Mercoledì, 21 Settembre/ 2016
di Nabil Antaki / Maristi Blu, Aleppo
Mercoledi, Maggio 20th, 2015
– di Patrizia Stella –
Redazione Quieuropa, San Giovanni Paolo II, Sinodo sulla famiglia di ottobre 2015, unica, vera famiglia, vera famiglia, Chiesa cattolica, Eucaristia, inganno diabolico
Sulla via del Sinodo della Famiglia di Ottobre
Verso il Sinodo della Famiglia 2015 – L'Inganno Diabolico
e il Grande Pericolo – Prima Parte
Protestantizzazione e democraticizzazione della Santa Comunione
La Comunione a tutti per non discriminare?
Poniamoci la domanda essenziale!
di Patrizia Stella
Sulla via del Sinodo sulla Famiglia – Così come avvenne nel 1978…
Brescia, Roma – di Patrizia Stella– Come ai tempi del referendum sull’aborto, nel 1978, quando gruppi, partiti, movimenti pro vita o femministe pro aborto si mobilitavano con dibattiti, slogans, libri ecc. per sensibilizzare l’opinione pubblica al fine di abrogare o confermare o modificare la legge che il Parlamento aveva approvato, così pure adesso stiamo assistendo in questi mesi che ci separano dalla prossima sessione del Sinodo sulla famiglia di ottobre 2015 a una vera e propria corsa di associazioni, movimenti, Sacerdoti, Monsignori e perfino Cardinali, tutti impegnati al fine di promuovere un “serrato dialogo su tutti i temi emersi al Sinodo sulla famiglia!”, (copio da depliant di propaganda sul tema) come se per il cristiano ci dovessero essere dei dubbi sulla fondatezza costitutiva dell’unica, vera famiglia!
"Democrazia Statistica Cristiana" – La scelta dei "sondaggi diocesani"
L’aver indetto un Sinodo sulla famiglia affidandolo a dei sondaggi diocesani a livello mondiale (nonostante la presenza in atto dell’Osservatorio permanente sulla famiglia voluto da San Giovanni Paolo II) come se la Chiesa fosse un qualunque partito politico fondato sul voto della maggioranza per le proprie “Costituzioni” interne, è stata un’iniziativa che non solo lascia perplessi e sconcertati, ma che potrebbe portare a delle lacerazioni gravissime dentro la stessa Chiesa perché sta già creando problemi di coscienza molto gravi.
Interventi coraggiosi
Subodorando la gravità della situazione, alcuni Padri Sinodali hanno cercato di correre ai ripari pubblicando dei libri in difesa della dottrina cattolica di sempre, quali ad esempio “Permanere nella verità di Cristo. Matrimonio e Comunione nella Chiesa cattolica, ed. Cantagalli, oppure “La speranza della famiglia, ed. Ares, del card. Ludwig Muller, prefetto della Congregazione della Fede, pubblicazioni che gli stessi autori, tra i quali in particolare il Card. Burke, pur nella sua non più giovane età, stanno presentando ovunque con vero coraggio e sacrificio nel tentativo di difendere la famiglia di sempre, l’unica vera, quella voluta da Dio per l’uomo e la donna in un impegno indissolubile. Ma da chi? Ci si chiede allibiti. Non tanto dagli atei, come è sempre stato, ma da certi ecclesiastici (troppi ormai) che hanno rinnegato le loro radici cristiane.
Solo in relazione a Cristo…
Molto significativo in proposito anche il libro del prof. Antonio Livi, già Decano della Pontificia Università Lateranense: “Verità della fede: che cosa credere e a chi” ed. Leonardo, dove spiega come i cristiani hanno il dovere di obbedire al Papa solo in relazione a Cristo, dal quale egli ha ricevuto l’autorità di “pascere le sue pecorelle” nel suo Nome, e la cui Parola egli deve custodire, interpretare e annunciare al mondo, “senza aggiungere e senza togliere alcunché”.
Le nuove correnti sinodali
Infatti si può dire che ormai stanno dilagando all’interno della Chiesa quelle teorie che, in nome della prassi pastorale del momento, assecondano le miserie di questo povero mondo espresse dai sondaggi anzidetti e da certe Conferenze Episcopali, nel più totale abbandono della dottrina perenne della Chiesa fondata sulla Parola di Gesù che invita a passare per la porta stretta perché larga è la strada che porta alla perdizione. Sono sorte così le varie correnti di propaganda in vista del prossimo Sinodo, alcune diciamo “estreme” che chiedono di accogliere, benedire e regolarizzare i rapporti gay anche da parte della Chiesa, come propone “Il coordinamento delle teologhe cattoliche” (laddove per “cattolico” oggi si intende ecumenico se non addirittura eretico) la cui Presidente, una certa dott.ssa Cristina Simonelli che insegna da anni presso l’Istituto teologico dell’Italia settentrionale, in particolare a Padova e Verona (da decenni telecomandati, come altri, da forti lobby protestanti) si sta mobilitando per presentare, con altri, un libro dal titolo “L’amore omosessuale” (Vedi qui – Presentazione Libro “L’amore omosessuale”).
