– Sergio Basile –
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Sulle origini oscure dell'AIDS: riflessioni dopo l'attentato
al Boeing 777 Malaysia Airlines
Joep Lange, lo scienziato scomparso sul volo MH17, è stato il grande
assente all'International Aids Conference di Melbourne. Perchè?
Dietro l'attentato Malaysia Airlines la cura definitiva all'AIDS?
I clamorosi studi del giornalista e scrittore Edward Hooper
sulle origini oscure dell'AIDS in "The River" e le altre tesi
a confronto
►Video/Documentario shock in allegato
di Sergio Basile
Melbourne – International Aids Conference 2014
Melbourne, Kiev, Hrabove – Sergio Basile– Come avevamo annunciato nella prima parte di questo articolo (leggi qui – Perchè è stato abbattuto il Boeing 777 Malaysia Airlines? Un’ipotesi sconvolgente) lo scorso 25 luglio si è conclusa a Melbourne, nell'Australia sud-Orientale, l’International Aids Conference, il meeting internazionale considerato da una parte una conferenza scientifica tra i massimi esperti mondiali di AIDS, e dall’altra un'importante vetrina per la presentazione degli ultimi ritrovati dell'industria farmaceutica di settore. Secondo altri, inoltre, essa rappresenterebbe anche un grande palcoscenico funzionale alla propaganda di programmi ed iniziative di associazioni di omosessuali e transgender. Ma in questa sede, è di ben altro che vogliamo parlarvi. Tra le principali novità emerse quest’anno, vi sarebbe stata la scoperta di anticorpi in grado di neutralizzare una gran parte dei virus HIV, usati – pare – come modello per disegnare vaccini che possano indurre anticorpi dello stesso tipo. Ma una parte della scienza, come vedremo, non crede che l'HIV sia alla base dell'AIDS.
L'eliminazione del serbatoio di Virus HIV?
All’International Aids Conference si è parlato anche della possibilità di eliminare il serbatoio di virus HIV latente che impedicsce la guarigione. Inoltre – anche se la notizia è stata quasi completamente ignorata dalla stampa nazionale e internazionale – in occasione dell'inizio della conferenza (come rivela il Dott. Antonio Lanzavecchia – medico italiano presente a Melbourne – in una intervista telefonica a Ticinonline – vedi qui A Melbourne per parlare di vaccino dell’HIV) è stata annunciata la “guarigione” grazie a un trapianto di midollo di due pazienti infetti con l’HIV. Propaganda o risultati reali? Beh, cerchiamo di scoprirlo assieme.
Lanzavecchia sulla morte dei sei massimi esperti nella cura all'AIDS
Lanzavecchia, incalzato dal giornalista (Dario Ornaghi) nell'intervista è poi tornato su un tema troppo facilmente dimenticato ed accantonato sia dai media che dall'opinione pubblica: la morte dei 6 esperti internazionali di AIDS (n0nché relatori molto attesi all’International Aids Conference, ma mai giunti a destinazione…) deceduti nell’incidente (attentato?!) al Boeing 777 Malaysia Airlines in Ucraina. "Li conosceva? (domanda Ornaghi a Lanzavecchia) "Joep Lange era molto conosciuto – replica il medico italiano – È stato un pioniere nella lotta contro l’HIV e la scompara sua e di tanti altri colleghi rappresenta una perdita per la nostra comunità".
Lange era in procinto di rivelare la verità sull'AIDS?
Specie – aggiungiamo – se è vero che i medici/scienziati scomparsi nell'attentato (non crediamo, infatti, alla teoria dell'incidente) erano in procinto di rivelare al mondo la cura definitiva contro l'AIDS, proprio dal palcoscenico di Melbourne. Sarà vero? Siamo sicuri di sapere tutto sull'AIDS e su quello che in molti indicano come il virus che l'ha originato, l'HIV? Forse molte risposte potevano essere davvero su quell'aereo fatto esplodere nei cieli ucraini.
Dietro l'attentato Malaysia Airlines, la pista di Edward Hooper
Come visto, il bilancio dei morti nell'attentato al volo MH 17 Amsterdam-Kuala Lumpur è stato gravissimo: 298 persone sono state uccise. Nell'articolo pubblicato lo scorso 19 luglio, all'indomani del disastro aereo (vedi qui Perchè è stato abbattuto il Boeing 777 Malaysia Airlines? Un’ipotesi sconvolgente) abbiamo cercato di indagare i motivi di questo diabolico attentato, individuando il possibile movente proprio nel fatto che a bordo del grande veivolo fossero presenti i massimi esperti nella cura all'AIDS: luminari – ribadiamo – in procinto di annunciare al mondo la cura definitiva alla malattia infettiva.
