Lunedì, Marzo 31st/ 2014
– Redazione Qui Europa –
Giovedì, Giugno 27th / 2013
– di Maria Laura Barbuto e Sergio Basile –
Esteri, Siria, Guerra, Cristiani, Persecuzioni cristiani, Sacerdote cattolico, Convento di San Simone, Saccheggi, Cattolici, Islam, Occidente, Estremisti religiosi, Il mio Nome è mai più, Padre Francois Murad
Siria: Saccheggi e distruzione Anticristiana.
Ucciso Sacerdote cattolico. Il Martirio
di un altro Giusto
"L'Occidente appoggia gli estremisti religiosi e aiuta
ad uccidere i cristiani": è l'accorato appello del
Ministro Regionale dei Francescani di Siria
Siria – Ucciso dagli Integralisti islamici spalleggiati dall'Occidente
Damasco, Aleppo – La Siria non trova pace e la follia della "guerra coloniale mondialista" contro il popolo sovrano siriano colpisce ancora – in particolare – i fedeli cristiani e cattolici: non si guarda in faccia nessuno e la "miseria" detta legge rendendo l'uomo facile preda di morte e distruzione. Bombe e proiettili sono gli unici rumori che dominano e rompono i lunghi silenzi di morte tra un villaggio e l'altro. In un Paese dove esecuzioni sommarie, mutilazioni, atti di cannibalismo, saccheggi e angherie sono all’ordine del giorno. Sembra la trama di un romanzo horror, ma – come testimoniato in centinaia di articoli, da due anni a questa parte – è la pura realtà dei fatti. Negli ultimi giorni è stata diffusa dai Francescani siriani l'ultimo orribile capitolo di questa deriva apocalittica: un sacerdote cattolico, Padre Francois Murad, rettore del convento di San Simone, ha perso la vita per mano dei militanti armati che – in aggiunta – hanno completamente distrutto una chiesa latina nella parte settentrionale della Siria, in località Ghassnieyh vicino a Idlib. Fonti siriane avrebbero riferito che gli islamici di Jabhat al-Nusra, organizzazione molto vicina ad Al Qaeda, avrebbero tentato di dare fuoco al monastero dopo averlo saccheggiato. “ Vorrei che tutti sapessero che l’Occidente nell’appoggiare i rivoluzionari appoggia gli estremisti religiosi ed aiuta ad uccidere i cristiani” ha dichiarato il Ministro Regionale dei Francescani di Siria, Halim Noujaim. Innocenti che svolgono la propria missione, per come voluto da Dio, non meritano questa fine. Non la merita nessuno!
Siria – Oltre 100mila omicidi
Eppure, gli attacchi alla cristianità ed ai suoi luoghi, ormai, sono continui e si sono trasformati da tempo in vere e proprie persecuzioni degne dei più crudeli imperatori dell'Impero Romano (vedi Diocleziano e Nerone). Oltre 100mila gli omicidi fino ad oggi. Una strage che si consuma ogni giorno tra il silenzio dei media occidentali che coprono gli orrendi crimini perpetrati ai danni di un popolo sovrano, su regia occidentale e delle petrolmonarchie. L’Occidente – ormai è ben chiaro – muove i fili del mondo intero che, da burattino, rimane vittima, giorno per giorno, della follia umana in nome del dio denaro – venerato ed adorato in modo sconsiderato – e nel nome di un "Segreto Piano di Dominio Mondiale (NWO). Piano al quale la Russia di Putin ed un piccolo gruppo di altri Paesi (tra cui Venezuela ed Iran) ha detto no! Più ambigua la posizione della Cina – motore produttivo del Nuovo Mondo – che tuttavia si è schierata più volte apertamente contro l'imperialismo Usa-Nato in Siria. Beh, è ora di dire “basta” e di scoprire le carte in tavola! E' ora di ribellarsi a tutti coloro che vogliono fare da padroni sulle nostre vite. L’effetto domino delle guerre create ad hoc ed in fotocopia si sta estendendo a dismisura e ha ormai varcato da tempo ogni possibile confine della pazzia più profonda e radicale.
Sveglia! Oggi la Siria… Domani l'Italia
Oggi tocca alla Siria, domani all'Iran o ad un altro paese… fino a quando non toccherà anche a noi. Noi Italiani comodamente assopiti tra le morbide pieghe dei nostri divani, intenti ad occuparci di calcio, reality, gossip e fiction. Non possiamo continuare a fare finta di niente e credere alla fandonie mediatiche di mamma RAI & Co. I media internazionali sono manipolati e continuano a divulgare notizie falsate e di parte, perché anche questo fa parte di un progetto più grande e diabolico. Rimanere inermi e disinteressati davanti a tutto ciò significa dare il proprio consenso alla guerra. “Il mio nome è mai più” recitava una famosa canzone: un inno di condanna alla guerra del quale riportiamo per intero il testo come esortazione a svegliarci e a porre fine a questa follia umana. Un inno restato finora carta morta e spesso strumentalizzato per avallare i piani imperialistici dell'Occidente a trazione sionista, e per demonizzare e rovesciare governi nel nome della "Democrazia". O meglio del falsissimo mito del democratismo alla Rousseau.Intanto non ci resta che piangere l'ultima vittima di questa diabolica follia. Ciao Padre Francois! Da lassù prega per noi!
Mai più Guerre?
“Io non lo so chi c'ha ragione e chi no (?)
se è una questione di etnia, di economia,
oppure solo pazzia: difficile saperlo. (?)
Quello che so è che non è fantasia
e che nessuno c'ha ragione e così sia,
e pochi mesi ad un giro di boa
per voi così moderno
C'era una volta la mia vita
c'era una volta la mia casa
c'era una volta e voglio che sia ancora.
E voglio il nome di chi si impegna
a fare i conti con la propria vergogna.
Dormite pure voi che avete ancora sogni, sogni, sogni
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più…
Eccomi qua, seguivo gli ordini che ricevevo
c'è stato un tempo in cui io credevo
che arruolandomi in aviazione
avrei girato il mondo
e fatto bene alla mia gente
(e) fatto qualcosa di importante.
In fondo a me, a me piaceva volare…
C'era una volta un aeroplano
un militare americano
c'era una volta il gioco di un bambino.
E voglio i nomi di chi ha mentito
di chi ha parlato di una guerra giusta
io non le lancio più le vostre sante bombe,
bombe, bombe, bombe, BOMBE!
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più…
Io dico si dico si può
sapere convivere è dura già, lo so.
Ma per questo il compromesso
è la strada del mio crescere.
E dico si al dialogo
perchè la pace è l'unica vittoria
l'unico gesto in ogni senso
che dà un peso al nostro vivere,
vivere, vivere.
Io dico si dico si può
cercare pace è l'unica vittoria
l'unico gesto in ogni senso
che darà forza al nostro vivere.”
Maria Laura Barbuto, Sergio Basile
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