Quale Famiglia?
Ma la più grande e pericolosa corrente di pensiero che sta dilagando è quella che, partendo dall’esclusione categorica delle unioni gay, sembra privilegiare la famiglia naturale, mentre invece si capisce in seguito che costoro considerano “famiglia” non solo quella unica e indissolubile sancita dalla legge civile e dal Sacramento del matrimonio, ma tutte le altre forme di convivenza, sia pure eterosessuali: famiglie di fatto con o senza figli, coppie sciolte e ricomposte anche più volte a forza di separazioni e ricongiungimenti con partner diversi, single che vivono comunque rapporti occasionali col loro partner senza impegno né responsabilità, convivenze prematrimoniali perenni, ecc. perché anche queste “realtà”, sia pure di peccato, dicono, "devono essere accolte dalla Chiesa che è madre di tutti", a maggior ragione nei confronti di chi soffre di più come queste coppie emarginate che avrebbero invece “il diritto” di ricevere la Comunione, come tutti gli altri fedeli, in quanto la Comunione deve essere “un aiuto per i peccatori e non un premio per i giusti!” ecc. ecc. Tutto stravolto in modo subdolo e pietista! Come se tutti fossero lì ad agognare di ricevere l’Ostia santa quando nemmeno si degnano, “sposati o divorziati”, giusti o peccatori, di andare alla Messa che è per tutti o di entrare in chiesa a pregare Dio.
La "solita piaga" – La Conferenza di Verona del 9 Maggio 2015
Sulla stessa linea anche i relatori della conferenza tenutasi a Verona il 9 maggio, Mons. Vincenzo Paglia, Presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, e don Antonio Sciortino, direttore del settimanale Famiglia Cristiana, presente la sottoscritta, i quali, in linea con quanto suesposto, dopo aver presentato la famiglia come “vocazione e missione nella Chiesa e nel mondo”, elogiandola come perno della società, ecc. alla fine anch’essi hanno messo il dito nella solita “piaga”, ribadendo come sia ormai doveroso concedere la Santa Comunione a tutte le varie tipologie di separati e conviventi ecc. adducendo le motivazioni più inverosimili.
Accoglienza da parte della Chiesa
Non è certo una novità che la Chiesa accolga tutti, santi e peccatori, cristiani e non cristiani, anche per le loro necessità corporali e materiali, pur sapendo che compito principale ed essenziale della Chiesa è quello di difendere e diffondere la Parola di Gesù come le è stata consegnata da Gesù Cristo, soprattutto in vista della Vita Eterna alla quale siamo TUTTI destinati, che ci crediamo o no. Ma per quanto riguarda la vita spirituale dei battezzati con situazioni famigliari difficili, sta al parroco, o al Vescovo, o al superiore responsabile della comunità… valutare ciascun caso singolo o di coppia, se ci sono le condizioni e la consapevolezza da parte degli interessati per ricevere la Comunione, auspicando comunque che si faccia un netto distinguo fra le nuove famiglie “di fatto” costruite spesso superficialmente sulle macerie della prima, vera famiglia, e quei coniugi traditi e abbandonati che decidono in modo eroico di rimanere fedeli al proprio coniuge, come da giuramento fatto davanti a Dio e alla società, assumendosi anche l’onere della cura e educazione dei figli, e riconquistando spesse volte anche il ritorno del marito o della moglie. E questi sono più numerosi di quello che si crede, soprattutto certe mogli eroicamente fedeli. Bisogna vagliare caso per caso chiedendo luce allo Spirito Santo senza gettare tutti nello stesso “calderone”.
La Comunione a tutti? Poniamoci la domanda essenziale!
Su questo argomento la tradizione bimillenaria della Chiesa ha posto dei paletti ben precisi che non vanno buttati alle ortiche, solo perché è stato nominato da papa Bergoglio un Segretario del Sinodo, il card. Kasper, che vuole stravolgere e liberalizzare tutto, come se l’Eucaristia fosse un “premio di consolazione” per tutti gli afflitti, giusti o peccatori (vedi qui Non toccate il Matrimonio: è un Principio non Negoziabile e qui Indissolubilità del Matrimonio ed Eucaristia: Deriva Kasper). La vera domanda cui rispondere è dunque: Ci crediamo o no che l'Eucarestia è il corpo di Gesù Cristo vivo e vero e che va trattato con sommo rispetto e riverenza e non un puro simbolo di fede come credono i protestanti e ormai anche certi cattolici?