AIDS – Solo in Italia 1700 vittime l'anno. 2 milioni nel mondo
Pandemia che solo in Italia miete tra le 1700 e le 2000 vittime l'anno (paese con più morti in Europa – vedi qui L’Italia e il primato di vittime dell’Aids). In particolare secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) – dati ufficiali del 2009 – nel mondo vi sono circa 33,4 milioni di persone che vivono con l'HIV/AIDS con 2,7 milioni di nuove infezioni all'anno, e – in media – 2 milioni di decessi l'anno. Inoltre c'è da notare come negli Stati Uniti, l’AIDS sia oggi la seconda causa di morte fra i giovani, mentre nell’Africa Subsahariana, l’AIDS è addirittura la prima causa di morte fra le persone di ogni età (vedi qui – L’AIDS nel Mondo).
Un segnale inequivocabile
Sul volo MH 17, tra gli assassinati c’era, come visto, anche il portavoce dell'OMS, Glenn Thomas, nonché il massimo esperto olandese di Aids, Joep Lange. Secondo Trevor Stratton, studioso di livello internazionale da anni impegnato nella lotta contro il virus, «La cura per l’Aids poteva essere su quell'aereo». Ovviamente ciò non toglie che altri duplicati della documentazione possano essere stati conservati in luoghi sicuri, ma il colpo inflitto ai cercatori di verità (e il segnale dato) è a nostro giudizio inequivocabile! Specie se consideriamo le dinamiche che avrebbero portato alla diffusione e proliferazione del virus dell'HIV.
Le radici occulte dell'AIDS e l'eugenetica
Secondo numerosi studi, infatti, l'AIDS, la malattia del secolo, contrariamente a quanto possa pensare la maggior parte dell'opinione pubblica, a quanto pare sarebbe una vera e propria arma eugenetica di depopolamento mondiale trapiantata in Africa da criminali senza scrupoli, in maniera voluta e premeditata, come cercheremo di illustrare di seguito e come asserisce nel best setter "The River", il giornalista investigativo Edward Hooper, da oltre 20 anni impegnato su questa inquietante pista. Altro che rapporti sessuali tra uomo e scimmia! Tesi di comodo, quest'ultima, sostenuta dalla comunità scientifica internazionale per motivi che restano in parte oscuri… (e scusate l'eufemismo ironico). Dove sta la verità? Beh, alla luce dei fatti di seguito esposti, ciascuno potrà tirare le proprie personalissime conclusioni.
Mondialismo ed eugenetica
Una cosa è certa: oggi la politica ed i governi di destra e sinistra – e di conseguenza il socialismo, nazionale e democratico, al pari del capitalismo e del liberismo – si occupano poco o niente (attraverso i relativi dicasteri di salute e sanità) della pandemia del secolo: l'AIDS. La democrazia rappresentativa (che si dimostra di anno in anno sempre più “finta”) non fa altro che teatralizzare la principali questioni sociali ed economiche, concentrandosi solo su problematiche secondarie e gettando (da tre secoli a questa parte) fumo negli occhi dei cittadini di tutto il mondo. Ciò al fine di nascondere il reale “governo mondiale” che dirige a proprio vantaggio le sorti del pianeta e i terribili misteri che si celano dietro ad esso come gli studi sull'eugenetica e sul depopolamento mondiale (vedi qui L'EUGENETICA E L'AGENDA MONDIALE PER IL DEPOPOLAMENTO) e i loro distruttivi effetti sulle politiche di dozzine di stati, come d'altronde la stessa origine fraudolenta della moneta-debito che permette di fatto all'èlite di mantenere intatto nei secoli questo status quo. Strumenti e progetti oggi utilizzati non per difendere la popolazione mondiale, ma per schiavizzarla, indebolirla e ridurla (decimarla). Molto eloquenti in merito risultano le seguenti celeberrime dichiarazioni di personaggi di acclarata fama. Ecco di seguito alcuni degli sconcertanti esempi che provano l'esistenza di volontà occulte protese a manipolare le politiche demografiche globali.
