Sabato, 28 luglio / 2018
– di Roberto Pecchioli e Sergio Basile –
Sabato, Novembre 16th/ 2013
– I Figli della Troika – Rubrica, di Chris Richmond Nzi –
Seconda Parte
I Figli della Troika, Il Patto, Unione Europea, Chris Richmond Nzi, Fondo Monetario Internazionale, Commissione UE, Paradossi e Violazioni dell'FMI, Argentina, Unione Sovietica, Eurozona, Rifinanziamento dell'FMI, soprusi a cielo aperto contro il diritto internazionale, impennata del rapporto debito-PIL dell’Argentina, Mikhail Gorbachev, Bin Laden, Voyage, C’è posta per te, Cipro, Memorandum of Understanding, Terzo Pacchetto dell’Energia europeo, Christine Lagarde
Rubrica: I Figli della Troika – Parte Seconda.
Ruolo, Paradossi e Violazioni dell'FMI
– L'Europa e il Diritto all'Autodeterminazione dei
Popoli negato: il paradigma cipriota
– FMI: Macroscopici limiti legali e soprusi a cielo
aperto contro il diritto internazionale
– Gennaio 2014: schiavi dell'Eurozona chiamati a
rifinanziare il Fondo
L'Iniqua legge del Fondo Monetario Internazionale, 3 casi
a confronto: Argentina, Unione Sovietica ed Eurozona
Rubrica – I Figli della Troika, Seconda Parte
di Chris Richmond Nzi
Ruolo e Disastri del Fondo Monetario Internazionale
Rubrica, I Figli della Troika – di Chris Richmond Nzi – Parigi – Nei prossimi mesi anche noi Italiani saremo chiamati ad autosalassarci ancora una volta per contribuire alla formazione della 15esima revisione generale delle quote del Fondo Monetario Internazionale. Ma visti i disastri ai quali assistiamo quotidianamente nell'Eurozona 8e non solo) è lecito chiedersi: a che servirà mai questo misterioso baraccone, del quale cogliamo solo aspetti frammentari? Beh, prima di svelare l'arcano, facciamo una breve premessa, riprendendo i contenuti essenziali di quanto detto finora.
Le Scappatoie Legali alla Gabbia Mondialista
Nella Prima Parte abbiamo visto come dopo la Seconda Guerra Mondiale, i rappresentanti di vari Stati hanno pensato (erroneamente) che instaurando un potere che tenesse in soggezione tutti i paesi membri della comunità internazionale, avrebbero trovato una soluzione comune ai comuni problemi. Fu così istituita (su spinta di Rockefeller e dell'élite) un’organizzazione che – stando alle propagandate premesse iniziali – avrebbe dovuto creare le condizioni per far rispettare la giustizia internazionale, promuovere il progresso sociale e migliorare (sempre in teoria) il tenore di vita dei popoli, in un contesto di "libertà più ampio". Le Nazioni Unite. Ma l'attuale deriva della giustizia e dell'equita sullo scoglio di questo "Nuovo Ordine" voluto dall'élite mondialista, abbiamo visto come l'ONU sia – sempre più spesso – simile ad una sorta di scatola vuota, incapace di venire incontro alle reali esigienze dei popoli e delle nazioni. Specie alla luce di qualto accade in Europa, Africa e Medioriente. Abbiamo poi visto come ultimamente, qualche nazione abbia tentato di contrapporsi ai folli dettati internazionali, in parte bloccata da una strategia del terrore multilaterale, per mantenere in soggezione gli Stati, facendo credere che non ci siano possibilità di svincolarsi dal contorto sistema che regola e gestisce la Comunità internazionale. Eppure come visto – Cfr.: Prima Parte – questa è una falsa convinzione. Infatti il diritto dei trattati prevede anche che "due o più parti possano concludere un accordo avente lo scopo di modificare il trattato nei loro reciproci rapporti" e che "qualsiasi trattato ottenuto con le minacce o con l’uso della forza sarà ritenuto nullo". Abbiamo poi posto l'accento sul fatto che siccome le norme del diritto internazionale sono poste dagli Stati stessi attraverso i loro comportamenti e la loro volontà, dall’opinio necessitatis potrebbe scaturire una norma del diritto internazionale generale, inderogabile: neppure derobabile, cioè, tramite trattato. Possibile scappatoia, questa, a molti presunti vicoli ciechi.
