Premesso che l’Euro è una Moneta di Distruzione di Massa… c’è di più

Martedì, Marzo 25th/ 2014

– di Sergio Basile e Vincenzo Mannello –

Iniziativa di Libero Confronto, Pensa e Scrivi di "Qui Europa"

Sergio Basile, Sovranità Monetaria, Euro, Lira, Emissione a debito della moneta, Vincenzo Mannello, iniziativa di Libero confronto pensa e scrivi, redazione Quieuropa, Marine Le Pen, Francois Hollande, euroscettici contro europeisti, il problema è l'emissione a debito della moneta, Giorgio Napolitano, euro-gabbia, 17 paesi dell'eurozona, MES, Target2, Fiscal Compact, Two Pack 

Premesso che l'euro è una moneta di distruzione

di massa… c'è di più

Dietro l'avanzata degli euroscettici in Francia, una

riflessione doverosa

Non basta essere anti-europeisti ed euro-scettici, ecco perchè!

Il problema, oltre il dualismolira-euro, si chiama sovranità

monetaria rubata ed emissione a debito…

 

di Sergio Basile

Iniziativa di Libero Confronto, "Pensa e Scrivi" di "Qui Europa"

Non basta uscire dall'euro - Carissimi Le Pen e soci

 Dietro l'avanzata degli euroscettici in Francia: Cosa dobbiamo sapere   

Parigi, Roma, Bruxelles  – Oggi anche molti europeisti diventano euroscettici… Non lo trovate un pò strano? Forse c'è da fare in merito un pò di chiarezza, premesso che il problema dei problemi che dissangua l'Italia e il Sud Europa – come abbondantemente dimostrato finora (vedi allegati) – si chiama "sovranità monetaria rubata" ed emissione di carta-moneta a debito e di valore nulloda parte della BCE. Attraverso l'esercizio illegittimo del signoraggio primario, la Banca Centrale Europea anziché accreditare ai cittadini dell'Eurozona la propria moneta (emettendo semplici pezzi di carta colorata senza alcuna riserva aurea a copertura degli stessi e pretendendo anche gli interessi) la addebita fin dall'emissione. Alla luce di ciò, allora, poco importa – se ci fate caso – è che si parli di lira o di euro… e di seguito vedremo meglio perchè!

 Premesso che l'euro è un'arma di distruzione di massa…                           

Certo l'euro è stata creata appositamente per la colonia Europa, cioè per distruggere le nazioni dello stesso continente ed accelerare quel processo di accentramento indotto chiamato "Stati Uniti d'Europa"… E poi anche vero che collegati all'euro ed alle sorti degli inquilini dell'euro-gabbia, cioè dei 17 malcapitati paesi che ne fanno parte (tranne la Germania che per i privilegi concessi dal Sistema Target2 – vedi qui Britannia & Co – Quel che Renzi avrebbe dovuto ricordare alla Merkel – potrebbe considerarsi il custode della gabbia stessa) l'UE ha previsto la creazione ad hoc di strumenti debitocratici complementari e connessi alla stessa moneta unica, al fine di commissariare e controllare ogni ambito della vita economica, politica, finanziaria, monetaria e sociale delle nazioni cadute sotto questa usurocratica euro-crazia dominante. Tra questi strumenti dobbiamo ricordare i più distruttivi: rating e spread, Target2, MES, Fiscal Compact, eurobond, Two Pack, Patto di stabilità e vincoli di Maastricht.. (vedi qui – Dittatura UE ). Insomma l'euro è un'arma di distruzione di massa, e chi dice il contrario o è un folle, o è un bugiardo che difende interessi privatistici consolidati. Altrimenti può esser considerato un asino quanto ad ignoranza. Fate voi!