Eugenetica, mondialismo e stabilizzazione della popolazione mondiale
Aurelio Peccei – Co-fondatore del Club di Roma e dirigente Fiat
«Perché dovrei preoccuparmi del fatto di quanti muoiono? Anche la Bibbia Cristiana dice: perché mai Dio dovrebbe preoccuparsi di lui. Per me gli uomini non sono altro che un cervello ad una estremità e una fabbrica di merda dall’altra» (massima di A.P.).
Jacques Cousteau – Documentarista (propugnatore del progr. xenofobo in Francia)
“Noi vogliamo eliminare le sofferenze, le malattie? L’idea è bella ma non può rivelarsi positiva nel lungo termine. C’è da temere di compromettere così l’avvenire della nostra specie. E’ terribile da dirsi. E’ necessario che la popolazione mondiale si stabilizzi e perciò è necessario eliminare 350 mila uomini al giorno” (Vedi “L’Italia”, settimanale, 22 marzo 1995).
Duca Filippo di Edimburgo – Marito della Regina Elisabetta II (Pres. WWF Int.)
“Nel caso che io rinasca, mi piacerebbe essere un virus letale così da contribuire a risolvere il problema della sovrappopolazione”. (Vedi "Deutsche Press Agentur", DPA, 8 agosto 1988)
Dott. Cornelius Rhoades – Direttore rep. patologia Rockefeller Institute
Nel 1932 egli effettuò orribili esperimenti su cittadini portoricani al fine di far insorgere deliberatamente infezioni sui malati. Trenta portoricani. Rhoades come giustificazione sostenne: “I portoricani sono la più sporca, la più fannullona, degenerata e ladra razza sulla faccia della terra… e che perciò tutti i medici potevano deliziarsi nell’abuso e nella tortura di questi sciagurati”. (Vedi Corriere dell’Unesco”, novembre 1991)
Dott. Robert Newman – Presidente del “Beth Israel Medical Center” – New York
Parlando dei tossicodipendenti, nel 1988, ha dichiarato: “Nessuno lo ha ancora detto apertamente, ma sono sicuro che molti sono d’accordo che dovremmo lasciarli morire tutti” (“Science”, 12 febbraio 1988).
Henry Kissinger – Segretario di stato Usa con Nixon e Ford (dal 1969 al 1977)
Nel Memorandum 200 per la Sicurezza nazionale USA (o “National Security Study Memorandum") redatto nell'Aprile del 1974 – Kissinger (che l'anno prima – 1973 – veniva insignito del Premio nobel per la Pace) scrisse: “Lo spopolamento, dovrebbe essere la principale priorità della politica estera americana verso i Paesi del Terzo mondo” (Vedi “XFACTOR”, pubblicazione edita dall’Istituto Geografico De Agostini, n. 14, 1997, pagg. 16-17);
Presidente USA Richard Nixon – (18 luglio 1969) Messaggio al Congresso
«Crediamo che le Nazioni Unite (…) dovranno prendere l’iniziativa di reagire contro la crescita della popolazione mondiale. Gli Stati Uniti collaboreranno interamente ai loro programmi in questo senso. Sono fortemente impressionato dalla forza del recente rapporto, prodotto dal gruppo di specialisti dell'Associazione delle Nazioni Unite, di cui John Davidson Rockefeller III è il presidente». Cfr. anche: Franco Adessa. "ONU, Gioco al massacro")
Presidenza Jimmy Carter – Proposta del Cons. della Casa Bianca per l’Ambiente (1977)
Esso proponeva di fare del controllo demografico la pietra angolare delle politiche di tutti i futuri presidenti americani. Nel rapporto e nei documenti che lo accompagnano, si trovano tutta una serie di profezie terrorizzanti: crisi delle risorse idriche, penuria di energia, carenza di materie prime strategiche. La causa di tutto ciò? La crescita demografica. (…). "E’ dunque necessario, concludeva il documento, che il governo faccia convergere politica estera ed interna con l’obiettivo di eliminare questi uomini di troppo. (…). Dal momento in cui questo documento è stato reso di pubblico dominio, sezioni intere del governo americano non lavorano che per mettere in pratica le sue raccomandazioni: il genocidio” (“L’Italia”, settimanale, 22 marzo 1995.)
