pazzie di fine estate: Ruolo Bce, caro carburanti e speculazione sul Patrimonio Nazionale
Martedì, Settembre 4th/ 2012
– di Sergio Basile e Vincenzo Folino –
Ue / Bce / Berlino / Roma / Bruxelles / Angela Merkel / Mario Draghi / Mario Monti / Finlandia / Unione Bancaria / Esm / Scudo Anti-Spread / Acquisto titoli di Stato / Covered Bond / Rating / Moody's / Lehman Brothers / Kere Halonen /Martii Hatemaeki / Debtocracy / Accise / Carburante / Colosseo / Partenone / Grinfie degli speculatori sul patrimonio nazionale / Grecia / Atene / Italia
Le ultime pazzie di fine estate: Ruolo Bce,
caro carburanti e speculazione
sul Patrimonio Nazionale
Come la Banda Monti e l'euro-casta si preparano
ad affrontare l'Autunno caldo
Intanto Mario Draghi, Angela Merkel e l'Ocse
scoprono l'acqua calda
Grinfie della speculazione su Partenone e Colosseo?
L'Analisi di "Qui Europa"
Roma, Berlino, Bruxelles – Settembre, tanto per cambiare, sia sul fronte europeo che nazionale è iniziato sulle ali di funesti auspici, mentre dopo la Grecia, anche l'Olanda si scopre sempre più euroscettica e sempre più avversa alla moneta unica: un euro ormai in bilico e dal futuro dubbio, malgrado quanto si possa leggere su molti giornali. Tra i suddetti "funesti auspici", oggi ne analizziamo tre, quelli più caldi ed attuali: il sempre più ambiguo ruolo della Bce nella crisi; la lievitaziose anarchica dei prezzi del carburante, e gli strascichi della pazzia finlandese dei "Covered Bond" e della speculazione a 360° sui gioielli del Patrimonio Nazionale da porre in garanzia di debiti illegali, o addirittura già regalati agli speculatori. Ma analizziamoli per ordine, nel dettaglio.
1 – Ruolo della BCE: Unione Bancaria e "Scudo Anti-Spread"
1) L'inciucio in salsa Ue dell'Unione Bancaria si fa sempre più vicino e reale: una sorta di super-cupola bancaria sotto l'egida della Bce di Mario Draghi. Un Draghi, che ieri – su "assist" dell'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo che riunisce le 30 economie più avanzare del mondo) – all'Europarlemanto ha dichiarato che in attesa dell'entrata in vigore (da parte nostra speriamo proprio di no) dell'ESM acquisterà titoli di stato dei paesi dell'Eurozona in difficoltà, sul mercato secondario (era ora: avrebbe potuto farlo già l'anno scorso evitando crisi e speculazioni) sottolineando bene, però, che non si tratta di aiuti diretti ai suddetti stati. In particolaree secondo il numero uno dell'OCSE, Gurria, "Draghi dovrebbe partire con l'acquisto illimitato di bond, e prima lo fa meglio è". Altrettanto curiose, poi, sono state le altre dichiarazioni diffuse stamane, secondo le quali la "rigorista" Merkel (scoprendo l'acqua calda) ha ammonito come "i mercati lavorino contro i popoli, e come pochi si siano arricchiti (aggiungiamo soprattutto le banche e gli industriali tedeschi) e molti abbiano dovuto pagare". Ma che acume! Che statista!; e dell'agenzia di rating Moody's, (l'indagata e straripante di conflitti d'interessi, Moody's, cioè) secondo la quale "il rating dei Paesi dell'Eurozona dovrebbe essere allineato con quello da tripla A di Francia, Germania, Olanda e Regno Unito". Ma cosa spinge Moody's a dispensare questi "saggi consigli" se non il tentativo finora riuscitissimo di alimentare le casse dei suoi amici speculatori? A quanto pare il sole di fine estate da ancora alla testa a molti. Quanto all'ormai famigerato e "pericolosissimo" (per le libertà nazionali) progetto dello Scudo Anti-Spread (dell'inutile ed ingannevole "Anti-Spread"), esso sarà presentato ufficialmente dalla Commissione europea di Manuel Barroso nella prossima settimana, per la gioia dello stesso Draghi, degli amanti del "debito gonfiato" e del professor Monti: suo più convinto sostenitore.