 Il Problema Assoluto – Non l'euro, ma la sovranità monetaria rubata    

Ma d'altronde è anche vero che il problema assoluto non si chiama euro… ma moneta-debito. Capire questo concetto è essenziale per comprendere dove l'Europa sta andando e come liberarsi da questa schiavitù.. ora che anche molti "europeisti" iniziano stranamente a parlar male dell'euro… Quindi non si tratta di restare nell'euro (ipotesi comunque più folle e distruttiva) o tornare alla lira, ma affermare la sovranità monetaria dei popoli europei, ciascuno capace di stampare ed "accreditare" (e non addebitare) ai cittadini la propria moneta. Ma questa operazione deve essere accompagnata da una moratoria sul debito illegittimamente contratto a nostra insaputa (grazie ai trattati che gli italiani non hanno mai legoittimato per referendum) e dal riconoscimento di un reddito di cittadinanza ad ogni cittadino.

 Gli ingredienti giusti per una pietanza che non sia velenosa                      

Ciascuno di questi ingredienti è fondamentale al fine di preparare una pietanza digeribile e che non si riveli indigesta o addirittura velenosa. Infatti tornare alla lira senza emissione a credito della moneta è semplicemente inutile e dannoso; come dannoso è riconoscere un reddito di cittadinanza agli italiani senza prima garantire loro la piena sovranità monetaria. Infatti garantendo il solo reddito di cittadinanza, formato prendendo a prestito dai banchieri privati la moneta necessaria, ciò equivarrebbe solo a far esplodere ancor di più il debito pubblico: ecco perchè l'idea del professor Giacinto Auriti (del reddito di cittadinanza accompagnato alla piena sovranità monetaria) se sganciata dalla preventiva conquista della piena sovranità monetaria da parte della "nazione italiana" (come auspicato dallo stesso Auriti) sarebbe un gravissimo errore. L'espressione più subdola e distruttiva di un dissenso controllato che tornerebbe ancora una volta utile al sistema ed ai banchieri… L'errore commesso dal Movimento 5 Stelle!

Non basta uscire dall'euro - Carissimi Le Pen e soci

 Non basta essere anti-euro ed anti-europeisti…. ecco perchè…                

Quindi non basta essere "anti-euro" ed anti-europeisti, ma è necessario – alla luce dei fatti e della storia, da qanto accaduto dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ad oggi – essere anti-europeisti ma anche e soprattutto per la proprietà popolare della moneta e – di conseguenza – per la piena riconquista della nostra sovranità monetaria, a prescindere che si parli di euro o lira… D'altronde non dimentichiamo che l'euro nei disegni dei banchieri mondialisti al potere non è che una moneta transitoria che possa facilitare l'ingresso nell'ultima fase del dominio globale, attraverso nuove e definitive forma di controllo quali la moneta elettronica e/o la moneta unica mondiale (vedi qui – Expo 2015: palcoscenico per la Moneta Unica Mondiale?).

 Come giudicare il fenomeno Le Pen?                                                                  

Alla luce di questa doverosa ed essenziale premessa, ed assodato che esistono subdole ed inique forme di dissenso controllato, come giudicare allora quel che sta accadendo in Francia, alle amministrative? Come giudicare il fenomeno Le Pen e il provvidenziale quanto ovvio ridimensionamento dell'elettorato socialista ed europeista dell'imperatore Hollande? Così il TG5 ha commentato i fatti nella giornata di ieri:

 L'analisi del TG5                                                                                                          

"Il giorno dopo il grande shock della "marea blu" del Fronte nazionale di Marine Le Pen che ha investito la Francia, nel mirino finisce quel 38,72% di elettori che ha disertato le urne al primo turno delle amministrative. Nelle elezioni, che vengono giudicate innanzitutto come uno schiaffo per il governo socialista e la presidenza di Francois Hollande in particolare, gli analisti ravvisano anche un monito durissimo ai partiti tradizionali. Socialisti e Ump, da parte loro – continua il TG5 –  hanno già moltiplicato gli appelli agli elettori affinché domenica si rechino in massa a votare per i ballottaggi. La destra, scossa dagli scandali degli ultimi giorni sulle intercettazioni dell'ex presidente Nicolas Sarkozy, approfitta relativamente del crollo socialista, anche se in molte città deve cedere il passo al partito della Le Pen, che presentando appena 500 liste in un totale di 36mila comuni ha portato a casa il 7% delle preferenze. Secondo i risultati "consolidati", proiettati quindi sull'insieme del territorio nazionale, la destra otterrebbe il 46,54% dei voti, la sinistra il 37,74% e il Fronte nazionale il 4,65%".