Presidente USA Lyndon Baines Johnson – (1965)
"5 dollari, investiti nel controllo della popolazione, valevano quanto 100 dollari investiti nello sviluppo economico"
La tesi di Edward Hooper
Ma torniamo alle ricerche di Edward Hooper sull'AIDS e alla sua pista africana. Il giornalista, attraverso migliaia di testimonianze e documenti raccolti sul campo di diffusione e proliferazione dei primi focolai dell'HIV (nel Congo Belga) individua l'origine oscura del male nel vaccino orale antipolio. L'epidemia, secondo il coraggioso giornalista e scrittore, si sviluppò a causa di vaccini contaminati, usati nella prima campagna di immunizzazione di massa contro la poliomielite. Un lotto specifico del vaccino dello scenziato polacco (comunista) d'origine ebraica Hilary Koprowski, secondo l'autore, si dimostrò essere contaminato da uno sconosciuto virus. Timori espressi anche in un documento di cui si parla chiaramente nel film in allegato "Le origini dell'AIDS".
The River – Oltre la semplice supposizione
La teoria di Hooper è in effetti qualcosa di più di una semplice supposizione. Essa sembra rientrare per il portone principale nella "casa delle certezze e delle verità": ciò almeno, fino a prova contraria. Una prova mai fornita dalla comunità internazionale medico-scientifica e che Hooper, evidentemente, attende ancora… L'assunto di Hooper (come possiamo riscontrare dall'eccezionale documentario in allegato) risulta plausibile per diverse ragioni: indizi e prove che cercheremo di illustrare in sintesi proprio risalendo le agitate acque del suo "The River".
The River – I crimini di Koprowski, secondo Hooper
I primi casi di AIDS, come detto, sono stati registrati in Africa Centrale, nella stesse regioni in cui sono stati sperimentati i vaccini di Koprowski su più di un milione di persone fra il 1957 e il 1960. In particolare la traccia più vecchia di HIV-1 nell'uomo è del 1959 ed è stata rinvenuta in un campione di sangue prelevato nell'allora Leopoldville (attuale Kinshasa, Repubblica Democratica del Congo – Cfr.: T. Zhu, B.T. Korber, A.J. Nahmias, E. Hooper, P.M. Sharp, D.D. Ho, An African HIV-1 sequence from 1959 and implications for the origin of the epidemic, "Nature", 5 febbraio 1998, Pag. 594-5977. Vedi anche S. Wain-Hobson, Immunodeficiency viruses. 1959 and all that, "Nature", 5 febbraio 1998, Pag. 531-532.). I dati raccolti dal giornalista, incrociati e posti in parallelo con quelli ufficiali della comunità medico-scientifica internazionale, sono davvero impressionanti. E ciò sia a livello spaziale che temporale.
Non esistono casi documentati di AIDS prima del 1957/1959
L'autore di "The River" parte dall'assunto (che pare comprovato nel video) secondo il quale non esistono casi documentati di AIDS o d'infezione da HIV prima del 1957/1959, e malgrado l'imponenza di fenomeni di massa come la tratta degli schiavi neri dall'Africa alle americhe e lo stesso processo coloniale che ebbe genesi, come noto, dall'Occidente europeo. Hooper, partendo da questo dato scientifico-storico cerca l'arma del reato che individua nelle sostanze presenti nei reni di scimmia, ed utilizzati per la realizzazione dei vaccini antipolio. Sostanze che potrebbero essere state contaminate da un virus dell'immunodeficienza delle scimmie (o SIV) progenitore dell'HIV.
SIVcpz all'origini della contaminazione?
In particolare, secondo lo scrittore e giornalista investigativo, la contaminazione all'origine dell'AIDS ha genesi in seguito al contatto tra uno o più lotti di vaccini orali antipolio con un SIVcpz: virus tipico degli scimpanzé. E curioso notare come in diverse interviste ufficiali (vedi qui – video in allegato – "Le origini dell'AIDS") Koprowski (deceduto a Filadelfia, l'11 aprile 2013, alla veneranda età di 97 anni e maggior rivale di Hooper) negò sempre, con estrema disinvoltura, di aver utilizzato scimpanzé nelle sue sperimentazioni virologiche: ma come ben documentato nel film (della durata di oltre un'ora e che vi invitiamo a visionare) le sue dichiarazioni furono smentite dalle testimonianze sul campo raccolte da Hooper: video e testimonianze oculari rese spontaneamente dai collaboratori congolesi dello scienziato polacco.