Una Questione di Responsabilità
Ora, ebbene continuino ad asserire che “la legge è uguale per tutti”, siamo in possesso di prove certe che questa obiettività non viene applicata né a livello nazionale, né a livello comunitario, né tantomeno a livello internazionale. Se fosse come dicono loro, non si perderebbe tempo a discutere riguardo la riduzione di una pena ad un singolo. Di chiunque si tratti, perché “ogni soggetto deve rispondere alle conseguenze dei suoi atti”. Non avremmo pedofili che vendono “il bene”, che vengono “graziati” perché a loro dire, posseggono la chiave della Conoscenza. E dato che "nessuno, nessuno, può essere arbitrariamente privato della vita", nemmeno un qualunque ipotetico “Bin Laden” (per chi crede alle favole…) poteva essere giustiziato e gettato nell’oceano. Non doveva succedere (a patto che sia successo…), perché anche se fosse stato ritenuto colpevole di gravi violazioni del diritto internazionale, avrebbe comunque dovuto essere trattato "con umanità e col rispetto della dignità inerente alla persona". Se ogni individuo può essere processato ed eventualmente condannato per gravi violazioni dei diritti, è normale, il principio deve essere valido anche, se non maggiormente, qualora si tratti di uno Stato e/o di un’organizzazione. In ogni caso "ogni atto illecito di un’organizzazione comporta la responsabilità internazionale dell’organizzazione stessa".
Il Diritto all'Autodeterminazione dei Popoli
L’obiettivo che la società internazionale ha dichiarato è quello di trovare "soluzioni ai problemi economici e sociali (…), creare condizioni di benessere per un più elevato tenore di vita e di sviluppo sia economico che sociale". A questo scopo "tutti i popoli hanno il diritto di auto-determinazione, di decidere liberamente del loro statuto politico e perseguire liberamente il loro sviluppo economico, sociale e culturale". Per di più, la legge impone che "in nessun caso un popolo può essere privato dei suoi mezzi di sussistenza", perciò, "tutti i popoli possono disporre liberamente delle proprie ricchezze e delle proprie risorse naturali". Tutti, ma dico Tutti.In questi principi proposti dalla società, risalta la stretta correlazione tra gli obblighi delle parti e l’attuazione di sane politiche economiche, il tutto, perennemente vincolato dal rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo.
Ruolo e Paradossi del Fondo Monetario Internazionale
Essendo la causa delle crisi economico-finsanziarie l'incapacità (voluta ed indotta) di gestire in modo sano la finanza, il Fondo (FMI o IMF), che è la chiave di volta del nostro sistema economico è direttamente suscettibile al rispetto dei diritti dell'uomo. Pertanto dovrebbe essere il primo ad essere ascoltato in quanto soggetto molto ben informato dei fatti. Siccome per norma, “perché un’organizzazione internazionale commetta un illecito, tale atto deve essere in contrasto con il diritto internazionale” è bene capire se è lecito addebitare al Fondo Monetario Internazionale atti diretti o indiretti che violano il diritto della nostra società. Prima però è opportuno premettere che tutti i servigi del Fondo hanno ragione d’essere grazie alla complicità degli Stati, che sono allo stesso tempo ideatori, creatori, padroni e soci dell’organizzazione. Una parte del Fondo proviene dagli Stati nel momento in cui sottoscrivono le sue quote, mentre l’altra è ottenuta dal Fondo mediante la revisione generale delle quote stesse. Nel 1970 l’Italia deteneva quote per un miliardo di DSP e dopo aver versato l’ultima tranche della 14esima revisione (gennaio 2013), il Belpaese ha visto la sua quota giungere 15 miliardi di DSP (19,9 miliardi di euro), ottenendo il 3,015 % di potere di voto. Ma il Fondo dispone anche di un asso nella manica, da usare quando il salvadanaio è insufficiente a soddisfare le sue scorribande. I Nuovi Accordi di Prestito (NAB) servono al Fondo per incrementare il suo capitale di ulteriori 638 miliardi di euro, ma niente timore, sono soltanto generose donazioni da parte degli Stati, ovviamente. L'Italia, i NAB significano 18 miliardi da trovare. Dev’essere un grosso business questa società internazionale, ne fanno parte proprio tutti, anche Stati come Gibuti, Lesotho, Palau, Sao Tomé e St. Vincent e Grenadine!