 Le Pen: dissenso controllato o reale svolta per la sovranità monetaria?  

Certo, aggiungiamo, ora bisognerà capire se dietro le primesse pre-elettorali della destra nazionale francese, si manifesti una reale intenzione di riconquista della sovranità monetaria, o sia solo fumo, fermo restando, come detto e ripetuto in più sedi, che non basta uscire dall'euro e dall'euro-gabbia per iniziare di nuovo a vivere dignitosamente e da esseri umani liberi. Sulla base di quanto detto, accogliamo con piacere la riflessione di un nostro lettore, Vincenzo Mannello, che nel'ambito dell'iniziativa di libero confronto "Pensa e Scrivi" di "Qui Europa" vi riproponiamo di seguito.

Sergio Basile (Copyright © 2014 Qui Europa)

 

Al Via la Campagna d'Europa

di Vincenzo Mannello

Iniziativa di Libero Confronto, "Pensa e Scrivi" di "Qui Europa"

Non basta uscire dall'euro - Carissimi Le Pen e soci

 Al Via la "Campagna d'Europa" – di Vincenzo Mannello                              

Roma, Parigi – Al via la campagna d'Europa  – Cannonata d'inizio: spara NapolitanoE giù rampogne contro i populisti ed il pericolo della "deriva fascista". Scosso dal campanello d'allarme suonato in Francia dal Fronte Nazionale di Marie Le Pen, il vegliardo monarca repubblicano chiama a raccolta gli UEisti d'Italia e d'Europa,  affinché ciascuno per conto proprio, si organizzi per fronteggiare nei vari paesi l'onda lunga della rivolta contro l'euroLiberali, popolari e socialisti compattano le armate da gettare nella battaglia elettorale del 25 maggio. Banchieri, finanzieri globalizzati, burocrati di Bruxelles e Strasburgo, economisti affamatori, professoroni titolati, giornali e giornalisti, tutti strettamente collegati alla greppia del regime UEista si preparano a lanciare all'attacco la fanteria di prima linea: i politicanti d'assalto alla Renzi. L'UEismo ha dato loro un dio che è pure un simbolo unitario da sventolare ed imporre a tutti i sudditi: € …..l'euro. Si batteranno alla morte per non perdere il potere ed i privilegi acquisiti con il Trattato di Roma per finire a quello di Maastricht.  Con tutti i mezzi, leciti ed illeciti. Questione di sopravvivenza… In campo opposto uno strano miscuglio. Euroscettici, populisti di ogni tipo e, soprattutto, un mare di cittadini: il popolo astensionistaTutti uniti dall'odio per l'euro e per quello che rappresenta. Ma ancora divisi profondamente per le scelte di fondo e sulla strada da intraprendere.


 L'interrogativo euro-scettico                                                                                 

Innanzitutto lotta all'euro oppure proprio alla esistenza di questa Unione Europea? Partecipazione al voto o astensionismo di massa? Voto per questo modello attuale o per quello dei partiti dichiaratamente euroscettici? Vi sono altre opzioni possibili? Se nella stessa Germania l'euro trova forte opposizione, figuriamoci cosa potrebbe accadere nei paesi che la moneta e la politica del rigore hanno ridotto alla fame.

 Euro-scelte – Gli europei non hanno mai contato nulla…                          

Resta il fatto, inconfutabile, che agli europei non è mai stato concesso di decidere con il voto se accettare o meno la moneta unica.  Così come mai sono stati consultati in relazione alla fondazione stessa della Comunità Europea ed ai vari trattatiSua Maestà, il presidente Napolitano, nelle  lezioni di democrazia su questo glissa, con aristocratico disprezzo. Astenersi quindi, nella totale repulsione per i partiti ed i deputati che siederanno a Strasburgo, sancendo l'illegittimità morale – in termini di rappresentanza – dello stesso Parlamento europeo?