L'inconsistenza della Teoria del Cacciatore
Parimenti inconsistente si dimostrò l'altra grande barriera teorica posta ad argine della verità del giornalista: la "Teoria del Cacciatore". Essa sostenne (e sostiene) come il passaggio del virus sia avvenuto involontariamente durante la macellazione delle carni di scimmia (1) consumate abitualmente come alimento in molte regioni dell'Africa (2). Altre teorie però smontano la "Teoria del Cacciatore" bollandola come aleatoria, parziale e insufficiente a spiegare l'insorgenza della pandemia. Non va dimenticato, infatti, un dato essenziale: l'AIDS fece comparsa sulla scena mondiale solo nel XX secolo: dato strano e non confacente alla "Teoria del Cacciatore", visto che le scimmie fanno parte della dieta africana da migliaia di anni. Ciò spiega come la pandemia fu esportata in Africa e non viceversa: esportata e diffusa con finalità, evidentemente, ben precise e non proprio "casuali".
(1) Cfr.: P.A. Marx, Y. Li, N.W. Lerche, S. Sutjipto, A. Gettie, J.A. Yee, B.H. Brotman, A.M. Prince, A. Hanson, R.G. Webster et al., "Isolation of a simian immunodeficiency virus related to human immunodeficiency virus type 2 from a west African pet sooty mangabey, "J Virol", agosto 1991;
(2) Cfr.: Peterson, D., Ammann, K. Eating Apes. Berkeley: University of California Press, 2003
Le ansie dell'OMS per il "lavoro" di Koprowsky in Africa
Elementi di preoccupazione (come si vede nel video in allegato, "Le origini dell'AIDS") circolarono anche in numerosi carteggi dell'epoca tra gli scienziati operanti in Congo (col benestare della famiglia reale belga) e i vertici dell'OMS. Hooper notò in particolare la presenza del virus nella maggior parte delle scimmie africane che , tuttavia, pur essendo naturalmente infette da questi virus, non si ammalavano di AIDS, pur essendone portatrici sane.
Un altro colpo all'evoluzionismo darwiniano?
Effetto possibile grazie alla particolare conformazione bio-chimica degli animali in questione, rispetto a quella differente degli uomini. Altro elemento, se ci pensate bene, che potrebbe essere posto in favore della per altro già definitiva confutazione della teoria evoluzionista di Darwin (vedi qui – Il Libro – 180 accademici confutano definitivamente la teoria dell’evoluzionismo di Darwin).
Un terremoto medico-scientifico e politico
E' universalmente noto come al fine di permettere la proliferazione di un virus, infettando specie differenti (passando ad esempio dalla scimmia all'uomo) sia opportuno ridurre la resistenza del sistema immunitario del test ricevente. In effetti il vaccino antipolio di Hilary Koprowski – nota Hooper in "The River" – "fu somministrato a molti neonati con meno di un mese di vita, quando ancora il loro sistema immunitario non era completamente sviluppato". Addirittura, in una sperimentazione datata 1959, fu somministrata ai bambini-cavie congolesi una dose 15 volte superiore alla normale per assicurare "l'efficacia dell'immunizzazione" (vedi qui "Le origini dell'AIDS"). Molto strano, inoltre, è un particolare emerso dalle indagini di Hooper: l'esperimento del vaccino antipolio, curiosamente, fu fatto solo in Africa e non negli Usa. Come mai?
Il pericolo degli xenotrapianti secondo Hooper
Se la teoria dello scrittore fosse corretta, ciò evidentemente – in un mondo normale e realmente "democratico", anzi civile – dovrebbe causare un terremoto di proporzioni mai viste sia a livello medico-scientifico che politico, rimettendo in discussione pratiche come le vaccinazioni tramite sostanze ricavate dai reni di scimmia (in particolare scimpanzé) tramite "coltura dei tessuti"; nonché la bontà ed opportunità degli stessi xenotrapianti (trapianti di organi animali nell'uomo). Pratiche che potrebbero rivelarsi, secondo Edward Hooper, pericolosissime in quanto potenziali celle di incubazione di nuove varianti di AIDS e/o di altre nuove malattie finora inesplorate. Ora la domanda è: se Koprowski era al corrente dei pericoli enormi delle sue vaccinazioni, perché estese questa pratica ad oltre un milione di soggetti sani? Le ipotesi sono svariate, ma tutte, come ovvio, inquietanti. Tra le tante una ci porta verso Washington.
