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Scandalo MPS – La Commissione Ue fa la Voce

Grossa con Monte Paschi, ma non si oppone

agli aiutini di Stato

Ecco il contenuto della lettera semi-seria di Almunia

al Ministro Saccomanni: il piano di Ristrutturazione

dell'istituto bancario al centro

MPS verso il taglio di 5000 dipendenti? Perchè?

Redazione Qui Europa

 La Commissione Ue torna sul caso MPS                                                            

Bruxelles – Nelle ultime ore Jacquin Almunia, il commissario Ue per la Concorrenza, è tornato sul caso MPS, manifestando, almeno in teoria, "preoccupazione" per la tenuta dei conti del colosso bancario italiano, al centro del ciclone per i recenti ed eclatanti scandali scoppiati. Vergogne che come noto hanno coinvolto – tra l'altro – gli stessi vertici del PD. Almunia ha parlato di un "piano di ristrutturazione"  da migliorare, come già ribadito nella lettera di tre pagine inviata il 16 luglio scorso al Ministro Saccomanni.

 La Lettera di Almunia a Saccomanni – Al centro gli Aiuti di Stato             

Ma, in sintesi, qual'è stato il contenuto di questa "calda" (strategica o tiepida, dipende dai punti di vista) lettera di Almunia al Ministro italiano dell'Economia? Beh, in pratica la Commissione non ha posto ''particolari ostacoli'' all'implementazione della suddetta ristrutturazione dell'istituto (in pratica non si è opposta ai contestatissimi ed iniqui aiuti di stato): un istituto – a detta di Almunia – minato anche da quelli che il commissario (illegittimamente) indica come "gli  effetti della crisi finanziaria" (?) dimenticando però che i primi beneficiari della "cosiddetta crisi" sono stati e sono ad oggi proprio gli istituti bancari, e che la morsa sul credito (credit crunch) ai danni di famiglie ed imprese non dipenda da fenomeni "naturali" o "fisiologici" di un'economia in crisi, ma dall'innalzamento indotto (ed avallato dallo stesso Parlamento Europeo) dei coefficienti bancari di riserva patrimoniale obbligatoria decisi con gli Accordi di Basilea 3 (vedi allegati). Percio, di cosa stiamo parlando?

 La questione del presunto taglio di 50o0 dipendenti MPS                          

Il commissario ha poi rimesso alla discrezionalità del collegio dei commissari Ue ogni eventuale questione scaturente da quanto sopra, compreso il presunto e plausibile  taglio di 5000 posti di lavoro per compensare – a detta della Commissione – una perdita di utili commisurabile in 320 milioni di euro. Altro punto critico indicato dal commissario Ue è stato quello degli stipendi d'oro dei manager.

 Gli Stipendi d'oro e il gioco della Commissione d'inchiesta                        

"Nelle banche che ricevono aiuti – si legge in una nota diramata da Bruxelles – gli stipendi dei più alti dirigenti non possono essere superiori di oltre 15 volte il salario medio nazionale". Una regola che – a detta di Almunia – dovrebbe applicarsi fin quando dura il suddetto piano di ristrutturazione. Cioè, detta in altri termini –  e il commissario ci scuserà – "fin quando dura la pacchia!". La Commissione europea, infine, sempre per bocca del suo commissario alla concorrenza, ha minacciato l'eventuale apertura di una commissione d'inchiesta sul caso MPS e sugli aiuti di stato accordati nel caso in cui non dovessero pervenire entro i termini indicati le giuste ed adeguate rassicurazioni da parte del direttivo di MPS. Ma ancora una volta, a conti fatti, ci pare che la Commissione finisca per nascondersi dietro un dito.

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