 La rivoluzione vera è e deve essere culturale!                                                 

Non vale astenersi, sostengono molti. Tutti interessati ad essere eletti. Dimenticano di aggiungere che, fino ad ieri a Kiev, abbiamo visto come la piazza abbia rovesciato un governo eletto democraticamente. Spinta proprio dall'UEismo occidentale. Quindi, agli obiettori, si può rispondere che si potrà detronizzare qualunque istituzione UEista tramite la piazza, più o meno facilmente. Anche se quella della piazza – aggiungiamo – non è la strada. La violenza non ha mai portato nulla di buono per i popoli. La rivoluzione è e deve essere culturale!

Non basta uscire dall'euro - Carissimi Le Pen e soci

 Euroscetticismo e dissenso controllato. Tutto fumo?                                   

Proprio Barroso e soci ce lo hanno appena insegnato con il loro sconsiderato comportamento al soldo di Obama. Molti a questo punto della storia sostengono la necessità di giocare la carta degli euroscetticiIn Francia, Ungheria, Olanda (e secondo alcuni anche nell'impero e cuore del Commonwealth indipendentista per ovvi motivi, chiamato Inghilterra… ma ovviamente è puro fumo…) e via di seguito non mancancherebbero i partiti ed i politici da votare… Ciò almeno è quelche appare dalle manifestazioni continentali di euro-scetticismo…  Tutti – almeno in apparenza – ben messi e con affidabilità antieuropea manifesta… In Italia c'è da riflettere su chi si possa definire euroscettico. Lega, Movimento 5 Stelle, Fratelli d'Italia, lista Tsipras minacciano sfracelli contro l'euro e la dittatura economica della troika. Ma parliamoci chiaramente e a scarte scoperte: fino ad oggi (stando all'imprescindibile premessa iniziale) nessuno di loro ha fatto qualcosa di concreto che dimostri con i fatti di meritare fiducia. Come si dice: tutto fumo e…


 Italia – Uno strano immobilismo… ma molto eloquente!                            

Magari promuovere una bella manifestazione di piazza sotto il Quirinale per contestare le offese loro rivolte dal Sovrano. Oppure contestare fisicamente uno tra i tanti commissari UEisti che vengono a Roma per imporre le sanzioni da applicare agli italiani tutti. Niente, neppure una bandiera a 12 stelle bruciata per disprezzo davanti la Boldrini. Riuscirebbero queste formazioni a rovesciare l'Ueismo dall'interno? Nel parlamento italiano tuonano tutti, grillini in testa, con sceneggiate e fiction televisive da gustarsi. In piazza non si vedono proprio, inconfutabile pure questo. Come uscirebbero dall'euro in un parlamento ove fossero minoranza? 

 Quando gli euroscettici parleranno apertamente di Giacinto Auriti?      

Prendano allora formale impegno, da soli od in compagnia, a passare dalle parole ai fatti. E – aggiungiamo – come redazione di "Qui Europa" – parlino di Auriti e difendano l'emissione a credito della moneta e la stessa proprietà popolare della moneta! Che dall'eurodittatura si dovrà uscire  è una verità imprescindibile. Solo dopo si potrebbe valutare se appoggiare con un consenso elettorale una di queste formazioni, o tutte. Altrimenti, se tale garanzia non dovesse arrivare, sarà piú opportuno astenersi in massa dal voto. Gli eventi storici maturano comunque, dentro e fuori i parlamenti. La verità ci metterà magari di più a venir fuori, ma la storia non si ferma. Lincoln aveva ragione! Non si può nascondere a tutti la verità per sempre!

di Vincenzo Mannello e Redazione di "Qui Europa"

Iniziativa di Libero Confronto, "Pensa e Scrivi" di "Qui Europa"

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  Allegati                                                                                                                                           

 

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