Domenica, 25 febbraio / 2018
– di Sergio Basile / Presidente Sete di Giustizia –
Giovedì, Marzo 22th/ 2012
– di Mirella Fuccella –
Italia / Crisi Ue / Lavoro / Cgil / Sindacati / Scioperi / Articolo 18 / Licenziamenti / Monti / Di Pietro / Spread / Fiom / Camusso / Bonanni
Inferno Lavoro – Art.18, Monti:
"no ai reintegri". Di Pietro:
"E' un padrone arrogante!"
Cgil: sarà guerra sull’articolo 18
Lo spread risale, ma è un indice assurdo,
da abbandonare
La politica fa finta di niente
Roma – La Cgil è sul piede di guerra. A quanto pare l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori sarà difeso ad ogni costo dai sindacati. Meno male, vuol dire che in Italia c’è ancora chi ha voglia di lottare per i veri diritti. Intanto, Bonanni, in serata, ha aperto as aperture sulla modifica dello Statuto dei Lavoratori. Le forze sociali, sono dunque divise, ed annunciano scioperi: si auspica solo che tali manifestazioni non si rivelino, tuttavia, come l’ennesimo boomerang. L’Italia resta paralizzata per giorni e giorni e nel frattempo la classe politica se la spassa in barca a vela sulle coste della Sardegna! E al termine delle lotte, le tanto temute “riforme” vengono portate avanti ugualmente in nome di un cambiamento che non si capisce a chi dovrebbe fare davvero bene. Intanto negli ultimi minuti Monti ha annunciato di aver deciso definitivamente di interrompere le trattative, puntando su una "irrinunciabile" modifica del'art. 18, che, dichiara il premier: "darà la possibilità di indennizzare i licenziati, ma non di reintegrarli!"
La critica
Di fatto, abolendo il diritto dei lavoratori a non essere licenziati senza una giusta causa, chi ci guadagnerà? I soliti ignobili? Il precariato ha in pratica distrutto il mondo del lavoro, paralizzando una generazione di giovani. E poi qualcuno si meraviglia che oggi pochi si sposino e ancora meno mettano al mondo figli… Con un lavoro precario, che fra un po’ si potrà perdere anche senza nessuna buona ragione, e in questi tempi di “crisi economica”, quante saranno le banche disposte a fare mutui alle giovani coppie? Dichiarazioni di fuoco in serata da Antonio Di Pietro e Niki Vendola. Ma quel che preoccupa di più è il mutismo degli ex-comunisti del Pd, ovvero di tutta la "sinistra moderata", che con un Bersani piuttosto confuso, che sembra ormai in declino, nonché incapace a portare avanti con convinzione ed efficacia le campagne in favore delle politiche sociali del lavoro che – da sempre – hanno contraddistinto la bandiera politica della sinistra italiana. Intanto lo spread in giornata è tornato a salire, ma ormai è chiaro che quello delle agenzie di rating è un gioco a cui non crede più nessuno. Fatta eccezione per i tg ed i media "politically correct", in molti casi asserviti e filo-governativi a prescindere.
La battaglia sociale
Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, promette battaglia, perché si tratta di una riforma del mercato del lavoro che “non riduce la precarietà, non estende gli ammortizzatori, ma rende solo più facili i licenziamenti. La contrasteremo con ogni mezzo, con ogni forma di protesta democratica, nelle fabbriche e nel Paese”.Abbiamo un governo che non presta alcuna attenzione alla coesione sociale. Oggi sugli autobus e negli uffici postali si sentono persone di mezza età, o anche donne anziane, che sparano a zero sulla classe politica lasciandosi andare perfino ad affermazioni di incitazione al terrorismo. Si tratta di frasi che si ascoltano ormai ovunque e fanno pensare che il clima degli animi in Italia è al limite dell’esasperazione. Un tempo a Sanremo vincevano le canzoni d’amore, qualche mese fa ha trionfato Emma con “Non è l’inferno”… ecco è così che si sente la gente, pensionati, disoccupati, giovani e lavoratori per primi, perché “per un giorno di lavoro c’è chi ha ancora più diritti di chi ha creduto nel Paese del futuro”.
Mirella Fuccella (Copyright © 2012 Qui Europa)
I just want to mention I am just new to blogging and really savored this page. More than likely I’m want to bookmark your website . You amazingly come with superb posts. Cheers for sharing with us your website page.