FMI in perenne stato di illecito – Quando la Carta vale più dell'Uomo
Fatta la premessa, constatiamo che "favorire una crescita economica equilibrata" è la ragione sociale che il Fondo dichiara, anche se l’intenzione di rispettare i principi dell’uomo non viene nemmeno menzionata o presa in considerazione. Male che vada o "in caso di contrasto tra gli obblighi della Carta e gli obblighi assunti in base a qualsiasi altro accordo internazionale, perverranno gli obblighi derivanti dalla Carta". Perciò l'FMI ha facoltà di "conseguire gli scopi del Fondo", ovvero i suoi obiettivi, che non sono necessariamente i “nostri”. Ma dal momento in cui il Fondo impone la sua dottrina facendola prevalere sul diritto della società, commette un illecito internazionale e di conseguenza, può essere additato per violazione del diritto internazionale.
L'FMI e l'impennata del Debito in Argentina dopo il 1976
Dopo il golpe del ’76, grazie al potere di fornire analisi finanziarie e di "assistere gli Stati nell’elaborazione delle loro politiche", l'FMI ha causato un’impennata del rapporto debito-PIL dell’Argentina. Da 18,9 % nel ‘75, esso ha toccato quota 63,6 % nell’83. Questo mentre i golpisti acquistavano armi per 10 miliardi di dollari, incuranti degli obblighi internazionali, lasciando che il debito estero scoppiasse. Questo, onostante la presunta "assistenza tecnica" e la sorveglianza del Fondo. Ma a ben vedere esso ha semplicemente privato lo Stato argentino della possibilità di conseguimento del suo obbligo di "promuovere l’attuazione del diritto di autodeterminazione" del suo popolo. Futile dire che neanche lo sviluppo economico, sociale e culturale ha avuto grandi benefici. Il Fondo Monetario Internazionale si è reso colpevole di aver costretto uno Stato, per mezzo del controllo esercitato, a commettere almeno un atto illecito, e questa è una diretta violazione del diritto internazionale.
I Deleteri effetti dell'FMI sull'Unione Sovietica dopo il 1991
Nel 1991, la storia si è ripetuta a danno dell’Unione Sovietica; l’obiettivo era quello di convertire (complici le ali dorate della Perestroika di Mikhail Gorbachev) la più grande economia socialista mediante la cosiddetta terapia shock. Un aggressivo regime di austerità condito da un’inflessibile politica fiscale-monetaria. Il risultato è stato l’aumento della soglia di povertà dall’1,5 % al 49% in poco più di tre anni. Neanche in questo frangente è apparsa credibile un’eventuale volontà di "creare le condizioni di stabilità e di benessere" ed un "elevato il tenore di vita" dei cittadini. Anche in questo caso il Fondo ha direttamente commesso almeno un illecito internazionale, ovvero una violazione del diritto internazionale. E pensare che – volendo credere alla favola dell'11 Settembre, politically cporrect – per meno di questo un Bin Laden sarebbe stato (a deta di Washington) "arbitrariamente privato della vita" e gettato nell’oceano.
The Evolution – Dall'FMI alla Troika
Oggi, nel terzo millennio, la saga prosegue con "The Evolution". Con la Commissione Europea e la Banca Centrale Europea, l'FMI ha potuto fondere la sua dottrina con le Costituzioni di 17 Stati. L’obiettivo, "mantenere ordinate le condizioni di base necessarie alla stabilità economica e finanziaria" dell'Eurozona, ovvero, ciò che il Fondo avrebbe dovuto fare, ma che non è mai stato in grado di fare.
Trattato sulla Stabilità e MES – I Figli della Troika
Il Trattato sulla Stabilità (TSCG), il Patto di stabilità ed il celebre Meccanismo europeo di Stabilità (MES) non sono altro che le creature partorite da quest’unione. Ovvero i famigerati "Figli della Troika". Per adeguarsi agli standard prefissati dalla nuova governance economica, diversi Stati della zona euro hanno dovuto affrontare parecchie turbolenze, anche grazie all’incapacità del Fondo di "sorvegliare il modo in cui ogni Stato adempie i suoi obblighi".