L'ombra nera della CIA – Special Operations Division
Dalle nostre ricerche risulta come sino alla fine del 1960, gli scienziati sotto la supervisione della CIA (appartenenti all'équipe chiamata Special Operations Division di Fort Detrick) iniziarono a raggiungere progressi significativi nello sviluppo delle malattie che attaccavano il sistema immunitario (Cfr.: Martin, James W., George W. Christopher and Edward M. Eitzen (2007), “History of Biological Weapons: From Poisoned Darts to Intentional Epidemics”). Nel 1969 (vedi qui – Biological Warfare Against American Citzens) infatti, ci risulta come l'équipe in questione chiese ed ottenne finanziamenti pari a 10 milioni di dollari, da impiegare nello sviluppo di agenti biologici artificiali capaci di superare le barriere immunitarie umane.
Il rapporto del 1969 presentato al congresso Usa
In un rapporto dell'epoca presentato al Congresso Usa si legge: "Ci sono due cose in merito al settore degli agenti biologici di cui vogliamo parlare. Il primo riguarda la possibilità di progresso tecnologico. La biologia molecolare è un campo che sta crescendo a ritmi molto veloci… e in molti credono che entro 5-10 anni molto probabilmente sarà creato un agente biologico artificiale, un agente che non esiste in natura, e verso il quale non vi è alcuna immunità naturale. In 5 o 10 anni, molto probabilmente saranno creati virus che non potranno essere distinti, in alcuni aspetti, da altri esistenti. Il più importante di tutti è immune al processo terapeutico di immunizzazione (…)".
Le rivelazioni di Jakob Segal
lo scienziato russo Jakob Segal (docente di biologia all’Università di Humboldt, nella ex Germania orientale) in tempi non sospetti, in base a queste ed altre ricostruzioni, rivelò come gli Stati Uniti fossero stati gli artefici della nascita e proliferazione dell'AIDS e della sua diffusione presso il genere umano. Secondo Segal, infatti, "l'HIV/AIDS fu creato a Fort Detrick, nel Maryland, combinando il genoma virale da Visna e HTLV-1, perché entrambi pressoché identici al genoma dell'HIV". Ovviamente le dichiarazioni di Segal fecero molto scalpore e furono osteggiate dalla stragrande maggioranza dei media internazionali.
Un'ipotesi differente, la pista dell'epatite B – E' credibile?
Ma c'è di più! Nel 1978, i Centers for Disease Control (CDC) iniziò una sistematica propaganda presso gli ambienti omosessuali al fine di indurre migliaia di uomini a partecipare alla sperimentazione inerente al vaccino dell'epatite B. Il primo esperimento fu condotto dal CDC di New York, Los Angeles, San Francisco, nello stesso anno (1978). Tre anni dopo, nel 1981, furono registrati i primi casi di Aids tra gli omosessuali di New York, Los Angeles e San Francisco. Questi fatti dell'epoca, sollevarono i sospetti che l'AIDS potesse essere stato diffuso tramite i vaccini contro l'epatite B. Anche secondo questi studiosi, dunque, l'AIDS non sarebbe altro che un'arma di sterminio concepito per fini oscuri di depopolamento mondiale proprio dall'uomo. Un'ipotesi utilizzata specularmente per depistare la linea rossa tracciata da Edward Hooper? O comunque compatibile con le conclusioni di Hooper?