2 – L'anarchia dei prezzi dei carburanti
2) i nuovi, vergognosi ed ingiustificati rincari dei prezzi del carburante: trend ingiustificato e gravissimo che continua ad alimentare la recessione n Italia: va solo ricordato (per chi non lo sapesse) che inclusi nei prezzi record dei vari carburanti, vi sono ancora numerosissime accise statali protese a finanziare missioni di guerra o "stati di crisi momentanei" ormai morti e sepolti e riconducibili a fatti di 60 anni fa e oltre. Qualche esempio? Eccovi serviti! Guerra di Etiopia (1935 – 1,90 lire ); Crisi di Suez (1956 – 14 lire); Guerra del Libano (1983 – 205 lire); Missione in Bosnia (1996 – 22 lire); Acquisto di autobus ecologici (2005 – 0,005 euro); Finanziamento alla cultura (2011 – da 0,0071 a 0,0055 euro); Emergenza immigrati dovuta alla crisi libica (2011 – 0,04 euro); Alluvione Liguria e la Toscana (novembre 2011 – 0,0089 euro); Decreto Monti, "Salva Italia" (dicembre 2011.0,082 euro). Senza scordare poi le cosiddette "Missioni di Pace" in Iraq e Afghanistan e il finanziamento (quello almeno sacrosanto) degli ultimi drammi sismici nazionali in Abruzzo, Molise ed Emilia. Ma che fine fanno, ci chiediamo, gli introiti miliardari del gioco e del superenalotto e delle varie lotterie quotidiane? Nessun altro governo nazionale può contare su tanti e tali introiti, come quello italiano! Perchè dunque il carburante venduto in Italia (ed in tempo di crisi) resta il quarto più caro al mondo, senza neppure reinvestimento degli utili statali (come avviene in Norvegia) in servizi pubblici tradizionali? Che strategia all'autodistruzione è mai questa? Quanto ancora dovranno subire queste gravissime vessazioni gli schiavi italiani?
3 – La pazzia finlandese dei "Covered Bond"
3) Particolare anche l'episodio, non isolato, e destinato probabilmente ad avere un seguito nel prossimo autunno, dei "Covered Bond" finlandesi, in attesa che la Consulta tedesca si pronunci sulla legittimità del MES (Fondo Ammazza Stati Permanente). In tal sede, poniamo i riflettori del nostro Osservatorio, proprio sulla portata distruttiva quanto bizzarra di tale ultima euro-proposta. Negli ultimi giorni di un agosto bollente – e non solo per le temperature – come ricorderete, giunsero a Roma in "missione speciale" due membri del governo finlandese. Trattasi del Segretario di Stato agli Affari europei, Kare Halonen, e del sottosegretario alle Finanze, Martii Hatemaeki, giunti nella Città Eterna con l'obiettivo di discutere con i colleghi italiani quella che potremmo definire la "blasfema ricetta finlandese per uscire dalla crisi". Quello dei "Covered Bond" ha rappresentato, e rappresenta, uno dei più clamorosi e bizzarri capitoli della tragi-comica farsa dell'era di Debtocracy. La paradossale ricetta anti-debito del governo finlandese.
All'origine del fastidio finlandese
Dalla ratifica del MES – intervenuta a fine Giugno – la piccola Finlandia resta uno dei paesi dell'area euro più reticenti rispetto all'idea dell'utilizzo dell'ingannevole scudo anti-spread mediante il ricorso allo stesso MES. Al contrario, il "nostro" caro professore, Mario Monti, vorrebbe tanto riuscire ad attenuare tale diffidenza, propinando senza tanti fronzoli e garanzie di sorta (d'intesa con gli altri eurocrati e con la Bce) l'utilizzo di fondi pubblici da dirottare presso il celeberrimo MES. Ciò, come detto, al fine di illudere l'opinione pubblica di poter "raffreddare gli spread" ed i soffi di fuoco dei "draghi" del mercato. Ma come visto è tutta una misera messa in scena che finirà solo per alimentare ancor di più il nostro già elevatissimo debito pubblico. Il motivo della diffidenza del leader finlandese è semplice: salvare la sua poltrona in Patria, ma nello stesso tempo allinearsi ai diktat di Monti & Co nel continuare a sostenere l'inganno del Fondo Salva Stati. Al MES, infatti, dovrebbero partecipare pro-quota tutti i 17 malcapitati Paesi dell'Eurozona. O meglio i loro sventurati cittadini, Italiani e Finlandesi inclusi. Casta esclusa, ovviamente! Il che potrebbe penalizzare il governo finlandese in termini elettorali.
Fine dell'Euro-Dittatura? Basterebbe zittire le agenzie di rating!
Come detto sarebbe molto più facile evitare questo pandemonio debitocratico aggiuntivo, delegittimando con una semplice leggina le impresentabili agenzie di rating: ricordando a tutti – tra l'altro – che quelli del rating sono semplici opinioni non vincolanti! Come sostenuto a loro difesa dalle stesse agenzie all'indomani dei disastri da loro stesse causati in merito al fallimnento della Lehmann Brothers negli Usa. Fallimento indotto (un pò come accaduto con i giudizi errati sull'Italia) proprio grazie a giudizi errati su un rating da tripla A affibiato alla Lehman il giorno precedente del suo fallimento per bancarotta. Ma così facendo, cioè delegittimando le regine del rating, l'intero castello del debito (comprese le sue prigioni destinate ad Italiani, Greci, Spagnoli, Irlandesi, Portoghesi e Spagnoli) che sul rating si regge, rischierebbe di crollare, per la disperazione di banche, banchieri e speculatori di ogni sorta. L'eurodittatura costituitasi sarebbe così a rischio!