Cipro, la Troika e la questione del disavanzo primario
Prendiamo in considerazione Cipro, dove appare alquanto sospetta la volontà del Fondo di tergiversare, aspettando che il sistema bancario nazionale diventi il 550% del PIL nazionale, priva di intervenire. Facendo sì che il meccanismo automatico dalla della Troika abbia potuto trovare terreno fertile per esprimere tutto il suo talento. Nonostante esistano dei diritti fondamentali dell’uomo, il governo cipriota ha attuato drastiche misure di austerità per ottenere dalla Troika 10 miliardi aiuti finanziari necessari a coprire un deficit di 9 miliardi, con l’assistenza tecnica del Fondo, ovviamente. Cipro ("giustamente", per usare un eufemismo) ha limitato i prelievi in contanti, i pagamenti elettronici ed i trasferimenti di denaro verso l’estero, preferendo preservare la liquidità e la solvibilità degli istituti di credito, a discapito di altro. Il governo ha dirottato parte dei fondi destinati alla previdenza sociale ed alle pensioni per conseguire un disavanzo primario non superiore ai 395 milioni di euro nel 2013. Ha varato un piano per assicurare la stabilità finanziaria del sistema pensionistico fino al 2060, mentre riduceva drasticamente gli emolumenti dei dipendenti e dei pensionati del settore pubblico. Una diversa tendenza per gli introiti dello Stato, che sono stati incrementati anche con l’aumento della tassa stradale e d’immatricolazione, delle accise e dei dazi per il carburante. Anche i servizi pubblici hanno subito un aumento, del 17%, e per massimizzare i ricavi, il governo ha avviato un massiccio programma di privatizzazione e sviluppato una strategia per lo sfruttamento dei suoi giacimenti di gas naturale, in linea con gli obiettivi dettati dal Terzo Pacchetto dell’Energia europeo.
Il Grottesco Memorandum of Understanding Commissione-FMI
Queste fuorvianti riforme sono soltanto una minima parte del Memorandum of Understanding (MoU) firmato dalla Commissione Ue con il Fondo Monetario Internazionale, a nome di Cipro. 1 milione di cittadini che alla fine della farsa avrà versato 13 miliardi di euro per averne richiesti 10, senza conoscere i dettagli e l'ammontare esatto degli interessi da pagare, perché saranno noti soltanto alla fine del programma, ovviamente. Nessuna delle politiche elencate "crea un più elevato tenore di vita", non ce n'è una che "crea condizioni di progresso e di sviluppo sociale" e di certo, questa prassi non può diventare una "soluzione ai problemi economici e sociali internazionali". Questa austerità lede il "diritto di autodeterminazione" e non lascia al popolo alcuna chance di decidere "liberamente del proprio statuto politico". Il Fondo Monetario Internazionale ha annientano il loro diritto di perseguire "liberamente il loro sviluppo economico, sociale e culturale" delle attuali generazioni e di quelle a venire.
Il "Programma di Privatizzazioni" – La Spoliazione di ogni Ricchezza
Con il "Programma di Privatizzazione" delle imprese statali invece, il popolo cipriota ha perso il diritto di "disporre liberamente delle proprie ricchezze", ed attuando il Terzo Pacchetto dell’Energia, è stato anche privato "delle sue ricchezze naturali". E pensare che – come detto – "in nessun caso un popolo" deve "essere privato dei propri mezzi di sussistenza". In nessun caso. Ma in NESSUN caso.
Lo Sporco Businness del Fondo
La saga targata Cipro evidenzia l’evoluzione della dottrina del Fondo e dimostra la sua intenzione di continuare a perseguire i suoi obiettivi. “Il Fondo Monetario è la nostra salvezza”, affermano certi, forse perché i suoi governatori "esercitano le loro funzioni senza ricevere retribuzione"; hanno soltanto i rimborsi delle spese, anche se "in maniera ragionevole". Come dire, arrotondano con le mance. Il business con il Fondo è raccomandabile, per chi può. Mica fesso San Marino! Nel prodigarsi a macchiare le Costituzioni nazionali con l’intenzione di «promuovere e favorire le organizzazioni internazionali», i nostri rappresentanti nono hanno avuto il tempo materiale per verificare se durante il suo atto istitutivo, il Fondo venisse effettivamente vincolato dai diritti dell’uomo. Forse non tutelarci direttamente il primo giorno, ma almeno un poco più in la, usando una delle numerose modifiche apportate al suo statuto. Bla, bla, bla, bla, bla … Sempre questi discorsi pesanti!
C'è posta per te!
Se è questo quello che pensi, non temere… stanno per riprendere le nuove stagioni di “Voyager” e “C’è posta per te”, che sapranno come ipnotizzarti con argomenti probabilmente più utili, chi lo sa. Io no di certo! Ma per certo, una cosa so: è stata anticipata alla prossima stagione (gennaio 2014) la 15esima revisione generale delle quote del Fondo Monetario Internazionale, perciò, dovremmo prepararci a ricevere tanta, ma tanta Posta. Perché se vogliamo continuare ad essere chiamati contribuenti, dobbiamo svolgere costantemente il nostro principale dovere. Contribuire.
Chris Richmond Nzi (Copyright © 2013 Qui Europa)
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