L'ipotesi del Nobel per la Pace 2004, Wangari Maathai
Tesi questa della premeditazione che trova conferma, anche se con accezioni e presupposti un pò differenti, anche in Wangari Maathai, attivista politica, biologa keniota e prima donna africana ad aver ricevuto il Premio Nobel per la Pace (per quanto possa valere – vedi qui Le Verità Nascoste sul Premio Nobel – Prima Parte e qui Le Verità Nascoste sul Premio Nobel – Seconda Parte) per «il suo contributo alle cause dello sviluppo sostenibile, della democrazia e della pace» nel 2004. La Maathai, sempre nello stesso anno, affermò di essere convinta che l'HIV fosse un "virus creato in laboratorio per sterminare i neri" (Cfr.: Nadir ONLUS – Flagello Aids, Virus creato contro i neri). "Alcuni dicono che l'AIDS è venuto dalle scimmie – sostenne il Premio Nobel – ma ne dubito, perché abbiamo vissuto insieme da tempo immemorabile con le scimmie; altri dicono che è la maledizione di Dio (…) Non ho idea di chi abbia creato l'AIDS e se si tratta di un agente o altro (…) Ma so per certo che queste cose non solo cadute dal cielo. Ho sempre pensato che sia molto importante trasmettere la verità a tutti (…)". Concordando sul fatto che l'AIDS non sia "caduto giù dal cielo" per magia… qualcosa non torna nella ricostruzione della Maathai. Infatti si potrebbe presumere che così facendo Wangari Maathai, pur ammettendo l'artificialità dell'AIDS potrebbe in un certo senso scagionare Hilary Koprowski e le sue scimmie infette. Certo politicamente la vittoria del Nobel potrebbe rendere ancor più autorevole la sua linea, ma i Nobel, nel mondo, lasciano i tempi che trovano, rivelandosi nella maggior parte dei casi solo un mero strumento di propaganda politica, volta a condizionare il pensiero dell'opinione pubblica.
Contrasto con la tesi e gli studi di Edward Hooper
Certo, è indubbio che la tesi della Maathai, pur essendo forte, finisca col cozzare con l'imponente documentazione raccolta da Hooper in "The River", che invece attribuisce alla scimmia ed alla deprecabile sperimentazione sugli scimpanzé, proprio l'origine dal male. Perchè dunque l'ambientalista Maathai avrebbe dovuto lanciare una pista tanto diversa, adombrando indirettamente il ricco e finora inconfutato (con prove serie ed oggettive) dossier di Hooper? Come mai poi la stessa fu insignita del Premio Nobel dalla comunità internazionale ostile ad Hooper? Forse ci chiediamo la visibilità del Premio assegnato alla Maathai,fu utilizzata in maniera strumentale per ridimensionare l'autore di "The River"? Ipotesi, se ci pensate bene, non è poi così improbabile, visto che nella storia – ribadiamo – il Nobel è stato usato in più di una occasione per avallare posizioni politiche particolari e mandare avanti particolari stategie mondialiste (proprio come nel caso degli ultimi vergognosi Nobel per la Pace assegnati ad Obama e all'Unione Europea). Per ulteriori approfondimenti vedi qui Le Verità Nascoste sul Premio Nobel – Prima Parte e qui Le Verità Nascoste sul Premio Nobel – Seconda Parte ma anche qui Le Verità nascoste sul Premio Nobel. Terza Parte. L’impostura OPAC e qui Barroso, Premio Nobel per la Fame! .
Aviaria – Siti Fadilah Supari e le accuse contro Usa e Oms
D'altronde quello della Maathai non è un caso unico. Altri illustri personaggi hanno osato alzare simili polveroni contro l'OMS e gli Usa. Si pensi ad esempio a Siti Fadilah Supari, eminente cardiologo indonesiano e Ministro della Salute tra 2004 e 2009 (1) che nel 2007, accusò l'OMS e gli USA di aver avuto atteggiamenti ambigui nello scambio e diffusione di campioni di aviaria, accusandoli in maniera esplicita di cospirazione. L'OMS, secondo la Supari, raccolse campioni del virus H5N1 provenienti dai paesi in via di sviluppo come l'Indonesia e il Vietnam, nei quali l'aviaria era ben concentrata, collaborando in un secondo tempo con aziende farmaceutiche occidentali nella produzione di costosi vaccini anti-aviaria (2). Ma altre pandemie a parte e presunti coinvolgimenti del governo USA, l'ipotesi di Hooper sulle origine occulte dell'AIDS restano le più convincenti, e – tra l'altro – non escluderebbero dirette o indirette regie di Washington e dell'élite mondialista globale nella vicenda: mondialisti che – come abbiamo visto – da sempre porrebbero la riduzione della popolazione mondiale tra i punti essenziali del suo folle piano di dominio.