La vera priorità? Non assecondare MES e "Scudo Anti-Spread"
Ma in fondo quella finlandese – per ora – è solo una provocazione. Questa sorta di ossessione per le garanzie potrebbe essere interpretata – almeno per il momento – come un segnale di sfida, di chi non ci sta a rischiare di perdere voti presso il suo elettorato, per aiutare la formazione di un fondo permanente anti-spread, ed in ultima istanza per "aiutare"(o ingabbiare) Paesi molto più grandi del loro, ma anche decisamente molto più in affanno: pur trattandosi di affanni creati a tavolino, cioè indotti e pilotati. Tant'è che il romanziere greco Vassilikos, nei giorni scorsi, si chiedeva come fosse possibile che un Paese con poco più di 5 milioni di abitanti, potesse condizionare in tal modo le modalità di accesso al Fondo salva-Stati di Paesi di non solo maggiori dimensioni, ma anche di maggiore peso specifico. Ma il punto vero non è come finanziare e sostenere il MES: questo è un falso problema alimentato strategicamente dai media, e destinato solo ad accrescere la confusione degli Europei. Il vero problema è che il MES è una trappola antidemocratica ed illegittima da cestinare e rispedire al mittente. Come spiegato ed illustrato, non è così che si batte lo spread!
Giù le mani dal Colosseo e dal Patrominio Nazionale
Ma tornando al piano finnico, il piano dei "Covered bond", ed esaminandone nel dettaglio i tratti salienti, comprendiamo come l'idea (la malsana idea) vertirebbe su un sistema di prestiti garantiti, dallo stesso patrimonio storico nazionale, che in caso di bancarotta potrebbe essere dunque espropriato, passando nelle gringie di avidi speculatori. Avete capito bene! Il Colosseo potrebbe – magari, per assurdo – andare a far parte della collezione privata di qualche ricco banchiere, accanto magari a qualche Lamborghini e ad una decina di Ferrari. Roba da manicomio! Ipotesi, tuttavia, non proprio fuori dal mondo: soprattutto dopo i tristi ed inattesi sviluppi – come visto – del caso Lehman Brothers negli Usa e della connessa crisi dei mutui sub-prime, che ha letteralmente gettato sul marciapiede migliaia di famiglie americane destinatarie di mutui collegati a strumenti speculativi. Uno strumento improprio e pericoloso – dunque – quello dei "Covered Bond" che – a detta del governo finlandese – dovrebbe permettere di poter finanziare più facilmente il debito degli stati in difficoltà. Già in occasione del Consiglio europeo di fine Giugno la Finlandia aveva suggerito che i Paesi in difficoltà (Grecia, Spagna e Italia) avrebbero dovuto rendere i loro titoli più attraenti per gli investitori, garantendoli con proventi dell'erario o con proprietà dello Stato. Da qui la suggestione di vedere il Partenone prima, ed il Colosseo dopo, non più come beni storici e culturali di inestimabile valore (testimonianze di un passato che ormai molto spesso rimpiangiamo) ma come semplici garanzie di un debito: un debito, hainoi, addirittura falso, poiché illegale e gonfiato. La proposta finlandese affonda le sue "bizzarre e mostruose radici" nella stessa esperienza storica del Paese scandinavo. Infatti, quando all'inizio degli anni '90 una forte recessione colpì lo stato nordico, la cura utilizzata fu proprio l'offerta di beni dello Stato come "garanzie collaterali". Ma in quel caso, evidentemente, la tipologia e la genesi del debito erano ben diverse, e di ben altra natura. Così, l'idea finlandese per Italia e Spagna è quella di emettere, in funzione anti-spread, "covered bond", cioè titoli ad alta garanzia e basso rischio: in pratica si tratta di raccogliere crediti sul mercato, garantendoli, però, con propri beni, allentando così le pressioni sui tassi d'interesse e facilitando l'accesso al mercato dei finanziamenti. Questa l'ultima pazzia di fine estate prospettata per l'Italia. Una prerogativa che sarebbe totalmente controllata dagli umori di mercati e speculatori. Allora, dopo aver gridato "Giù le mani dal Partenone!", non ci resta che gridare: "Giù le mani dal Colosseo!". Ciò malgrado il professor Monti abbia già pensato ad approvare l'alienazione di Beni storici nazionali per 20 miliardi di euro l'anno! La gloriosa Italia, trasformata grazie al caro professore in prostituta d'alto borgo, è già stata messa in vendita! Ma nessuno (tra Rai, Mediaset, La7, Sky, ecc..) sembra gridare o aver gridato allo scandalo! Anzi!
Sergio Basile, Vincenzo Folino (Copyright © 2012 Qui Europa)
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