Comunione a tutti per non discriminare? ( Comunione Democratica )
Da quando in qua si da la Comunione a tutti, per non discriminare nessuno? Qui si nasconde un inganno diabolico! Ma l’insistenza con cui certa Gerarchia vorrebbe offrire l’Eucarestia alla gente, in “massa”, o per “categorie”: sposati, divorziati, separati, conviventi, single con amante occasionale ecc. (indipendentemente dalle loro personali disposizioni interiori), lascia a dir poco allibiti e scandalizzati! Eppure questa sembra essere la linea che la maggior parte dei Padri sinodali stanno percorrendo con gravissimo rischio per la Fede, rischio che non può essere ignorato da Papa Bergoglio, il Papa del dialogo, del confronto, del dibattito e per molti, anche della confusione, il quale ha detto che alla fine l’ultima parola spetterà a Lui! Che lo Spirito Santo lo assista.
Chi cammina si sporca
Va comunque spiegato che nella Chiesa cattolica non ci sono due categorie di fedeli, quella dei giusti e quella dei peccatori, i primi degni di ricevere la Comunione e i secondi invece umiliati e castigati! Falso! Nella Chiesa c’è una sola categoria di uomini che è quella dei “poveri viandanti” i quali, camminando per le vie polverose e fangose del mondo, si sporcano tutti, inevitabilmente, piedi e corpo. Ma con la differenza che alcuni, anzi, molti, se ne rendono conto e ricorrono al rimedio “dell’acqua” per lavarsi, cioè alla Confessione periodica prima di profumarsi e di accostarsi alla “mensa”, col proposito in futuro di scansare almeno le pozzanghere peggiori, (e questo comporta sempre un gesto di umiltà richiesto da Gesù prima di offrire il perdono). Mentre altri si crogiolano nel fango senza mai cercare l’acqua, a tal punto che quel fango diventa poi crosta sempre più dura, spessa e irremovibile, che rischia di paralizzare corpo e anima offuscando anche la nostra vista che diventa sempre più cieca davanti alla Maestà di Dio.
L'inganno diabolico – La duplice dissacrazione
Con queste premesse il prossimo Sinodo, all’insegna del falso buonismo e della modernità, potrebbe arrivare a una duplice dissacrazione, sia nei confronti del Sacramento del Matrimonio che dell’Eucaristia. Nel caso del Matrimonio, per il fatto che, nel mettere sullo stesso piano la vera famiglia con altre tipologie di convivenza, attribuendo a queste ultime dei “diritti” senza corrispondenti doveri, si rischia di vanificare lo stesso Sacramento del Matrimonio. Nel caso dell’Eucaristia, perché, volendola in un certo senso “liberalizzare” alla maniera delle leggi umane per “darla in pasto” a tutti, nel totale disconoscimento delle norme prudenziali e canoniche previste dalla dottrina perenne della Chiesa, si rischia di esporre la Santa Eucaristia alla più totale profanazione e dissacrazione!
Correre ai ripari prima che sia troppo tardi…
Ma ci rendiamo conto della gravità di ciò che sta accadendo in modo da correre ai ripari prima che sia troppo tardi? Aperta questa prima breccia, non ci si ferma più. Perché privilegiare solo divorziati e adulteri eterosessuali con la Comunione gratuita discriminando tutti gli altri? Mettiamoci dentro tutti, stupratori e pedofili compresi, se seguono la loro tendenza! Ma allora, perché non offrirla anche ad altre “categorie” di peccatori, ad esempio ai ladri, usurai, disonesti, imbroglioni, tiranni, dittatori, assassini, criminali, ecc.? E perché solo ai peccatori battezzati e non a quelli di altre confessioni religiose, buddisti, ebrei, musulmani, pagani invitandoli tutti alla “sacra mensa” che accomuna l’umanità intera nell’unica Religione Mondiale voluta dalla massoneria anche attraverso la complicità di “Alti Prelati?” (vedi qui Dalla Risurrezione in poi… a proposito di ecumenismo ed ebraismo qui Il Nuovo Ordine, la moda e l’errore dell’ecumenismo e qui Direttive del Gran Maestro della Massoneria ai Vescovi cattolici massoni, per distruggere la chiesa cattolica). Il Signore Gesù non tarderà molto a farsi sentire e quando ciò dovesse accadere, non domandiamoci scandalizzati il perché, ma battiamoci il petto. (continua…)
Articoli Correlati