(1) (Cfr.. The Jakarta Post – del 26 aprile 2011 – vedi qui Health Ministry being continuously picked on: Siti)
(2) (Cfr.: The Jakarta Post del 16 marzo 2008 – vedi qui WHO and U.S. conspiracy: Health Minister)
HIV – Le teorie ufficiali di Gallo e Montagnier
Nel 1981, negli Usa, presso il “Centers for Disease Control” di Atlanta, in Georgia, si cominciò a parlare di una nuova malattia molto contagiosa denominata: “Sindrome di immunodeficienza acquisita” provocata, a quanto dicevano e dicono, Robert C. Gallo e Luc Montagnier, da un virus chiamato HIV. Secondo questi virologi di acclarata fama l’AIDS è (e sarebbe) "una malattia devastante causata da una classe di agenti infettivi – i retrovirus – che erano stati individuati per la prima volta in esseri umani solo qualche anno prima". Essi isolarono un nuovo virus – detto dell’immunodeficienza acquisita dell’uomo (HIV, da human immunodeficiency virus) – e sostennero come esso fosse la causa della malattia (1). Tuttavia la scoperta ufficiale fu annunciata solo nel 1984 dall’allora Ministro statunitense della Sanità Margaret Heckler e dallo stesso virologo Robert Gallo, e la vicenda non fu priva di scandali e stranezze: il collaboratore di Gallo, Mika Papovic, infatti, scrisse nella sua relazione sull'HIV: "nonostante intensi sforzi nella ricerca, l'agente patogeno causa dell'Aids non è stato ancora identificato." Ma Gallo depennò tale frase e la sostituì con una che affermava il contrario, poi spedì il suo articolo alla rivista "Science" che lo pubblica il 4 Maggio del 1984 (vedi qui – La Frode Scientifica del Secolo: Documenti Ufficiali).
(1) (Cfr.: R. C. Gallo e L. Montagnier, L’AIDS nel 1998, in “Le Scienze”, n. 44, dicembre 1988, pag. 19.)
La Tesi di Peter Duesberg – L'HIV non c'entra nulla!
Ma altre sono le tesi in esame e diametralmente opposte a quelle di Gallo e Montagnier. Diversi scienziati sono convinti, infatti, che il virus HIV non sia responsabile dell’AIDS. Tra di essi spicca il nome di Peter Duesberg (vedi qui – www.duesberg.com) esperto, a livello mondiale, di retrovirus e professore di biologia molecolare alla University of California di Berkeley, scopritore, nel 1970, del primo gene collegato al cancro. “Il virus di Gallo – dichiarò Duesberg nel 1988 – non è la causa dell’AIDS perché non rispetta i postulati di Koch e Henle di malattia contagiosa e perché non rispetta sei regole cardinali della virologia” (Vedi “Science”, 29 luglio 1988).
Il principale postulato di Koch e la conclusione di Duesberg
Ma cosa disse il batteriologo tedesco Robert Koch? Secondo lo scienziato (1843-1910) e Nobel per la Medicina (nel 1905) si poteva parlare di malattia contagiosa solo in presenza di un agente infettante che oltre a causare la stessa affezione in tutti quegli individui coi quali viene a contatto, è anche sempre presente in ogni stadio della malattia. Con l’AIDS – in effetti – questo processo non segue l'iter tradizionale tracciato da Koch. Infatti, come nota Duesberg, ci sono molti casi di persone che, sia pur con tutti i sintomi dell’AIDS, non presentano alcuna infezione da Hiv; così come ci sono soggetti che sono stati infettati dall’Hiv che non mostrano alcun segno di malattia.
AIDS, Sicurezza, NSA e CIA
Concludiamo la nostra analisi con una nota politica: negli USA, la National Security Agency (NSA) durante l'amministrazione Clinton collocò lo studio dell’AIDS e tutti gli istituti pubblici della sanità correlati a tal studio, sotto il controllo della Central Intelligence Agency (CIA). Il Presidente Bill Clinton, consigliato dal National Intelligence Council (NIC) dichiarò formalmente l’epidemia globale dell'AIDS come "una minaccia alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti". Tale mossa ebbe l'effetto di inasprire il regime di controllo sulla materia prefigurando – evidentemente – anche la probabile persecuzione, se non incarcerazione (o altro…), degli scienziati dissidenti che si occupavano e occupano dell’AIDS, scostandosi troppo dalla linea ufficiale della comunità scientifica internazionale (Cfr.: dr. Leonard Horowitz, Idaho Observer, USA, luglio 2000). Ci chiediamo a questo punto: la linea ed il principio inaugurato dalla Casa Bianca, sarà valso anche per Joep Lange e gli altri esperti in procinto – pare – di rivelare la cura definitiva contro l'AIDS e uccisi assieme ai passeggeri del Boeing 777 Malaysia Airlines in Ucraina?
Sergio Basile (Copyright © 2014 Qui Europa)